Imf NewsBriefs No. 13/2002 26 marzo 2002
Samancor: serrata per 300 dipendenti
Il
sindacato sudafricano Numsa accusa la consociata della Bhp-Billiton di
prendere di mira i lavoratori neri.
Sudafrica:
il sindacato nazionale dei metalmeccanici del Sudafrica (Numsa) ha protestato
per i licenziamenti e il conseguente allontanamento, ieri 24 aprile, di 300
dipendenti della consociata alla Bhp-Billiton, Samancor, con uno stabilimento
di ferrocromo a Witbank, nella provincia di Mpumalanga. Il sindacato ha
accusato la società di "incrementare la politica di riduzione del
personale secondo criteri razzisti, prendendo di mira solo i lavoratori
neri".
Numsa
ha accusato la Bhp-Billiton – che ha dichiarato di essere sotto pressione
per il piano di ristrutturazione e razionalizzazione della sua forza lavoro
– di eliminare posti di lavoro come soluzione ai propri problemi. Già
l'anno scorso la Samancor, con la stessa spiegazione, aveva motivato il
licenziamento di 600 lavoratori. Secondo il sindacato, il gruppo
Bhp-Billiton mentre guadagna miliardi di rand nel Sudafrica e nel resto del
mondo, butta fuori i lavoratori nel nome della ristrutturazione, della
competitività, degli appalti e della razionalizzazione.
In
Sudafrica la disoccupazione ha raggiunto il 37% dell'intera forza lavoro e
finora quest'anno 6.000 lavoratori del settore metalmeccanico hanno perso il
proprio posto. Dichiara il portavoce di Numsa: "La società ha
contribuito alla crisi impiegatizia, e in tutto questo i lavoratori e i
sindacati stanno pagando un prezzo enorme".
Inoltre
il sindacato ha affermato che questi licenziamenti sembrano mirare a sradicare
la contrattazione collettiva e a imporre la propria volontà sui lavoratori.
(25
aprile 2002)
Il
28 aprile si celebra il memorial day dei lavoratori
Due
milioni di lavoratori perdono la vita ogni anno per incidenti o malattie
professionali
Mondo:
il 28 aprile i sindacati e i lavoratori di tutto il mondo celebreranno la
giornata commemorativa dei lavoratori, per tutti coloro che, ogni anno,
muoiono per incidenti o si ammalano o si feriscono sul posto di lavoro.
Non
è importante solo porre l'attenzione sull'alto numero di incidenti sul lavoro
e sulle malattie professionali, ma è necessario anche sensibilizzare
l'opinione pubblica su questi temi e promuovere azioni per migliorare le
condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.
Secondo
l'Organizzazione nazionale del lavoro (Ilo) ogni anno perdono la vita 2
milioni di lavoratori, quasi 5.000 al giorno e oltre 350.000 morti sono dovute
a incidenti. L'Ilo ha dichiarato inoltre che la metà di queste morti
potrebbero essere evitate con migliori condizioni di lavoro, così come tutti
gli incidenti; circa 340.000 lavoratori muoiono agni anno per sostanze
dannose: solo l'amianto fa 100.000 vittime. Infine, studi hanno dimostrato che
la presenza del sindacato riduce notevolmente il numero di incidenti e di
problemi di salute sul luogo di lavoro.
(26
aprile 2002)
Ig-Metall
inizia le operazioni di voto per lo sciopero
Fine
delle trattative per il salario. Il sindacato afferma che l'ultima offerta
della classe datoriale è "provocatoria".
Germania:
naufragate il 19 aprile le trattative sugli aumenti salariali tra
Ig-Metall e Gesamtmetall, l'associazione datoriale per i settori
metalmeccanico ed elettrico, il 25 aprile inizia la sessione di voto per lo
sciopero che riguarda le regioni-chiave di Baden-Wuerttenberg e
Berlin-Brandenburg.
I
negoziati erano cominciati il 7 febbraio, con il sindacato che spingeva per un
aumento del 6,5% contro un'offerta del 2% per quest'anno e di un altro 2% nel
2003; ci sono già stati degli scioperi di avvertimento il 25 marzo con una
partecipazione di migliaia di metalmeccanici in un vasto numero di società.
Commentando
l'ultima proposta della classe datoriale di un 3,3% per 15 mesi, cioè il
3,25% annuo, Klaus Zwickel, presidente del sindacato Ig-Metall, ha dichiarato
che "un'offerta come questa era e rimane una provocazione, visto che
avevamo richiesto almeno il 4%".
Le
votazioni continueranno fino al 30 aprile e, per passare, la richiesta di
sciopero deve essere approvata dai 3/4 dei votanti: in quel caso il sindacato
deciderà quali azioni intraprendere e in quali società.
(24
aprile 2002)
Enormi
tagli di posti di lavoro alla Ericsson
Svezia:
a causa di una prolungata recessione nel settore delle telecomunicazioni, e di
una caduta del 40% degli ordini nei primi tre mesi di quest'anno, la Ericsson,
gigante delle telecomunicazioni, ha annunciato il 22 aprile che sta
pianificando 20.000 tagli di posti di lavoro, un quarto della sua intera forza
lavoro, in un drastico tentativo di recuperare i costi.
