numero 75/76 febbraio 2002

Imf NewsBriefs No. 13/2002

26 marzo 2002

Samancor: serrata per 300 dipendenti

Il 28 aprile si celebra il memorial day dei lavoratori

Ig-Metall inizia le operazioni di voto per lo sciopero

Enormi tagli di posti di lavoro alla Ericsson

Brasile: attaccati i lavoratori della Ford


 IMF NewsBriefs No. 10/2002 venerdì 5 aprile 2002

La Fism protesta con la Cina

Il sindacato olandese sciopera alla Philips

La Freightliner viola la legge sul lavoro

IMF NewsBriefs No. 12/2002  venerdì 19 aprile 2002

Argentina: fissati i punti per risolvere la crisi
Il sindacato della Daewoo approva l'accordo

IMF NewsBriefs No. 11/2002 

giovedì 11 aprile 2002

La polizia indonesiana attacca i lavoratori della Honda

I metalmeccanici norvegesi raggiungono l'accordo


Imf NewsBriefs N. 8/2002

19 marzo 2002

Ig Metall rifiuta l'offerta datoriale sul salario
Risultati dei colloqui su uno scatto salariale in Giappone
Protesta nazionale in Bulgaria
La Volkswagen dà inizio alle assunzioni in base all'accordo "5.000x5.000"
È stato raggiunto l'accordo a Cerro Matoso

Imf NewsBriefs N. 6/2002

22 febbraio 2002

Solidarietà per i lavoratori della Valeo

La Skei e il patto salariale

Attaccati gli uffici del sindacato palestinese

Tagli per 16.000 lavoratori dell'acciaio in India

I meccanici della Iam rifiutano l'offerta


Imf NewsBriefs N. 5/2002

11 febbraio 2002

La Ig Metall avanza una richiesta di aumento salariale del 6,5%

Gli italiani contrari alla riforma dello Statuto dei lavoratori

Ancora tagli di lavoro alla Lear

Thailandia: il crollo di una piattaforma provoca 7 morti e numerosi feriti

La Delphi chiude lo stabilimento in Germania


Imf NewsBriefs N. 4/2002

31 gennaio 2002

Incremento della violenza in Brasile
Aggiornamento sull'offerta pubblica di acquisto (opa) della Daewoo da parte della General Motors

IMF NewsBriefs N. 3/2002

24 gennaio 2002

Solidarietà internazionale per i sindacalisti coreani


Imf NewsBriefs No. 13/2002 26 marzo 2002

Samancor: serrata per 300 dipendenti

Il sindacato sudafricano Numsa accusa la consociata della Bhp-Billiton di prendere di mira i lavoratori neri.

Sudafrica: il sindacato nazionale dei metalmeccanici del Sudafrica (Numsa) ha protestato per i licenziamenti e il conseguente allontanamento, ieri 24 aprile, di 300 dipendenti della consociata alla Bhp-Billiton, Samancor, con uno stabilimento di ferrocromo a Witbank, nella provincia di Mpumalanga. Il sindacato ha accusato la società di "incrementare la politica di riduzione del personale secondo criteri razzisti, prendendo di mira solo i lavoratori neri".

Numsa ha accusato la Bhp-Billiton – che ha dichiarato di essere sotto pressione per il piano di ristrutturazione e razionalizzazione della sua forza lavoro – di eliminare posti di lavoro come soluzione ai propri problemi. Già l'anno scorso la Samancor, con la stessa spiegazione, aveva motivato il  licenziamento di 600 lavoratori. Secondo il sindacato, il gruppo Bhp-Billiton mentre guadagna miliardi di rand nel Sudafrica e nel resto del mondo, butta fuori i lavoratori nel nome della ristrutturazione, della competitività, degli appalti e della razionalizzazione.

In Sudafrica la disoccupazione ha raggiunto il 37% dell'intera forza lavoro e finora quest'anno 6.000 lavoratori del settore metalmeccanico hanno perso il proprio posto. Dichiara il portavoce di Numsa: "La società ha contribuito alla crisi impiegatizia, e in tutto questo i lavoratori e i sindacati stanno pagando un prezzo enorme".

Inoltre il sindacato ha affermato che questi licenziamenti sembrano mirare a sradicare la contrattazione collettiva e a imporre la propria volontà sui lavoratori.

