numero 79/80 agosto/ottobre 2002


 


La Fism ha pubblicato un'ampia ricerca sull'industria metallurgica in India

Uno studio sulla composizione e sull'insediamento in India dell'industria metallurgica e del sindacato in questo settore, mostra la necessità impellente di organizzare i lavoratori nelle imprese più piccole.

India: è stata completata e pubblicata la ricerca, promossa dalla Fism, per ottenere informazioni accurate e aggiornate sull'industria metalmeccanica in India e sulle organizzazioni sindacali.

È intitolata "Industria metalmeccanica in India - Uno studio" e indica che la concentrazione della forza lavoro dell'industria metalmeccanica indiana è passata dalle grandi compagnie - spesso a partecipazione statale - alle piccole e medie imprese. Perciò è molto importante per la sopravvivenza dei sindacati che, per limitare la diminuzione degli iscritti dovuto a questo passaggio, gli sforzi si concentrino sui lavoratori della piccola industria.

In questa ricerca si segnala la necessità di organizzare i lavoratori in appalto e garantire i loro diritti: questi lavoratori rappresentano il 30-35% della forza lavoro dichiarata, non hanno assistenza né benefit. In molti luoghi ricevono circa un terzo della busta paga di un lavoratore fisso, ma si  iscrivono raramente a un sindacato.

(7 novembre 2002)


120.000 lavoratori scioperano per la settimana lavorativa di 5 giorni

I metalmeccanici affiliati alla Fism scioperano per protestare contro i tentativi del governo coreano di modificare la legge sul lavoro.

Corea: per protestare contro i propositi del governo di modificare la legge sul lavoro, introducendo la settimana lavorativa di 5 giorni, circa 120.000 lavoratori sudcoreani dei settori dell'auto, del metallo e della chimica hanno iniziato il 5 novembre a scioperare. Tra le aziende toccate dallo sciopero ci sono i tre grandi costruttori di automobili Hyundai, Kia e Ssangyong, i cui lavoratori sono iscritti al sindacato Kmwf.

Il disegno di legge proposto adesso dal governo per l'introduzione della settimana lavorativa di 5 giorni contiene punti, a detta dei sindacati, dannosi per i lavoratori:

- solo le aziende con oltre 1.000 dipendenti saranno incluse nel nuovo disegno di legge, mentre quelle con meno di 1.000 dipendenti non beneficeranno del cambiamento fino al 2010. La situazione attuale è che le aziende con 1.000 dipendenti e più stanno già lavorando 40-42 ore alla settimana, come prevede il contratto collettivo, e quei lavoratori iscritti  a sindacati deboli o non sindacalizzati non verranno toccati dal nuovo sistema.

- Il governo vuole eliminare 3-4 giorni di vacanza.

- Si vogliono ridurre i permessi mensili e annuali. Chi lavora da dieci anni è autorizzato a prendere 48 giorni  di permesso in totale, ma la proposta del governo è che questi vengano ridotti a 32 (i sudcoreani non hanno un sistema di ferie prolungate in estate).

- I permessi retribuiti mensili per le donne diventeranno permessi non retribuiti.

- La paga notturna sarà ridotta dal 50 al 25%.

Una volta approvata, la legge avrà priorità sul contratto collettivo, peggiorando così le condizioni in esso contenute.

Il Kmwf ha dichiarato che il nuovo disegno di legge, come proposto, provocherà ad esempio, perdite salariali per 1.068 dollari a chi lavora da 13 anni. Il sindacato crede che lo scopo della settimana lavorativa di 5 giorni dovrebbe essere quello di aumentare il tenore di vita medio riducendo di fatto le ore lavorative, ma la legge proposta mira solamente a diminuire i livelli salariali e ad aumentare la differenza tra lavoratori regolari e irregolari e tra chi lavora in grandi aziende e chi lavora nelle piccole e medie imprese.

Il Kctu ha dichiarato che la lotta continuerà fino a che il governo non accetterà le richieste avanzate.