La
società aveva già deciso di licenziare 10.000 lavoratori nel 2002 –
provvedimento già applicato a 3.000
di loro – e altri 10.000 nel 2003, molti dei quali in Svezia, dopo aver
fatto considerevoli tagli anche nel 2001.
(23
aprile 2002)
Brasile:
attaccati i lavoratori della Ford
La
polizia militare, usando bastoni e gas lacrimogeni, ha assalito i lavoratori
della Ford davanti allo stabilimento di Camaçari a Bahia.
Brasile:
il 12 aprile i lavoratori che si trovavano all'esterno dello stabilimento di
Camaçari della Ford per discutere degli incrementi salariali sono rimasti
feriti nel corso di un attacco da parte della polizia militare, armata di
bastoni e gas lacrimogeni. 15 lavoratori, inclusa una donna incinta, sono
stati feriti seriamente, tanto da dover ricorrere alle cure di un centro
medico, e Aurino Pedreira, presidente del sindacato metalmeccanico di Bahia,
lo Stim, è stato ospedalizzato.
Il
sindacato sta tentando di negoziare un aumento del salario per i dipendenti
della Ford di Camaçari, dove un operaio guadagna al mese in media 500 real
brasiliani, pari a 215 dollari Usa, meno di un terzo dei 773 dollari
guadagnati dai lavoratori della Ford di Sao Bernardo do Campo, a San Paolo.
Inoltre, i rimborsi per dipendenti di San Paolo, come le spese di trasporto,
non esistono per i lavoratori di Bahia, dove la settimana lavorativa è di 48
ore, contro le 44 di San Paolo.
Il
16 aprile, i dipendenti dello stabilimento
di San Paolo hanno scioperato per 2 ore come gesto di solidarietà nei
confronti dei colleghi di Camaçari, che hanno ricevuto l'appoggio anche da
parte di altri sindacati brasiliani.
(22
aprile 2002)
IMF
NewsBriefs No. 12/2002
venerdì 19 aprile 2002
Argentina:
fissati i punti per risolvere la crisi
Argentina:
i partecipanti alla missione della Fism in Argentina dall'8 al 10 aprile,
hanno fissato i punti di una relazione nella quale esprimono la loro piena
solidarietà ai sindacati argentini (Aoma, Asimra, Smata e Uom) per la
situazione di crisi estrema che ha colpito il paese; questa situazione, hanno
spiegato, ha una dimensione globale e necessita di una risposta dello stesso
tipo.
La
delegazione ha denunciato la politica del Fondo monetario europeo, che ha
avuto come risultato la distruzione dell'apparato produttivo del paese,
incrementando la povertà e creando i presupposti per una situazione sociale
esplosiva. In seguito ai colloqui intercorsi con le personalità argentine nei
campi della politica, dell'economia, del sociale e del sindacato, la
delegazione della Fism ha messo in evidenza alcuni punti fondamentali:
-
implementazione, con una partecipazione attiva del sindacato, delle
politiche di sviluppo e investimento per rivitalizzare l'attività industriale
e creare posti di lavoro;
-
applicazione di una politica
rispettosa dei diritti umani per la salvaguardia della salute,
dell'educazione, del diritto alla casa e all'impiego;
-
consolidamento del Mercosur;
-
adozione di misure per prevenire il peso del debito estero sulla
popolazione dell'Argentina.
(12
aprile 2002)
Il
sindacato della Daewoo approva l'accordo
La
maggioranza dei lavoratori iscritti al sindacato approva l'accordo provvisorio
tra la General motor e la Daewoo motor
Repubblica
coreana: i
membri del sindacato della Daewoo hanno approvato
un accordo provvisorio tra la Daewoo e la Gm, il cui subentro ufficiale
alla casa automobilistica coreana appare imminente.
Degli
8.234 iscritti al sindacato aventi diritto al voto, il 16 aprile il 69,4% ha
votato a favore della ratifica dell'accordo: il voto si è basato innanzi
tutto sul desiderio dei lavoratori che la prolungata crisi della Daewoo giunga
finalmente al termine.
Per
quanto riguarda la garanzia del posto di lavoro, la Daewoo si augura di
mantenere i posti non solo negli stabilimenti presi in carico dalla Gm, ma
anche in quelli che rimarranno alla Daewoo.
La
priorità per il sindacato e per la Daewoo è quella di preparare un piano a
lungo termine per lo stabilimento di Pupyong, a ovest di Seoul. Questo
stabilimento, che ufficialmente avrebbe una forza lavoro pari a 18.000 unità
ma ora ne conta meno di 7.000, non sarà incluso nel piano di subentro della
Gm; sono state poste una serie di condizioni e, se saranno soddisfatte,
Pupyong potrebbe essere integrato nella nuova società Gm-Daewoo. È stato
deciso che:
-
sono necessari sforzi
per sviluppare una nuova auto a Pupyong, e i modelli che si producono
adesso devono continuare a essere prodotti;
-
non devono essere presi provvedimenti che mettano a rischio i posti di
lavoro, come il trasferimento di linee di produzione da Pupyong;
-
deve essere presa in considerazione la produzione della P-100
e dei modelli Suv;
-
Pupyong deve avere una gestione indipendente;
-
bisogna incrementare la produttività e la vendita della auto prodotte
a Pupyong.
