numero 87
dicembre 200
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La Fism connanna gli attacchi di Madrid

Tutti i metalmeccanici stanno a fianco dei loro colleghi spagnoli dopo gli attacchi terroristici nel cuore della capitale spagnola.

Spagna: la Fism ha espresso compassione e totali solidarietà e aiuto da parte di tutti i metalmeccanici nel mondo verso i loro fratelli e sorelle spagnoli in seguito agli inspiegabili attacchi terroristici dell’11 marzo scorso, a Madrid.

“Profondamente rattristato, sconvolto e scoraggiato da questi eventi, vorrei portare le condoglianze di tutta la Fism per la molta gente non colpevole uccisa o ferita in questi attacchi codardi”, ha dichiarato Marcello Malenacchi, segretario generale della Fism. “Condanniamo fermamente questi attacchi premeditati, le cui vittime erano principalmente operai, studenti e immigrati. La violenza come mezzo di espressione deve essere condannata sempre.”

Una dichiarazione su terrorismo adottata dall'ultimo congresso della Fism del 2001 a Sydney afferma che un attacco terrorista è “un attacco ai diritti fondamentali dell'uomo, alla libertà, alla sicurezza e all’autodeterminazione. È un attacco alla dignità umana di tutta la gente e ai valori basilari di pace e

di democrazia, che il movimento del sindacato internazionale ha sostenuto e combattuto per tutta la sua intera storia”.

(12 marzo 2004)


Libertà di associazione violata a Colakoglu

Il produttore d’acciaio turco introduce un funzionario pubblico per costringere i lavoratori a non riunirsi in sindacato.

Turchia: Birlesik Metal-Is, affiliato turco della Fism, ha segnalato serie violazioni non soltanto delle regole internazionali del lavoro, ma anche della legge sul lavoro turca all'acciaieria Colakoglu.

Secondo Birlesik, un pubblico ufficiale è entrato nello stabilimento per ottenere le dimissioni dei membri del sindacato, oltre 700 lavoratori sono stati costretti a rinunciare ad associarsi. E mentre il

funzionario stava raccogliendo le dimissioni, anche le forze di sicurezza erano presenti. Quando il sindacato ha tentato di entrare nei locali, l'amministrazione ha rifiutato li lasciarli dentro, ma ha

conceduto, persino invitato un sindacato rivale a farlo.

Come conseguenza di questa chiara violazione dei diritti dei lavoratori di organizzarsi liberamente in un sindacato a loro scelta, la Fism ha protestato per iscritto con i ministeri della Giustizia, del Lavoro e degli Interni. “Se questa situazione non cambia – ha dichiarato la Fism – saremo obbligati a informare l’Oil di queste violazioni a Colakoglu e di intraprendere ulteriori azioni.”

Il governo turco aveva ratificato la Convenzione n.87 dell’Oil, sulla libertà di associazione, nel 1993.

(19 marzo 2004)


Kosovo: la Fism richiede che continui la cooperazione dopo gli scontri

In seguito alla rinnovata violenza e ai combattimenti in Kosovo, la Fism ha trasmesso una dichiarazione di appoggio e solidarietà agli affiliati di quella regione.

Serbia-Montenegro: come conseguenza degli scontri fra Serbi ed etnìa albanese in Kosovo, che sono cominciati mercoledì 17 marzo, facendo almeno 22 morti e circa 500 feriti, Marcello Malentacchi (Fism) ha rilasciato la seguente dichiarazione ai sindacati metalmeccanici affiliati della regione.

“Le notizie che arrivano dal Kosovo e da Belgrado sono molto preoccupanti e terribilmente tristi. Ancora una volta sembra che l'odio etnico possa prevalere sulla ragione.”

“Due settimane fa tutti i sindacati metalmeccanici della ex Iugoslavia si sono incontrati a Pristina, facendo una dichiarazione comune per continuare la cooperazione nella regione. Chiediamo ai nostri affiliati di continuare con questa operazione difficile, soprattutto nella situazione attuale, e di

essere, come nel passato, dalla parte della ragione e dei diritti dell'uomo.”

“Hanno il totale appoggio e la solidarietà della Fism. Nel frattempo, richiediamo che la comunità

internazionale non soltanto punisca i responsabili degli atti criminali ma si occupi anche dei problemi sociali ed economici della regione, per essere ‘veri portatori di pace’.”

"L'alto tasso di disoccupazione e mancanza di speranza nell’avvenire per le giovani generazioni è una fonte terribile per ogni genere di estremismo e di nazionalismo. I Balcani già hanno pagato un prezzo

troppo elevato per questi terribili veleni.”

(18 marzo 2004)


Appledore sarà salvata

Il costruttore navale commerciale più antico dell'Inghilterra può avere un futuro.

Gran Bretagna: secondo la Bbc, l'azienda Dml (Devonport Management Ltd) ha concluso un affare che salverà il costruttore navale in difficoltà, Appledore. L'azienda dice che spera di riassumere parte della mano d'opera di Appledore, che contava 550 dipendenti.

L'amministratore della Dml, che fa funzionare il cantiere di Plymouth Devonport, ha dichiarato che “lo stabilimento di Appledore sarà fatto funzionare come unità di produzione supplementare sotto la struttura organizzativa di Devonpot”.

Nel settembre scorso, quando Appledore ha annunciato che stava chiudendo i battenti dopo 150 anni nel settore delle costruzioni navali, la forza lavoro ha occupato il cantiere nel tentativo di conservare il proprio posto.

(2 marzo 2004)