(25 aprile 2002)

 

Il 28 aprile si celebra il memorial day dei lavoratori

Due milioni di lavoratori perdono la vita ogni anno per incidenti o malattie professionali

Mondo: il 28 aprile i sindacati e i lavoratori di tutto il mondo celebreranno la giornata commemorativa dei lavoratori, per tutti coloro che, ogni anno, muoiono per incidenti o si ammalano o si feriscono sul posto di lavoro.

Non è importante solo porre l'attenzione sull'alto numero di incidenti sul lavoro e sulle malattie professionali, ma è necessario anche sensibilizzare l'opinione pubblica su questi temi e promuovere azioni per migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.

Secondo l'Organizzazione nazionale del lavoro (Ilo) ogni anno perdono la vita 2 milioni di lavoratori, quasi 5.000 al giorno e oltre 350.000 morti sono dovute a incidenti. L'Ilo ha dichiarato inoltre che la metà di queste morti potrebbero essere evitate con migliori condizioni di lavoro, così come tutti gli incidenti; circa 340.000 lavoratori muoiono agni anno per sostanze dannose: solo l'amianto fa 100.000 vittime. Infine, studi hanno dimostrato che la presenza del sindacato riduce notevolmente il numero di incidenti e di problemi di salute sul luogo di lavoro.

(26 aprile 2002)

 

Ig-Metall inizia le operazioni di voto per lo sciopero

Fine delle trattative per il salario. Il sindacato afferma che l'ultima offerta della classe datoriale è "provocatoria".

Germania:  naufragate il 19 aprile le trattative sugli aumenti salariali tra Ig-Metall e Gesamtmetall, l'associazione datoriale per i settori metalmeccanico ed elettrico, il 25 aprile inizia la sessione di voto per lo sciopero che riguarda le regioni-chiave di Baden-Wuerttenberg e Berlin-Brandenburg.

I negoziati erano cominciati il 7 febbraio, con il sindacato che spingeva per un aumento del 6,5% contro un'offerta del 2% per quest'anno e di un altro 2% nel 2003; ci sono già stati degli scioperi di avvertimento il 25 marzo con una partecipazione di migliaia di metalmeccanici in un vasto numero di società.

Commentando l'ultima proposta della classe datoriale di un 3,3% per 15 mesi, cioè il 3,25% annuo, Klaus Zwickel, presidente del sindacato Ig-Metall, ha dichiarato che "un'offerta come questa era e rimane una provocazione, visto che avevamo richiesto almeno il 4%".

Le votazioni continueranno fino al 30 aprile e, per passare, la richiesta di sciopero deve essere approvata dai 3/4 dei votanti: in quel caso il sindacato deciderà quali azioni intraprendere e in quali società.

(24 aprile 2002)

 

Enormi tagli di posti di lavoro alla Ericsson

Svezia: a causa di una prolungata recessione nel settore delle telecomunicazioni, e di una caduta del 40% degli ordini nei primi tre mesi di quest'anno, la Ericsson, gigante delle telecomunicazioni, ha annunciato il 22 aprile che sta pianificando 20.000 tagli di posti di lavoro, un quarto della sua intera forza lavoro, in un drastico tentativo di recuperare i costi.

La società aveva già deciso di licenziare 10.000 lavoratori nel 2002 – provvedimento già applicato a  3.000 di loro – e altri 10.000 nel 2003, molti dei quali in Svezia, dopo aver fatto considerevoli tagli anche nel 2001.

(23 aprile 2002)

 

Brasile: attaccati i lavoratori della Ford

La polizia militare, usando bastoni e gas lacrimogeni, ha assalito i lavoratori della Ford davanti allo stabilimento di Camaçari a Bahia.

Brasile: il 12 aprile i lavoratori che si trovavano all'esterno dello stabilimento di Camaçari della Ford per discutere degli incrementi salariali sono rimasti feriti nel corso di un attacco da parte della polizia militare, armata di bastoni e gas lacrimogeni. 15 lavoratori, inclusa una donna incinta, sono stati feriti seriamente, tanto da dover ricorrere alle cure di un centro medico, e Aurino Pedreira, presidente del sindacato metalmeccanico di Bahia, lo Stim, è stato ospedalizzato.