Un
punto importante dell'accordo è il reintegro entro la fine del 2002 di 300
lavoratori licenziati; altri dovranno essere reintegrati entro la fine del
2004, quando si prevede che la produzione debba migliorare.
(18
aprile 2002)
IMF
NewsBriefs No. 11/2002
giovedì 11 aprile 2002
La
polizia indonesiana attacca i lavoratori della Honda
Indonesia:
la Federazione dei sindacati metalmeccanici indonesiani (Spmi) ha dichiarato
che durante uno sciopero alla Honda prospect motor, a Jakarta nord, la polizia
ha attaccato i lavoratori, che scioperavano in modo pacifico, ferendone 30, di
cui 5 in modo grave.
A
marzo, quando i negoziati sugli aumenti salariali erano arrivati a un punto
femo, i lavoratori erano scesi in sciopero l'11 e 12 marzo, e ancora il 19
marzo. I dirigenti hanno reagito licenziando un dipendente, membro del
Comitato esecutivo del sindacato di fabbrica, e inviando a 208
lavoratori una lettera per sospenderli dal lavoro. L'attacco della
polizia è avvenuto l'8 aprile.
(10
aprile 2002)
I
metalmeccanici norvegesi raggiungono l'accordo
Norvegia:
il sindacato Fellesforbundet ha raggiunto un accordo stamattina presto, 9
aprile, con l'organizzazione datoriale Tbl, per il contratto collettivo di
lavoro dell'industria metalmeccanica, evitando così lo sciopero.
Secondo
il sindacato, l'accordo offre un risultato equo, con un sostanziale, reale
incremento del salario, che era un punto chiave della trattativa. L'accordo,
valido dal 1 aprile 2002 per due anni, include un aumento generale della paga
di 0,32 dollari americani l'ora, circa 616 dollari all'anno, con delle
variazioni a seconda dei settori. Il sindacato stima che l'incremento medio
sia del 4-5%. Alla fine di quest'anno ci sarà la contrattazioen a livello
locale.
È
stato concordato anche un piano di pensionamento collettivo, altro punto
fondamentale della trattativa, che sarà discusso a fondo in ogni azienda
durante il 2002 e i cui risultati verranno ripresi nel corso di una
contrattazione nel 2003: il protocollo d'intesa offre delle buone basi per lo
sviluppo di un progetto di pensioni che si avvicini alle richieste del
sindacato.
L'accordo
verrà votato il 26 aprile.
(9
aprile 2002)
IMF
NewsBriefs No. 10/2002 venerdì 5 aprile 2002
Cina:
la Fism ha informato l'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) che ha
presentato una formale protesta contro il governo della Repubblica popolare
cinese per la violazione dei princìpi sulla libertà di associazione.
Solamente
durante il mese di marzo, nelle province di Heilongjiang, Liaoning e Sichuan
si è saputo di una serie di misure repressive – minacce, intimidazioni,
interventi da parte della forze di sicurezza, percosse, arresti e altri
maltrattamenti – contro i leader e i membri di organizzazioni di lavoratori
indipendenti.
La
Fism fa riferimento in particolare al caso di 5 rappresentanti dei lavoratori
indipendenti della Ferro Alloy di Liaoyang (capitale della provincia di
Liaoning, nella Cina nordorientale) che sono stati arrestati il mese scorso e
sono tuttora in prigione. Uno di loro, Yao Fuxin, ha subìto numerosi
maltrattamenti da parte di funzionari della pubblica sicurezza che l'hanno
quasi portato alla morte.
Yao
è stato arrestato il 17 marzo, alcuni giorni dopo il drastico taglio di
10.000 posti di lavoro, la maggior parte
allo stabilimento della Ferro Alloy, durante una manifestazione a
Liaoyang per chiedere una soluzione economica e sociale ai problemi dei
lavoratori licenziati; in quell'occasione erano stati richiesti anche
provvedimenti legali nei confronti della corrotta classe dirigente
dell'azienda.
La
Fism ha richiesto all'Ilo di intervenire senza indugio presso il governo
cinese per chiarire la situazione
di Yao Fuxin e degli altri arrestati, allo scopo di ottenerne il
rilascio immediato.
In
una lettera al presidente Jiang Zemin, il segretario generale della Fism,
Marcello Malentacchi, ha espresso il proprio stupore per la situazione: "È
necessario fornire immediatamente istruzioni agli uffici competenti del vostro
governo affinché vengano rilasciati gli arrestati (…) e si fermino
immediatamente le intimidazioni, le minacce e le altre misure repressive
contro gli attivisti dei lavoratori indipendenti; inoltre i dirigenti
dell'azienda
e le autorità locali devono avviare negoziati con le rappresentanze
dei lavoratori per ascoltare le loro legittime rivendicazioni".
(4
aprile 2002)
Il
sindacato olandese sciopera alla Philips
Paesi
bassi: due sindacati affiliati alla Fism, Fnv Bondgenoten e Cnv Bedrijvenbond,
hanno organizzato scioperi nella maggior parte degli stabilimenti della
Philips nei Paesi bassi il 28 marzo.