Nota: dopo un solo giorno di sciopero, il Kctu ha richiamato gli iscritti al proprio posto di lavoro. Questa decisione è dovuta al fatto che il governo ha annunciato di voler rimandare almeno al prossimo anno la presentazione delle legge in oggetto.

(5 novembre 2002)


Il nuovo contratto dei metalmeccanici austriaci

Austria: il 18 ottobre, dopo una trattativa relativamente rapida ma difficile, Gmt (metalmeccanici e tessili) e Gpa (impiegati del settore privato) –i due sindacati si dovranno fondere nel 2005 – hanno concluso positivamente la loro prima trattativa congiunta con il padronato.

Il nuovo contratto collettivo per il settore metalmeccanico copre più di 210.000 dipendenti e avrà effetto dal 1° novembre 2002.

I risultati circa gli aumenti salariali includono:

-         aumento della paga base del 2,3%, con un nuovo salario mensile di 1.215,24 euro;

-         aumento della paga effettiva del 2,2%;

-         aumento della paga degli apprendisti del 2,3%;

-         una una tantum di 110 euro da erogare entro marzo 2003.

Un accordo separato, valido sempre dal 1° novembre, è stato negoziato per circa 60.000 lavoratori dell'industria elettrica ed elettronica, con le stesse condizioni.

Tutti e due gli accordi prevedono aumenti per il lavoro notturno e per il passaggio al nuovo sistema di indennità di licenziamento.

Il sindacato ha dichiarato che il nuovo accordo è un risultato accettabile in vista di una situazione economica sfavorevole e a un alto tasso di disoccupazione, perché gli aumenti salariali rafforzano il potere d'acquisto e stimolano l'economia.

(4 novembre 2002)


Vittoria nella vertenza Dayson

L'azienda è stata costretta a riconoscere il sindacato e a negoziare un accordo.

Australia: quando la società, del gruppo American Standard/Trane, non è riuscita ad accordarsi con il sindacato Amwu, a scapito della richiesta dei lavoratori di avere la possibilità di una trattativa sindacale per raggiungere un accordo a proprio favore, i dipendenti dell'azienda hanno cominciato a scioperare. Questo accadeva a giugno 2002.

Dopo oltre 4 mesi, finalmente è stata risolta la vertenza obbligando la società a riconoscere il sindacato e a negoziare con esso per un contratto. L'accordo include un buon trattamento per i lavoratori in caso di esuberi o chiusura dello stabilimento. Gli iscritti all'Amwu sono soddisfatti del risultato, ottenuto grazie anche alla solidarietà internazionale e nazionale.

Amwu afferma di considerare  American Standard/Trane come una crescente potenza internazionale e che la sua tendenza antisindacale non riguarda solo l'Australia. Il sindacato crede che questa vicenda abbia aperto la questione per un approccio più coordinato all'organizzazione.

(1 novembre 2002)


Firmato il Codice di condotta alla DaimlerChrysler

Germania: è stato firmato dai manager dell'azienda e dai rappresentanti del Comitato dei dipendenti il documento Princìpi di responsabilità sociale della DaimlerChrysler. Questo è il secondo codice di condotta  a essere siglato nel settore automobilistico.

Nel codice la DaimlerChrysler riconosce le proprie responsabilità sociali, che crede siano un importante fattore per il successo a lungo termine dell'azienda, e sostiene i princìpi dei diritti umani dei lavoratori e dell'ambiente che sono alla base dell'iniziativa. L'azienda ha dichiarato che lavorerà per prevenire il processo irreversibile della globalizzazione mostrando "il volto umano della globalizzazione, tra le altre cose creando e difendendo l'occupazione". La DaimlerChrysler si aspetta inoltre dai propri fornitori che applichino princìpi simili come base delle interrelazioni.

