numero 78 giugno 2002

tratto da IMF NewsBriefs No. 23/2002  2 settembre 2002

Annullati i licenziamenti alla DaimlerChrysler in Brasile

Consigli di Stato per rafforzare la cooperazione


tratto da  IMF NewsBriefs No. 22/2002  lunedì 19 agosto

Nessuna amnistia per i coreani

Molte compagnie transnazionali hanno più potere degli Stati


tratto da IMF NewsBriefs No. 20/2002 venerdì 26 luglio 2002

Lavoratori reintegrati alla Auto Alliance (Thailandia)

I dipendenti della Kia approvano l'accordo, fine dello sciopero

Raggiunto l'accordo alla Navistar

Rilasciati due leader del sindacato coreano


La General motors lede i diritti umani e quelli del lavoro in Brasile

tratto da IMF NewsBriefs No. 19/2002 venerdì 28 giugno 2002

Giornata di azione per la Corea del Sud

Altri arresti in Sudcorea

Il Kmwf ringrazia la Fis

tratto da IMF NewsBriefs No. 18/2002  venerdì 21 giugno 2002

Lo sciopero generale in Spagna

Conflitto alla Navistar, in Canada
Un cattivo segnale per l'Europa

Annullati i licenziamenti alla DaimlerChrysler in Brasile

Dopo la forte opposizione al piano per un taglio di posti di lavoro nella società, i lavoratori e il loro sindacato hanno raggiunto un accordo con l'azienda.

Brasile: in seguito alla valida resistenza al piano annunciato il 16 agosto dalla DaimlerChrysler riguardo il licenziamento immediato di 656 lavoratori non produttivi (tra indiretti e impiegati) dello stabilimento di Sao Bernardo do Campo, i lavoratori e il sindacato Abc dei metalmeccanici.hanno riportato una storica vittoria.

Dopo i blocchi di lavoro nei tre diversi settori dell'azienda il 21, 23 e 26 agosto, i dirigenti hanno deciso di rinunciare al piano di licenziamenti, avanzando la nuova proposta - quella di un programma di sospensione volontaria dal lavoro nel periodo dal 2 al 17 settembre, in cambio di alcuni benefit - che è stata accettata da tutti i 5.500 lavoratori non produttivi.

Il 18 settembre un incontro tra il sindacato e il consiglio dei lavoratori e la classe dirigente valuterà la situazione ed eventuali proposte alternative, se non sarà stato raggiunto l'obiettivo di 570 lavoratori.

Con il progetto di ristrutturazione, l'azienda intende cessare lo sviluppo di nuovi prodotti, affidare all'esterno le attività e combinare le attività tra i reparti.  

(2 settembre 2002)


Consigli di Stato per rafforzare la cooperazione

America latina: in agosto, in Argentina Aoma, Smata, Asmira e Uom hanno costituito il Consiglio nazionale della Fism per gli affiliati nella Repubblica argentina.

In Messico, gli affiliati hanno istituito il Consiglio nazionale dei metalmeccanici della Fism-Messico.

Anche in Cile, gli affiliati hanno formato un Consiglio nazionale.

"Questo processo è davvero incoraggiante - ha dichiarato Malentacchi - ed è stato più veloce di quanto credessimo."

"Una delle ragioni di questa rapida corsa all'azione è la difficile situazione che i sindacati dell'America latina stanno affrontando. Prendiamo l'Argentina ad esempio, dove la spaventosa situazione economica e politica sta mettendo il sindacato sotto pressione: i sindacati devono collaborare più strettamente per mantenere e incrementare la propria influenza, e il ruolo del Consiglio è quello di iniziare e di aiutare questo processo."

Il Programma di azione della Fism per il 2002-2005 riporta la necessità per i sindacati di istituire nuove e adeguate strutture, appropriate per i cambiamenti globali. Ha proposto l'istituzione dei consigli nazionali della Fims per:

·         incoraggiare la cooperazione tra i sindacati;

·         mediare nelle dispute e nelle rivalità interne;

·         costruire l'unità tra sindacati riguardo ai punti centrali della contrattazione collettiva, della formazione e dell'organizzare i non organizzati.