Il
motivo di questa massiccia azione industriale è stato il rifiuto della
Philips – una delle più grandi società elettroniche al mondo e la più
grande in Europa, con vendite per 32,3 miliardi di euro nel 2001 – di
accordarsi con il sindacato su un aumento del 3,5% del salario in un nuovo
contratto collettivo della durata di 15 mesi. Questo aumento salariale sarebbe
necessario per mantenere il potere d'acquisto dei consumatori, laddove la
classe datoriale non ha offerto più del 2,5%.
I
due sindacati hanno dichiarato che
mentre i dirigenti della Philips stanno guadagnando un mucchio di soldi
dai diritti d'opzione e dai bonus, non concedono salari decenti ai lavoratori.
I sindacati hanno distribuito volantini con messaggi riguardanti
l'atteggiamento dei dirigenti all'assemblea degli azionisti della Philips che
si è tenuta ad Amsterdam il giorno dello sciopero.
(2
aprile 2002)
La
Freightliner viola la legge sul lavoro
Stati
Uniti: il sindacato dell'auto ha dichiarato in una nota stampa che 48 ore
prima delle elezioni sindacali del 20 marzo allo stabilimento della
Freightliner di Gastonia, nella Carolina del Nord, il gruppo dirigente
dell'azienda, che è di proprietà della DaimlerChrysler, non ha mantenuto la
propria posizione neutrale rispetto al voto.
Il
portavoce del sindacato ha dichiarato che la società, nei due giorni
precedenti il voto, "non solo ha violato la legge e il mantenimento della
neutralità, ma ha anche tolto ai lavoratori i diritti sindacali". 322
lavoratori hanno votato a favore della Uaw e 346 contro.
Secondo
la Uaw, i lavoratori dello stabilimento di Gastonia hanno spiegato come i top
manager della Freightliner hanno costetto i lavoratori a
partecipare agli incontri della società, nei quali li hanno minacciati
di tagli al salario se avessero votato a favore del sindacato. Inoltre
un'altra ondata di intimidazioni c'è stata 24 ore prima del voto, in
flagrante violazione dell'Atto nazionale sulle relazioni del lavoro, che
proibisce in modo preciso incontri nelle 24 ore precedenti al voto.
La
Uaw afferma che il comportamento dell'azienda può avere solo un cattivo
impatto sulle relazioni tra il sindacato e la DaimlerChrysler e domanderà che
si ritenuta responsabile per il comportamento dei suoi manager.
(22
marzo 2002)
Ig
Metall rifiuta l'offerta datoriale sul salario
Scioperi
inizieranno la prossima settimana in Germania est
Germania:
liquidando l'offerta datoriale nell'ultima fase dei negoziati salariali come
inaccettabile e provocatoria, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi Ig
Metall ha dichiarato che darà vita a scioperi lunedì 25 marzo nelle regioni
della Germania est di Sassonia, Brandeburgo e Berlino.
L'associazione
datoriale per
l'industria del metallo, Gesamtmetall, ha offerto un aumento del salario del
2% per quest'anno e di un altro 2% per il 2003. Ig Metall aveva richiesto il
6,5%.
Altri
scioperi inizieranno in Germania ovest il 29 marzo.
Se
non verrà raggiunto un accordo tra il sindacato e la classe datoriale entro
la terza settimana di aprile,
si deciderà su un possibilre sciopero generale a maggio.
(19
marzo 2002)
Risultati
dei colloqui su uno scatto salariale in Giappone
I
sindacati del settore metalmeccanico mantengono i livelli di paga già
esistenti
Giappone:
a causa della prolungata crisi economica e dell'alto tasso di disoccupazione
pari al 5%, gli iscritti al sindacato giapponese dei metalmeccanici Imf-Jc,
che conta oltre 2,5 milioni di affiliati, il più importante per la
negoziazione in Giappone, hanno messo al primo posto quest'anno nei negoziati
la sicurezza del lavoro e il mantenimento dei correnti livelli di paga.
A
eccezione di una società del settore auto – la Nissan motor co. – non ci
sono stati incrementi salariali
in tutto il settore metalmeccanico: la Nissan ha offerto ai suoi
lavoratori un incremento salariale mensile di 1.000 yen, pari a 7,60 dollari.
(18
marzo 2002)
Protesta
nazionale in Bulgaria
Più
di 22.000 lavoratori si uniranno in una marcia per un lavoro e un salario
dignitosi
Bulgaria:
il sindacato dei metalmeccanici Metalicy sta organizzando con altri sindacati
una protesta nazionale in Bulgaria per venerdì 22 marzo, per richiedere una
migliore tutela dei diritti dei lavoratori per un lavoro e un salario
dignitosi.
La
marcia annuale avrà come tema centrale quest'anno l'alta e crescente
disoccupazione, l'aumento della povertà, della corruzione e del crimine.
Sebbene in generale il sindacato appoggi il processo di cambiamento del
sistema politico ed economico del paese, ha dichiarato che il modello scelto
dal governo bulgaro ha causato eccessivi disagi per i lavoratori.
Secondo
il Metalicy, il dialogo sociale è inesistente. Il meccanismo tripartitico non
funziona e le parti sociali non vengono consultante quando si devono prendere
decisioni importanti, come ora con l'aumento dei prezzi per l'elettricità, il
riscaldamento, i trasporti e le comunicazioni. In aggiunta all'alto tasso di
disoccupazione, c'è un basso livello del tenore di vita e un calo del mercato
interno. Restrizioni del credito significative, numerosi ostacoli burocratici
e un maggiore incremento delle tasse sono la causa di molti problemi che
affliggono le piccole e medie imprese.