Il sindacato sta tentando di negoziare un aumento del salario per i dipendenti della Ford di Camaçari, dove un operaio guadagna al mese in media 500 real brasiliani, pari a 215 dollari Usa, meno di un terzo dei 773 dollari guadagnati dai lavoratori della Ford di Sao Bernardo do Campo, a San Paolo. Inoltre, i rimborsi per dipendenti di San Paolo, come le spese di trasporto, non esistono per i lavoratori di Bahia, dove la settimana lavorativa è di 48 ore, contro le 44 di San Paolo.

Il 16 aprile, i dipendenti dello stabilimento di San Paolo hanno scioperato per 2 ore come gesto di solidarietà nei confronti dei colleghi di Camaçari, che hanno ricevuto l'appoggio anche da parte di altri sindacati brasiliani.

(22 aprile 2002)


IMF NewsBriefs No. 12/2002  venerdì 19 aprile 2002

Argentina: fissati i punti per risolvere la crisi

Argentina: i partecipanti alla missione della Fism in Argentina dall'8 al 10 aprile, hanno fissato i punti di una relazione nella quale esprimono la loro piena solidarietà ai sindacati argentini (Aoma, Asimra, Smata e Uom) per la situazione di crisi estrema che ha colpito il paese; questa situazione, hanno spiegato, ha una dimensione globale e necessita di una risposta dello stesso tipo.

La delegazione ha denunciato la politica del Fondo monetario europeo, che ha avuto come risultato la distruzione dell'apparato produttivo del paese, incrementando la povertà e creando i presupposti per una situazione sociale esplosiva. In seguito ai colloqui intercorsi con le personalità argentine nei campi della politica, dell'economia, del sociale e del sindacato, la delegazione della Fism ha messo in evidenza alcuni punti fondamentali:

-     implementazione, con una partecipazione attiva del sindacato, delle politiche di sviluppo e investimento per rivitalizzare l'attività industriale e creare posti di lavoro;

-     applicazione di una politica  rispettosa dei diritti umani per la salvaguardia della salute, dell'educazione, del diritto alla casa e all'impiego;

-     consolidamento del Mercosur;

-      adozione di misure per prevenire il peso del debito estero sulla popolazione dell'Argentina.

  (12 aprile 2002)

 

Il sindacato della Daewoo approva l'accordo

La maggioranza dei lavoratori iscritti al sindacato approva l'accordo provvisorio tra la General motor e la Daewoo motor

Repubblica coreana:  i membri del sindacato della Daewoo hanno approvato  un accordo provvisorio tra la Daewoo e la Gm, il cui subentro ufficiale alla casa automobilistica coreana appare imminente.

Degli 8.234 iscritti al sindacato aventi diritto al voto, il 16 aprile il 69,4% ha votato a favore della ratifica dell'accordo: il voto si è basato innanzi tutto sul desiderio dei lavoratori che la prolungata crisi della Daewoo giunga finalmente al termine.

Per quanto riguarda la garanzia del posto di lavoro, la Daewoo si augura di mantenere i posti non solo negli stabilimenti presi in carico dalla Gm, ma anche in quelli che rimarranno alla Daewoo.

La priorità per il sindacato e per la Daewoo è quella di preparare un piano a lungo termine per lo stabilimento di Pupyong, a ovest di Seoul. Questo stabilimento, che ufficialmente avrebbe una forza lavoro pari a 18.000 unità ma ora ne conta meno di 7.000, non sarà incluso nel piano di subentro della Gm; sono state poste una serie di condizioni e, se saranno soddisfatte, Pupyong potrebbe essere integrato nella nuova società Gm-Daewoo. È stato deciso che:

-         sono necessari sforzi  per sviluppare una nuova auto a Pupyong, e i modelli che si producono adesso devono continuare a essere prodotti;

-         non devono essere presi provvedimenti che mettano a rischio i posti di lavoro, come il trasferimento di linee di produzione da Pupyong;

-         deve essere presa in considerazione la produzione della P-100  e dei modelli Suv;

-         Pupyong deve avere una gestione indipendente;

-         bisogna incrementare la produttività e la vendita della auto prodotte a Pupyong.

Un punto importante dell'accordo è il reintegro entro la fine del 2002 di 300 lavoratori licenziati; altri dovranno essere reintegrati entro la fine del 2004, quando si prevede che la produzione debba migliorare.