(30 agosto 2002)


Nessuna amnistia per i coreani

Benché non sia stata concessa l'amnistia per i sindacalisti coreani in carcere, la lotta per i diritti sindacali continuerà

Repubblica coreana: il 15 agosto è stato celebrato il Giorno dell'indipendenza della Corea del Sud, senza che venisse concessa alcuna speciale amnistia per i sindacalisti in prigione, da parte del presidente Kim Dae-jung o dal suo governo, anche se molti cittadini e la maggioranza in Parlamento aveva spinto per questo.

La Fism aveva organizzato per la seconda volta la Giornata internazionale di azione per la Sudcorea a giugno, anche con moltissime lettere di protesta durante le ultime due settimane, che chiedevano il rilascio di Dan Byung-ho, presidente del Kctu e di altri 50 sindacalisti, incarcerati per la loro attività sindacale: nel luglio scorso, come risultato della campagna di protesta, sono stati rilasciati due leader del sindacato della Daewoo.

Su proposta del Kmwf, la Kctu sta organizzando adesso un incontro nazionale contro la repressione del governo sul sindacato e per il rifiuto a concedere amnistie ai lavoratori ancora in carcere.

A settembre, una delegazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) visiterà la Corea del Sud, per controllare le condizioni dei prigionieri, secondo le indicazioni dell'Ilo.

(16 agosto 2002)


Molte compagnie transnazionali hanno più potere degli Stati

L'accrescimento di potere è pericoloso per la democrazia e per lo sviluppo, afferma la Fism

Secondo la nuova lista pubblicata dalla Unctad (Conferenza delle nazioni unite sul commercio e lo sviluppo), 29 delle 100 maggiori entità economiche mondiali sono società transnazionali (Tnc). La classifica dell'Unctad viene stilata in base al calcolo del valore aggiunto, una misura usata per calcolare il prodotto interno lordo del paese (Unctad definisce il valore aggiunto come la somma di salari, guadagni al lordo delle imposte, svalutazioni e ammortizzatori).

Tra le Tnc che occupano i posti più alti dell'economia mondiale per valore aggiunto ci sono la General motors (Gm), la Ford, la DaimlerChrysler, la General electric, la Toyota, la Siemens e la Volkswagen. La Gm, con un valore aggiunto di 56 miliardi di dollari, è appena più piccola dell'economia del Pakistan (62 mld), ma più grande di quella del Peru (53 mld). La Ford (44 mld) e la DaimlerChrysler (42 mld) sono più grandi dell'economia della Nigeria (41 mld), con la Ge che segue vicina a 39 mld.

Commentando la lista dell'Unctad, il segretario generale della Fism Marcello Malentacchi ha dichiarato che non è possibile che così tanto potere sia concentrato in così poche mani. "L'accumulazione del potere economico da parte delle Tnc mostrata in questa classifica à pericolosa per la democrazia e lo sviluppo, perché si estende oltre il controllo dei governi e dei Parlamenti eletti democraticamente."

"Questo è un aspetto. L'altro, che peggiora la situazione, è che questo gruppo di Tnc è responsabile della maggior parte dei trasferimenti di capitale che avviene giornalmente nei mercati azionari, producendo un enorme ondata di speculazioni, e non più lavoro."

Malentacchi ha dichiarato che gli scandali recenti della Enron, World.com, altre società internazionali, Abb, Ebner, sono un piccolo esempio di come la legge sia stata aggirata, ignorata, e deliberatamente violata solo perché le Tnc governano il mercato, e i politici in tutto il mondo, nel nome del neoliberismo, hanno rinunciato al loro diritto di esercitare un controllo sul capitale.

"Ancora una volta le cosiddette  forze del libero mercato hanno dimostrato di essere inutili per la popolazione. Quindici delle 29 società Tnc stanno operando nei settori di nostra competenza, e la nostra priorità deve essere quella di concordare i Codici di condotta con tutte e 15, se è possibile, perché il Codice di condotta può almeno garantire un minimo standard laddove le Tnc operano."

(14 agosto 2002)


Lavoratori reintegrati alla Auto Alliance (Thailandia)

Quattro attivisti sindacali sono tornati al lavoro oggi grazie alla lotta ingaggiata dal loro sindacato e grazie alla solidarietà internazionale

Thailandia: Auto Alliance, società  nata dall'unione di Ford e Mazda, in maggio aveva sospeso quattro sindacalisti; alla fine del mese, tre di loro erano stati licenziati immediatamente e il caso del  quarto – non licenziato subito perché membro di un comitato con regolare mandato – era in mano all'Autorità per il lavoro tailandese.