(15
marzo 2002)
La
Volkswagen dà inizio alle assunzioni in base all'accordo
"5.000x5.000"
La
casa automobilistica assumerà solo disoccupati
Germania:
la Volkswagen
ha iniziato le assunzioni secondo il piano di accordo
"5.000x5.000". La società aveva raggiunto un accordo l'estate
scorsa con il governo tedesco e con il sindacato dei metalmeccanici Ig Metall
per assumere e formare 5.000 disoccupati – di cui 3.500 per lo stabilimento
di Wolfsburg e 1.500 per quello di Hannover.
Sebbene
inizialmente la Volkswagen avesse proposto di creare 5.000 nuovi posti di
lavoro con uno stipendio medio mensile di 5.000 marchi, la Ig Metall aveva
chiesto un cambiamento al progetto originale in modo da conciliare la
settimana di 35 ore lavorative settimanali
con le paghe regolate dagli accordi regionali per il settore
metalmeccanico.
Infatti
in Germania le case automobilistiche come la DaimlerChrysler, la Bmw, la Ford
e la Opel si regolano secondo un accordo regionale, mentre la Volkswagen segue
un accordo aziendale collettivo per tutto il gruppo , a esclusione di Audi e
Vw Sassonia.
In
Germania ci sono 4 milioni di disoccupati, il 10% della forza lavoro tedesca.
(13
marzo 2002)
È
stato raggiunto l'accordo a Cerro Matoso
È
stato firmato un accordo della durata di due anni con la Bhp Billiton, miniera
di nichel
Colombia:
dopo un'esperienza davvero difficoltosa per raggiungere un accordo per il
nuovo contratto, il sindacato dei metalmeccanici e dei minatori Utrammicol ha
dichiarato che l'accordo è stato raggiunto tra il sindacato e il gruppo
dirigente della miniera di nichel di Cerro Matoso, nel nord della Colombia.
Quando il sindacato e i 600 lavoratori della Bhp Billiton hanno minacciato lo
sciopero per richiedere migliori condizioni di lavoro, la società, che è
finanziariamente solvibile, ha deciso di cambiare la propria posizione.
Il
contratto biennale contiene imprtanti miglioramenti specie per il salario, la
salute, l'educazione e la sicurezza.
(8
marzo 2002)
IMF NewsBriefs No. 06/2002
22 febbraio 2002
Solidarietà per i lavoratori
della Valeo
Si sono incontrati il 18 febbraio a Parigi
i sindacati di Fism, Iue-Cwa (statunitense), Fgmm/Cfdt, Fo Métaux e Ftm/Cgt
(francesi) per discutere sulla critica situazione dei lavoratori presso lo
stabilimento di Rochester (New York) della società francese Valeo: l'azienda
si trova nel mezzo di una serie di operazioni di ristrutturazione che
riguardano gli stabilimenti degli Stati Uniti, dell'America latina e
dell'Europa.
Secondo l'Iue-Cwa, che rappresenta 3.000
dipendenti dello stabilimento di Rochester, la Valeo ha usufruito dei vantaggi
della legge sulla bancarotta nel dicembre 2001, benché la società avesse dei
creditori e un debito minimo; il sindacato ha affermato che abusare della
legge sulla bancarotta, utiizzandola come "arma offensiva", è un
tentativo di slegarsi dagli impegni legali fatti con il contratto firmato
nell'agosto 2000.
In seguito all'incontro di Parigi, i 3
sindacati francesi hanno fatto una dichiarazione congiunta alla stampa nella
quale hanno intimato alla Valeo di non tentare la rottura del contratto nello
stabilimento di Rochester e hanno confermato il loro pieno appoggio al
sindacato americano, che lotta per mantenere aperto lo stabilimento e per
difendere i posti di lavoro. Chiameranno il gruppo dirigente della Valeo per
assicurarsi che vengano rispettati i diritti dei lavoratori, e in particolare
quello dichiarato nel contratto collettivo.
(21 febbraio 2002)
Slovenia: dopo aver esercitato una
considerevole pressione sulla classe datoriale slovena nelle recenti
contrattazioni collettive per l'industria del settore elettrico, la Skei,
affiliata alla Fism, che rappresenta i lavoratori del ramo, ha accettato un
iniziale incremento salariale del 2,7% a partire da gennaio. L'accordo dovrà
essere ratificato sia dal sindacato che dalle organizzazioni datoriali.
Durante la trattativa, trovando resistenza
alla richiesta di aumento, la Skei aveva organizzato una manifestazione di
protesta, uno sciopero di 2 ore il 30 gennaio e aveva progettato uno sciopero
generale di 4 giorni per l'intero settore a iniziare dal 19 febbraio.
(22 febbraio
2002)
Attaccati gli uffici del
sindacato palestinese
Nablus: la Fism ha appreso con sgomento
dell'attacco aereo da parte dell'esercito israeliano al quartier generale del
sindacato palestinese (Pgftu) del 17 febbraio. Per fortuna non ci sono state
vittime, ma gli edifici, che erano stati costruiti con l'aiuto dei sindacati
internazionali, hanno riportato gravi danni.