Parlando a nome del Comitato dei dipendenti, Erich Klemm ha dichiarato che è la prima volta che si decidono degli standard globali sui diritti di base e sulle condizioni di lavoro in azienda e che "il gruppo, in tutto il  mondo, ha garantito la possibilità di organizzarsi in un sindacato e in questo modo far valere in maniera indipendente  i propri diritti".

Anche questo documento si basa sui princìpi stabiliti dall'organizzazione internazionale del lavoro (Ilo). Ricordiamo che il primo Codice di condotta è stato firmato alla Volkswagen nel giugno di quest'anno.

(26 settembre 2002)

 


Canada: accordo preliminare alla Ford

L'accordo, ottenuto dal Caw, garantisce un futuro più sicuro ai lavoratori

Canada: dopo l'accordo con Gm, il Caw ha raggiunto la bozza di accordo il 30 settembre con la Ford.

L'accordo proposto durerà tre anni, con un aumento salariale del 3% per i primi due anni e del 2% per il terzo anno. I lavoratori riceveranno anche una gratifica di 631 dollari Usa, 28 ore di permessi in più – in modo da creare 200 nuovi posti di lavoro alla Ford – una gratifica per le ferie di 948 dollari Usa ogni anno e nuovi sostegni per la salute.

Per il buon fine della trattativa, era molto importante la questione dello stabilimento di Ontario, che è stata risolta dall'azienda rimandandone la chiusura: 900 lavoratori dei 1.400 dello stabilimento verranno indirizzati alla vicina fabbrica che costruisce il minivan della Ford, creando un nuovo turno, e gli altri 500 potrebbero accettare gli incentivi al prepensionamento.

L' accordo preliminare verrà sottoposto ai 13.000 lavoratori della Ford per l'approvazione il 5 e il 6 ottobre.

(1 ottobre 2002)

 


Raggiunto l'accordo tra Ig Metall e Volkswagen

È stato raggiunto un nuovo accordo per i lavoratori Vw che prevede notevoli incrementi salariali

Germania: Ig Metall, che conta 2,7 milioni di iscritti metalmeccanici, ha raggiunto un accordo il 24 settembre con la Volkswagen (Vw) per un nuovo contratto collettivo che riguarda circa 105.000 lavoratori suddivisi in sei stabilimenti della Germania Ovest.

L'accordo durerà due anni e stabilisce  aumenti salariali mensili di 120 euro a partire dal 1° ottobre 2002, seguiti da un altro aumento del 3,1% a partire dal 1° febbraio 2003 e da un 2,6% dal 1° febbraio 2004. I lavoratori riceveranno anche una una tantum di 400 euro a maggio 2004.

Hartmut Meine, che ha guidato i negoziati per il sindacato, ha dichiarato che questo accordo rappresenta un buon risultato, buono come quello raggiunto in maggio per l'industria metallurgica, con degli aggiustamenti necessari per lo specifico della Vw.

(25 settembre 2002)

 


Tailandia: bisogna porre un limite ai lavoratori temporanei

Il sindacato chiede un tetto del 30% in ogni luogo di lavoro

Tailandia: Viwat Pantsra, presidente della Thai Auto Industry Labour Federation, ha annunciato che il suo sindacato chiederà al governo e al Parlamento un legge per limitare il numero di lavoratori temporanei  affinché non superino il 30% dei lavoratori fissi.

Pantera vede il lavoro temporaneo come "una forma di schiavitù. I lavoratori in queste condizioni non hanno le sicurezze e le garanzie di quelli con un salario regolare. Non si può credere che la nostra industria automobilistica stia crescendo così rapidamente e i lavoratori che sono aiutati da questa crescita non ne traggono vantaggio". Il sindacato chiederà che i lavoratori temporanei abbiano gli stessi vantaggi dei lavoratori fissi.

Si afferma inoltre che il padronato ricorre sempre più ai temporanei per tagliare i costi di produzione e che l'assunzione di questo tipo di lavoratori in Tailandia è diventata una pratica comune.

(24 settembre 2002)