La Fism e i suoi affiliati avevano protestato animatamente, appoggiando la richiesta del sindacato dell'Auto Alliance (Aatu) di aprire un negoziato per ottenere l'immediato reinserimento dei lavoratori. Nel mese di giugno, una delegazione della Fism insieme all'Aatu e all'affiliato Fism tailandese Team si erano incontrati con l'azienda per trovare una soluzione.

Grazie agli sforzi di Team, sostenuto dalla solidarietà internazionale, è iniziato un nuovo tavolo di negoziati  che ha portato a un accordo e al reintegro dei lavoratori, permettendo ad Aatu di rafforzarsi e dando slancio agli stabilimenti vicini per organizzare sindacalmente i lavoratori.

(11 luglio 2002)


I dipendenti della Kia approvano l'accordo, fine dello sciopero

Dopo uno sciopero di un mese, iniziato il 24 giugno, il sindacato della Kia e la società hanno raggiunto un accordo per la contrattazione collettiva

Repubblica coreana: il 23 luglio, i lavoratori della Kia hanno votato (con i due terzi di maggioranza) per ratificare l'accordo sulla contrattazione collettiva raggiunto il 19 luglio tra sindacato e azienda.

Dopo lo sciopero, durato un mese (12 ore al giorno) per ottenere un incremento salariale e il pagamento di un bonus, i lavoratori hanno accettato l'offerta dell'azienda di un aumento mensile del 9,1% (pari a 82,8 dollari americani) e di un bonus pari al 150% del salario mensile (692 dollari). Inoltre, ogni lavoratore riceverà  uno speciale extra come incentivo di 1.292 dollari.

Altri punti chiave dell'accordo includono:

·         ampliamento dell'accesso del sindacato alle informazioni della società;

·         estensione della possibilità di sindacalizzare i reparti Ricerca&sviluppo e Vendite;

·         aumento del tempo assegnato alle attività sindacali per i delegati di fabbrica;

·         in merito alla settimana lavorativa di 40 ore, la Kia deve seguire le impostazioni di Hyundai, o la legislazione governativa (per il momento, saranno mantenute le condizioni di lavoro e i livelli di inquadramento);

·         rafforzamento dei diritti della lavoratrici in maternità.

L'accordo raggiunto è simile a quello a giugno dalla Hyundai, dove i lavoratori hanno ottenuto dei risultati sempre con azioni di lotta.

(25 luglio 2002)


Raggiunto l'accordo alla Navistar

L'Auto workers canadese (Caw) ha firmato un accordo, ponendo fine allo sciopero di sei settimane alla Navistar.

Canada: con l'81% dei voti è stato ratificato l'accordo che ha messo fine allo sciopero di sei settimane della Caw nei confronti della Navistar. L'azienda aveva richiesto 20 pagine di concessioni, ma nei campi del salario, dei benefit, del tempo libero e dell'orario di lavoro, il sindacato le ha respinte tutte. Inoltre, sono stati ottenuti dei vantaggi sulle pensioni e la garanzia che lo stabilimento non verrà chiuso prima del 1° giugno 2003.

"Questo sciopero non ha avuto paragoni nel nostro sindacato negli ultimi 50 anni" – ha dichiarato Buzz Hargrove, presidente del Caw – "La International truck ha provato a interrompere lo sciopero allo stabilimento, introducendo dei crumiri. Ha provocato la forza lavoro, assumendo un certo numero di teppisti per riempire gli autobus di crumiri e forzare il picchetto. Ma l'intero sindacato ha compreso l'importanza di questa lotta e rimane in allerta."

Uno degli scioperanti, Don Milner, che era stato gravemente ferito il 24 giugno quando un furgone della sicurezza aveva investito sei uomini al picchetto, rimane in condizioni critiche.

(17 luglio 2002)


Rilasciati due leader del sindacato coreano

Altri due sindacalisti coreani sono stati rilasciati dopo la giornata di solidarietà internazionale del 27 giugno

Repubblica coreana: il presidente del sindacato della Daewoo della Corea, Kim Il-sup, e il vicepresidente Kim Sung-gap, sono stati rilasciati.