In una lettera di protesta indirizzata ad
Ariel Sharon, primo ministro di Israele, Marcello Malentacchi, segretario
generale della Fism, ha condannato l'attacco e la distruzione degli edifici:
"Il danno causato dalla forza aerea israeliana non aiuterà a ricreare il
clima di fiducia reciproca necessario per uno sviluppo della pace nella
regione".
La Fism ha chiesto al governo israeliano di
indagare sulle circostanze celate dietro a questo attacco e di prendere misure
immediate per risarcire i danni al sindacato.
(20 febbraio 2002)
Tagli per 16.000
lavoratori dell'acciaio in India
L'Authority dell'acciaio dell'India, la
13ma più grande società del paese, sta progettando di ridurre la sua forza
lavoro di 16.000 unità entro la fine di marzo 2003, in un tentativo di
abbassare i costi di manodopera. L'azienda impiega attualmente 148.000
lavoratori nei suoi 4 impianti e in altri stabilimenti dell'India.
La società sta pensando di tagliare
l'enorme numero di dipendenti attraverso un piano di pensionamenti volontari: già negli
ultimi 3 anni ha ridotto la manodopera di 26.000 unità, e il gruppo dirigente
ha dichiarato di puntare a una forza lavoro di 100.000 persone per il 2005.
(18 febbraio 2002)
I meccanici della Iam
rifiutano l'offerta
Usa: il 12 febbraio, oltre 13.000 meccanici
della United Airlines, rappresentati dal sindacato internazionale dei
macchinisti e lavoratori del settore aerospaziale (Iam) hanno deciso con il
68% dei voti di rifiutare il contratto proposto dalla società. L'offerta
conteneva i temini proposti dal Peb, il Piano per le emergenze presidenziale.
La Iam ha dichiarato che l'86% dei propri
meccanici ha autorizzato uno sciopero, che potrebbe cominciare il 20 febbraio,
a meno che una decisione dell'ultima ora cambi l'esito dei negoziati.
Sebbene il Peb avesse raccomandato un
incremento salariale di oltre il 37% per i meccanici con più esperienza, la
Iam ha dichiarato che "l'offerta del Peb contiene una proposta di
partecipazione dei macchinisti a un non meglio specificato progetto
finanziario risultante in un riversamento dei benefit e della paga
inizialmente proposti".
Il livello di salario più elevato per i
meccanici delle altre grandi compagnie aeree prevede una paga oraria di circa
il 30% superiore a quella della United Airlines, dove i dipendenti non
ricevono un aumento salariale dal 1994 e da 19 mesi lavorano secondo le cifre
del vecchio contratto.
Ultim'ora. Il 18 febbraio è stato ricercato un
tentativo di accordo dai dipendenti: il voto di ratifica avverrà il 5 marzo,
così il termine ultimo per lo sciopero è stato spostato al 7 marzo.
14 febbraio 2002
IMF NewsBriefs N. 5/2002
11 febbraio 2002
La Ig
Metall avanza una richiesta di aumento salariale del 6,5%
Germania: è cominciata il 7 febbraio la prima sessione di
contrattazione da parte della Ig Metall che riguarda 3,6 milioni di
metalmeccanici tedeschi. È stato affermato ufficialmente il 28 gennaio che le
associazioni regionali spingeranno per un incremento salariale del 6,5% per
quest'anno.
Il presidente della Ig Metall, Klaus Zwickel, ha dichiarato che
la richiesta del sindacato tenta di compensare il tasso d'inflazione del 2%,
il guadagno produttivo pari al 2% così come vari anni di moderato incremento
della paga. La richiesta è ragionevole, poiché i profitti delle società
sono aumentati decisamente negli anni più recenti.
La trattativa in Germania viene di solito portata avanti dalle
regioni, con accordi tra le associazioni datoriali e i sindacati che
rappresentano i settori lavorativi, e i gruppi di negoziazione si coordinano
in modo che le differenze tra regione e regione siano minime.
La contrattazione collettiva per il settore metalmeccanico e
tecnico terminerà alla fine di febbraio, seguita da un mese in cui non sono
permessi scioperi se non verrà raggiunto un accordo.
(8 febbraio 2002)
Gli italiani
contrari alla riforma dello Statuto dei lavoratori
Italia: intervistato dalla Reuters al recente Forum economico
mondiale di New York, Antonio D'Amato, presidente di Confindustria, ha
dichiarato che il paese ha bisogno di modificare lo Statuto dei lavoratori per
rendere più facile alle aziende licenziare. "In Italia, il divorzio è
legale dal 1970 anche se c'è il Vaticano, ma non si può divorziare dai
propri dipendenti".
La settimana scorsa 600.000 lavoratori, membri dei tre maggiori
sindacati hanno scioperato per 4 ore per protestare contro l'intenzione del
governo di centrodestra di eliminare l'articolo 18 dello Statuto dei
lavoratori e rendere così più facile licenziare, mentre con la legge
corrente i lavoratori che vengono licenziati senza giusta causa possono
chiedere di essere riassunti.
(6 febbraio 2002)
Ancora tagli
di lavoro alla Lear
Usa: a causa del calo di produzione del settore automobilistico,
la Lear corporation ha annunciato il 1° febbraio che per tagliare i costi
dovrà eliminare 6.500 posti di lavoro, ovvero il 6% della forzalavoro, e
chiudere 21 stabilimenti in varie parti del mondo. Di questi stabilimenti, 16
si trovano nell'America del Nord e del Sud, e la maggior parte dei
licenziamenti dovrà avvenire entro la fine dell'anno.
