Contratto aziendale in Piaggio: no ai saldi sul salario

 

Dal 17 ottobre 2008, quando Fim, Fiom, Uilm, la Rsu, le lavoratrici ed i lavoratori scioperando hanno detto all’Azienda, che gli aumenti salariali proposti per chiudere il Contratto aziendale, erano insufficienti a partire da quanto indicato per il 2008 ed il 2009, ed hanno chiesto all’Azienda di investire anche sul lavoro dei propri dipendenti, la Piaggio ha scelto di far vedere chi comanda.

 

I fatti

O così o nulla: in Piaggio deve essere chiaro a tutti, chi comanda è l’Azienda.

Non c’è tempo da perdere a contrattare e ricercare mediazioni, in tempi difficili, si può solo aderire e sostenere le posizioni dell’Azienda.

Dal gennaio 2009 la Piaggio ha deciso di non riconoscere più il vecchio Premio di Risultato di applicare unilateralmente le proprie proposte ultimative puntando a sancire che il salario aziendale può essere totalmente variabile: se c’è o non c’è lo decide l’Azienda.

Poi, il Presidente della Piaggio improvvisamente in un mese e mezzo, ha trovato miracolosamente il tempo di incontrare ben 2 volte tutta la Rsu.

Infine il 23 febbraio scorso, alla ripresa del negoziato, la Piaggio si è presentata dichiarando che i lavoratori devono restituire 375€, perché gli obiettivi aziendali per il 2008 non sono stati raggiunti. Si può rimediare solo se si accetta per il 2008 una nuova proposta dell’Azienda che al salario del 2007, anziché 380€ inizialmente proposti, ne sarebbero aggiunti solo 50€ (quindi – 330€ rispetto alla proposta dell’Azienda del 17 ottobre 2007).

Per il 2009-2010-2011 l’Azienda ha riconfermato sostanzialmente le proposte del 17 ottobre 2008.

Fim, Fiom, Uilm e la delegazione trattante della Rsu, in coerenza con il mandato ricevuto dai lavoratori, hanno dichiarato non percorribile la proposta dell’Azienda perché inferiore a quella che aveva prodotto la rottura del negoziato e indicato la necessità per avviare un reale negoziato, attraverso la disponibilità aziendale ad avanzare una nuova proposta.

La Piaggio ci ha risposto ancora una volta: o così o nulla!

 

Ma c’è chi ha cambiato idea

Non condividiamo la scelta assunta lunedì 2 marzo, dalla maggioranza della Rsu di aderire nei fatti alla posizione dell’Azienda.

La Fiom-Cgil, le delegate ed i delegati della Rsu Piaggio eletti nelle liste della Fiom-Cgil non hanno cambiato idea: la buona parte normativa del Contratto aziendale fin qui unitariamente conquistata, a partire dalle tutele nell’assunzione per i Contratti a termine e i part-time verticali, non può essere utilizzata dall’azienda per impedire adeguate e possibili risposte salariali a tutti i dipendenti della Piaggio.

Avevamo proposto nella riunione della Rsu di convocare assemblee per discutere e decidere con tutti i dipendenti se proseguire con le iniziative di mobilitazione come unitariamente deciso o se accettare le proposte dell’Azienda.

Tanto più tenendo conto che in Piaggio si sta entrando nella fase di più alta stagionalità produttiva e gli incentivi pubblici all’acquisto di moto, motocicli e veicoli commerciali, possono rafforzare questa fase produttiva.

I componenti Fiom-Cgil della delegazione trattante della Rsu, in ogni modo, saranno presenti all’incontro richiesto all’Azienda, per sostenere in coerenza con le assemblee unitariamente svolte lo scorso 6 febbraio le richieste salariali e sugli orari su cui fino ad oggi le lavoratrici ed i lavoratori della Piaggio hanno scioperato.

La Fiom-Cgil conferma il giudizio unitariamente espresso al Tavolo di trattativa: occorre migliorare le quantità salariali complessive a partire da quanto erogare per il 2008 e nel 2009, ed inoltre vanno risolti anche problemi di qualità della proposta dell’Azienda.

Ad esempio il nuovo PdR proposto dall’Azienda sancisce la totale variabilità del salario che può scendere anche fino a zero, l’anticipo trimestrale non è più certo, ai lavoratori assunti con Contratto a termine dell’aumento del nuovo Premio di Risultato verranno riconosciuti mediamente non più 10€ al mese, il peso dei parametri e la definizione degli obiettivi a cui collegare quote di salario non sono mai stati oggetto di trattative.

Inoltre, ad esempio, la nuova indennità di efficienza per i lavoratori diretti può essere assorbita da futuri aumenti del Contratto nazionale e non ha carattere strutturale.

Così come ad esempio sulla banca ore l’Azienda vuol peggiorare la situazione esistente abbassando in modo consistente la percentuale del 12% che oggi può permettere di essere esonerato dal sabato lavorativo e sugli orari cerca di introdurre nuove turnistiche senza contrattazione e il consenso degli interessati.

 

Devono decidere le lavoratrici e i lavoratori

In ogni caso la parola finale spetta ai dipendenti della Piaggio che con il loro voto dovranno decidere la validità di qualsiasi ipotesi d’accordo sarà raggiunto tra Rsu e Azienda.

Non crediamo sia il momento di abbassare la testa e cedere al ricatto dell’Azienda ma di affermare la difesa del salario e del lavoro con un Contratto aziendale che sia una reale mediazione che investe sul futuro e non un puro atto di autorità aziendale.

 

Fiom-Cgil nazionale

Fiom-Cgil di Pisa

Roma, 3 marzo 2009