La lotta alla Daewoo è stata una delle più dure combattuta in Corea negli ultimi due anni. Nel febbraio del 2001, Kim Il-sup capeggiò l'occupazione dello stabilimento della Daewoo e ha resistito quattro giorni prima che la polizia irrompesse all'interno. Dopo questo, i due leader furono obbligati  a nascondersi nella cattedrale di Sangok per un anno; una volta catturati, nel febbraio 2002, sono stati condannati a cinque anni di prigione.

Questo rilascio arriva come una grande sorpresa per il Kmwf: "Nessuno si aspettava che fossero liberati così presto, perché è veramente raro in Corea che un condannato a cinque anni possa venire rilasciato" – ha dichiarato il portavoce del Kmwf, Kim Joo-hee.

(3 luglio 2002)


La General motors lede i diritti umani e quelli del lavoro in Brasile

Brasile: un dirigente dello stabilimento della General motors di Sao Caetano do Sul, nello Stato di San Paolo, in Brasile, ha esercitato una coercizione molto dura e priva di rispetto nei confronti di due lavoratrici della linea di assemblaggio – Dorvalina Silva do Nascimento (50 anni, da 14 impiegata in Gm) e Andreia Maria Andradi (20 anni, da 5 in Gm), per convincerle ad accettare di entrare nel Programma di dimissioni volontarie (Pdv). Per convincerle a firmare le dimissioni il manager della Gm le ha trattenute (a 3 giorni di distanza l'una dell'altra) nell'Ufficio del personale, provocando loro un danno morale. Dorvalina è stata trattenuta per 4 ore e ha sporto denuncia alla polizia.

Poiché ambedue le compagne hanno menomazioni fisiche, possiamo dedurre che c'è una precisa intenzione della direzione dell'azienda di liberarsi dei lavoratori con problemi di salute, cosa vietata dalla legge sull'occupazione brasiliana.

Il presidente della Cnm-Cut, Heiguilberto della Bella Navarro, ha dichiarato in un'intervista col vicepresidente della Gm, Pinheiro Neto, che bisognava risolvere il problema, garantendo il posto di lavoro a entrambe le lavoratrici e punendo il manager responsabile. Pinheiro ha promesso di risolvere la questione, ma in un mese non è successo ancora niente.

Nello stesso momento, la Cnm ha iniziato le procedure per portare il caso davanti al Tribunale del lavoro e ha presentato la denuncia alla Commissione  del lavoro e a quella dei diritti umani, e si sta preparando per sporgere denuncia anche all'Ilo.

Fernando Lopes, segretario generale della Cnm-Cut, ha dichiarato di poter avere più forza se le compagne e i compagni dei sindacati che rappresentano i lavoratori della Gm negli altri paesi costringeranno la società ad accettare le loro richieste: sospendere le dimissioni e fermare la coercizione.

(8 luglio 2002)


Giornata di azione per la Corea del Sud

Corea del Sud: il 27 giugno, migliaia di sindacalisti in tutto il mondo hanno dato vita a una giornata di protesta chiedendo il rilascio immediato dei compagni della Corea del Sud in prigione.

Al momento, un totale di 52 sindacalisti sudcoreani si trova in prigione per aver svolto attività sindacale, compreso Dan Byung-ho, presidente della Confederazione dei sindacati coreani (Kctu).

Molte le iniziative svoltesi il 27 giugno in tutto il mondo, tra le quali manifestazioni, anche davanti alle ambasciate coreane dei vari paesi, picchetti, lettere di protesta, marce.

(28 giugno 2002)

 

Altri arresti in Sudcorea

23 sindacalisti sudcoreani sono stati arrestati durante il campionato mondiale di calcio

Corea  del Sud: durante i mondiali di calcio, 23 sindacalisti sono stati arrestati e lasciati in prigione, portando il numero totale dei sindacalisti arrestati in Corea del Sud a 52.

Solo questa settimana, oltre 20 compagni della Doosan Heavy Industry sono stati segnalati per i prossimi arresti, incluso Kim Chang Keun, presidente del sindacato coreano dei metalmeccanici (Kmwu).