La Lear, che ha la sua base nel Michigan ed è specializzata
nella produzione di parti per le automobili come i sedili, i pannelli della
strumentazione e i componenti elettronici, già nel 2001 aveva tagliato 4.800
posti di lavoro.
(5 febbraio 2002)
Thailandia:
il crollo di una piattaforma provoca 7 morti e numerosi feriti
Thailandia: il 2 febbraio 7 lavoratrici sono morte e 57 sono
rimaste ferite quando una piattaforma è
precipitata investendole, nello stabilimento industriale di Bang Pu nella
provincia di Samut Prakan a sud di Bankok. Altri due lavoratori sono dispersi
e dati per morti.
Circa 500 lavoratori, la maggior parte donne, erano in servizio
alla Delta Electronics quando la piattaforma - spessa 30 cm., larga 4,5 m. e
lunga 90 m. - con un carico di 16 pesanti condizionatori d'aria è caduta
investendo una linea di produzione alla quale lavoravano in quel momento 120
dipendenti.
Il ministro dell'Industria dopo aver visitato il luogo ha
dichiarato che la piattaforma pendeva dal tetto dello stabilimento tramite
aste d'acciaio e non poteva sopportare il carico di 10 tonnellate delle
macchine. Nessun pilone era in grado di reggere la struttura, nonostante la
sua lunghezza: la piattaforma era agganciata al tetto da un lato e al muro
dello stabilimento dall'altro e la società non aveva ottenuto i necessari
permessi per installare la piattaforma; ogni singolo condizionatore d'aria
pesava circa 600-700 chili.
La Delta Electronics impiega circa 13.000 lavoratori in 5
stabilimenti, che sono attivi a ciclo continuo e producono parti elettroniche
per computer e telefoni mobili.
(4 febbraio 2002)
La
Delphi chiude lo stabilimento in Germania
Germania: la società Delphi Automotive Systems ha chiuso il
proprio stabilimento di Bochum, in Germania, seguendo il piano di
ristrutturazione di marzo 2001 che prevedeva la chiusura di 9 fabbriche,
ridimensionare l'attività di altre 40 e ridurre la forzalavoro di 11.500 unità.
Lo stabilimento di Bochum, che produce accessori per le case
automobilistiche europee, occupava 329 dipendenti: il lavoro è stato
trasferito in altri stabilimenti in uno sforzo di incrementare le capacità
produttive all'interno di operazioni manifatturiere esistenti.
(1° febbraio 2002)
IMF NewsBriefs N. 4/2002
31 gennaio 2002
Incremento
della violenza in Brasile
Il popolo brasiliano, specialmente i membri del
sindacato Cut e del Partito dei lavoratori brasiliani, è profondamente
scioccato per la notizia del rapimento e dell'assassinio, la scorsa settimana,
di Celso Daniel, del Partito dei lavoratori e sindaco di Santo André, una
delle maggiori città dello Stato di San Paolo. Daniel era al suo terzo
mandato e godeva dell'appoggio della maggior parte dei sindaci del paese.
Questo omicidio segue quello di un altro sindaco, Toninho, della città di
Campinas, sempre nello Stato di San Paolo, avvenuto a settembre: anche Toninho
era membro del Partito dei lavoratori. Altri sindaci dello stesso Partito e
sindacalisti del Cut hanno ricevuto numerose telefonate e lettere minatorie
quasi ogni giorno.
Il Cnm-Cut ha dichiarato che "si vive in una situazione di
terrore nel paese", dove si tenta di eliminare chi sta lottando per
difendere i diritti dei più poveri nella società e tra i lavoratori. In
Brasile, oggigiorno, più di 40.000 persone vengono uccise ogni anno. 53
milioni di brasiliani sono esclusi dalla società perché vivono in uno stato
di assoluta povertà.
Per tutte queste ragioni, il problema della violenza in Brasile
non può coinvolgere solo la polizia, ma anche il mondo della politica: i
sindacati affermano che il governo non incrementa le politiche di investimento
per l'educazione, la cultura e i temi sociali.
Cnm-Cut ha richiesto alla Fism di informare tutti i
metalmeccanici a livello internazionale della grave situazione del paese,
chiedendo l'invio di lettere di protesta indirizzate al governo brasiliano
affinché vengano adottate misure che mettano fine a questo stato di violenza.
(24 gennaio 2002)
Aggiornamento
sull'offerta pubblica di acquisto (opa) della Daewoo da parte della General
Motors
Repubblica coreana: la proposta di acquisizione della Daewoo da
parte della casa automobilistica transnazionale General Motors è bloccata. La
Gm continua a chiedere la revisione del contratto collettivo attuale per i
dipendenti della Daewoo, che il sindacato dei lavoratori della Daewoo non
accetta: il contratto richiede il supporto sindacale in caso di vendita delle
attività della casa automobilistica o in caso di licenziamenti. In un
incontro che avrà luogo questa settimana tra l'azienda e i sindacati, si
insisterà sul fatto che non è possibile accettare l'opa senza che sia
garantita la sicurezza dei posti di lavoro per tutti i dipendenti della Daewoo
e sia mantenuto il contratto collettivo.
Altre richieste del sindacato riguardano 400 lavoratori
licenziati che dovrebbero essere riassunti entro la fine dell'anno e sulla
necessità di essere più informati circa i piani della Gm per lo sviluppo
futuro della Daewoo.
(25 gennaio 2002)
IMF NewsBriefs N. 3/2002
24 gennaio 2002
Solidarietà
internazionale per i sindacalisti coreani
Il 22 gennaio, migliaia di metalmeccanici hanno partecipato alla
giornata di protesta contro il governo sudcoreano. Le richieste erano:
- rilascio dei sindacalisti coreani;
- rilascio del presidente del Kctu Dan;
- rilascio del presidente del Kmwf Mun.
Il motivo della protesta - che tra gli altri paesi ha coinvolto
India, Pakistan, Australia e Russia - è stato il recente arresto del
presidente della Federazione coreana dei metalmeccanici Mun Sung-hyun. Anche
Dan Byung-ho, presidente della Confederazione coreana dei sindacati, è in
prigione per le sue attività sindacali e altri sindacalisti sono stati
arrestati per lo stesso motivo.
Per il 22 gennaio la Fism ha organizzato una giornata di
solidarietà per il rilascio di tutti i sindacalisti dalle prigioni coreane:
delegazioni sindacali hanno consegnato lettere di protesta alle ambasciate e
ai consolati sudcoreani in molti paesi del mondo, in Russia, Ucraina, Turchia,
Bulgaria, Sudafrica, , Kenya, India, Pakistan, Indonesia, Norvegia, Svezia,
Austria, Svizzera, Italia, Germania, Inghilterra, Giappone, Usa e Australia,
tra gli altri.
Ecco di seguito la cronaca di alcune iniziative:
India: si è svolta una
manifestazione colorata e vivace, con bandiere rosse e cartelli che
condannavano la politica antisindacale del governo sudcoreano; oltre alla
manifestazione, una delegazione sindacale si è incontrata con il console
coreano Park Jong-ki, consegnando una petizione indirizzata al presidente Kim
Dae-jung.
Italia: a Roma, una delegazione di
Fim, Fiom e Uilm si è incontrata con l'ambasciatore coreano Kim Suk-hyun; la
delegazione ha espresso il suo più profondo sconcerto per la politica di
repressione dei sindacalisti nella Corea del Sud e ha consegnato una formale
lettera di protesta indirizzata a Kim Dae-jung.
Pakistan: Muhammad Suhail,
segretario generale della Federazione dei metalmeccanici pakistani (Pmf), ha
dichiarato che una delegazione ieri di è recata al consolato coreano per
consegnare una lettera di protesta, ma il console si è rifiutato di accettare
la lettera, che sarà quindi spedita per posta all'ambasciata della Corea del
Sud di Islamabad.
Indonesia: in Indonesia si è svolta
una manifestazione davanti all'ambasciata sudcoreana di Jakarta: circa 1.000
sindacalisti hanno preso parte alla manifestazione e 4 rappresentanti del
sindacato si sono incontrati con l'ambasciatore.
Sudafrica: Numsa ha chiamato questa
giornata "un successo": più di 500 persone hanno manifestato
all'ambasciata della Corea del Sud di Pretoria: una delegazione dei sindacati
ha consegnato una lettera a Robinson Erika, dell'ambasciata coreana, affinché
vengano liberati tutti i sindacalisti in carcere.
La protesta fa parte di una campagna internazionale di solidarietà
verso i lavoratori sudcoreani che stanno lottando contro la tirrania del
governo del loro paese, che vuole annientare il sindacato riducendo i diritti
dei lavoratori e utilizzando una legislazione antisindacale. Questa giornata
di protesta dimostra la determinazione dei metalmeccanici di opporsi
all'arresto dei capi dei sindacati sudcoreani, che lottano contro
l'aggressione del governo e la soppressione di ogni democratico diritto dei
lavoratori. La brutale repressione delle attività sindacali e la carcerazione
dei leader sindacali sono inaccettabili: bisogna rompere le catene, quindi, e
il lavoro deve essere difeso.
La politica di Kim Dae-jung va clamorosamente contro le
convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo): questa
politica ha avuto conseguenze devastanti per le già esauste masse dei
lavoratori sudcoreani, che da due anni hanno provocato enormi perdite di posti
di lavoro.
La crisi dell'occupazione ha intensificato la povertà e la
diseguaglianza, e le prime vittime sono i lavoratori più poveri: è fallito
il tentativo di creare impiego, il governo sudcoreano ne è il responsabile,
perciò le proteste dei metalmeccanici a livello internazionale promuovono la
giustizia economica.
Inoltre, è stato chiesto al governo sudafricano di fare
pressione alla Corea del Sud affinché vengano rispettati i diritti
del sindacato: la campagna contro Kim Dae-jung è un tentativo di avvicinare
il governo alla classe dei lavoratori, abbandonando il suo ruolo autoritario.
Numsa appoggia la campagna per eliminare quegli aspetti della Costituzione
della Corea che impediscono la libertà di parola, il diritto allo sciopero e
la libertà di associazione.
(23 gennaio 2002)