Migliaia di altri attivisti sindacali in Corea del Sud sono soggetti ad altre forme di rappresaglia, e alcuni hanno perso il proprio impiego per aver istituito una rappresentanza sindacale nel proprio posto di lavoro.

(28 giugno 2002)

 

Il Kmwf ringrazia la Fism

"Vi informo del grande successo della campagna di protesta organizzata dalla Fism per la Corea, e voglio esprimere i ringraziamenti a nome dei 170.000  membri del Kmwf.

La Fism ha guidato una grande campagna per garantire i diritti basilari dei lavoratori e ha supportato la nostra lotta per riconquistarli: il nostro governo infatti ha arrestato i lavoratori, perché volevano il diritto allo sciopero e il diritto a fare attività sindacale.

Comunque, abbiamo imparato che esiste un'altra arma , più potente di tutte: la solidarietà internazionale, abbastanza forte da far liberare l'ex presidente del Kmwf, Mun.

Voglio inoltre congratularmi per le campagne riuscite in numerosi paesi, dove ci sono sindacati affiliati alla Fism; i compagni in carcere nella Corea del Sud hanno sentito il calore della solidarietà internazionale nelle fredde celle della prigione."

(28 giugno 2002)


Lo sciopero generale in Spagna

Milioni di persone hanno aderito allo sciopero generale del 19 e del 20 giugno proclamato dai sindacati spagnoli

Spagna: i sindacati spagnoli hanno dichiarato che 10 milioni di persone hanno aderito allo sciopero generale di giovedì 20 giugno. Lo sciopero di 8 ore mirava a causare il massimo disagio possibile al primo ministro Aznar, in occasione del summit di Siviglia dell'Unione europea di venerdì 21.

I due grandi sindacati, Ugt e Comisiones obreras, hanno dichiarato che più dell'80% degli impiegati si è astenuto dal lavoro, contro fonti governative che parlavano di meno del 20%.

I sindacati dei Paesi baschi hanno inoltre dichiarato che lo sciopero generale del 19 è stato un enorme successo nelle fabbriche, nei supermarket e nel settore dei trasporti.

(21 giugno 2002)

 

Conflitto alla Navistar, in Canada

Sindacalisti in sciopero allo stabilimento di pneumatici  hanno allontanato i lavoratori che dovevano sostituirli

Canada: 600 iscritti del sindacato dell'auto canadese (Caw) della International  Trucks (Navistar) a Chatham, in Canada, sono in sciopero dal 1° giugno, in seguito a una disputa su un piano di riduzione dei costi.

Navistar ha minacciato di chiudere lo stabilimento – il principale di Chatham – se i lavoratori si rifiutano di accettare tagli al salario e altri peggioramenti delle condizioni di lavoro.

Secondo il Caw, la società sta tentando adesso di riversare la produzione perduta nello stabilimento di Chatham, in quello del Messico.

I leader sindacali hanno costretto i lavoratori chiamati a sostituirli a restare fuori della fabbrica durante lo sciopero; mercoledì e giovedì l'autobus che portava i sostituti è stato lasciato all'esterno dello stabilimento, benché scortato dalla polizia.

Secondo la stampa canadese, il portavoce della Navistar ha dichiarato che la società vuole un incontro con la polizia per discutere un piano per far entrare i lavoratori nella fabbrica al più presto.

La Fism ha lanciato un appello a tutti i suoi affiliati per un appoggio ai lavoratori in sciopero alla Navistar e alla loro battaglia per il posto di lavoro.

(21 giugno 2002)

Un cattivo segnale per l'Europa

Ginevra: riferendosi all'Italia e alla Spagna, il segretario generale della Fism, Marcello Malentacchi, ha scritto che "è un cattivo segnale per un'Europa libera e democratica che due paesi che hanno esportato un gran numero di lavoratori, siano ora i fautori della linea dura adottata in Europa per cacciare i lavoratori e le loro famiglie, che lottano per una vita migliore".

"È un'illusione - prosegue Malentacchi - che si voglia fermare un popolo disperato e affamato che viene in Europa ricorrendo alla forza militare, o che si vogliano introdurre metodi umilianti come quello di prendere loro le impronte digitali."

"Un investimento produttivo nei paesi da cui provengono gli immigrati è il modo migliore per risolvere il problema", ha proseguito.

(14 giugno 2002)