(18 aprile 2002)


IMF NewsBriefs No. 11/2002   giovedì 11 aprile 2002

La polizia indonesiana attacca i lavoratori della Honda

Indonesia: la Federazione dei sindacati metalmeccanici indonesiani (Spmi) ha dichiarato che durante uno sciopero alla Honda prospect motor, a Jakarta nord, la polizia ha attaccato i lavoratori, che scioperavano in modo pacifico, ferendone 30, di cui 5 in modo grave.

A marzo, quando i negoziati sugli aumenti salariali erano arrivati a un punto femo, i lavoratori erano scesi in sciopero l'11 e 12 marzo, e ancora il 19 marzo. I dirigenti hanno reagito licenziando un dipendente, membro del Comitato esecutivo del sindacato di fabbrica, e inviando a 208  lavoratori una lettera per sospenderli dal lavoro. L'attacco della polizia è avvenuto l'8 aprile.

(10 aprile 2002)

 

I metalmeccanici norvegesi raggiungono l'accordo

Norvegia: il sindacato Fellesforbundet ha raggiunto un accordo stamattina presto, 9 aprile, con l'organizzazione datoriale Tbl, per il contratto collettivo di lavoro dell'industria metalmeccanica, evitando così lo sciopero.

Secondo il sindacato, l'accordo offre un risultato equo, con un sostanziale, reale incremento del salario, che era un punto chiave della trattativa. L'accordo, valido dal 1 aprile 2002 per due anni, include un aumento generale della paga di 0,32 dollari americani l'ora, circa 616 dollari all'anno, con delle variazioni a seconda dei settori. Il sindacato stima che l'incremento medio sia del 4-5%. Alla fine di quest'anno ci sarà la contrattazioen a livello locale.

È stato concordato anche un piano di pensionamento collettivo, altro punto fondamentale della trattativa, che sarà discusso a fondo in ogni azienda durante il 2002 e i cui risultati verranno ripresi nel corso di una contrattazione nel 2003: il protocollo d'intesa offre delle buone basi per lo sviluppo di un progetto di pensioni che si avvicini alle richieste del sindacato.

L'accordo verrà votato il 26 aprile.

(9 aprile 2002)


 IMF NewsBriefs No. 10/2002 venerdì 5 aprile 2002

La Fism protesta con la Cina

Cina: la Fism ha informato l'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) che ha presentato una formale protesta contro il governo della Repubblica popolare cinese per la violazione dei princìpi sulla libertà di associazione.

Solamente durante il mese di marzo, nelle province di Heilongjiang, Liaoning e Sichuan si è saputo di una serie di misure repressive – minacce, intimidazioni, interventi da parte della forze di sicurezza, percosse, arresti e altri maltrattamenti – contro i leader e i membri di organizzazioni di lavoratori indipendenti.

La Fism fa riferimento in particolare al caso di 5 rappresentanti dei lavoratori indipendenti della Ferro Alloy di Liaoyang (capitale della provincia di Liaoning, nella Cina nordorientale) che sono stati arrestati il mese scorso e sono tuttora in prigione. Uno di loro, Yao Fuxin, ha subìto numerosi maltrattamenti da parte di funzionari della pubblica sicurezza che l'hanno quasi portato alla morte.

Yao è stato arrestato il 17 marzo, alcuni giorni dopo il drastico taglio di 10.000 posti di lavoro, la maggior parte  allo stabilimento della Ferro Alloy, durante una manifestazione a Liaoyang per chiedere una soluzione economica e sociale ai problemi dei lavoratori licenziati; in quell'occasione erano stati richiesti anche provvedimenti legali nei confronti della corrotta classe dirigente dell'azienda.

La Fism ha richiesto all'Ilo di intervenire senza indugio presso il governo cinese per chiarire la situazione  di Yao Fuxin e degli altri arrestati, allo scopo di ottenerne il rilascio immediato.

In una lettera al presidente Jiang Zemin, il segretario generale della Fism, Marcello Malentacchi, ha espresso il proprio stupore per la situazione: "È necessario fornire immediatamente istruzioni agli uffici competenti del vostro governo affinché vengano rilasciati gli arrestati (…) e si fermino immediatamente le intimidazioni, le minacce e le altre misure repressive contro gli attivisti dei lavoratori indipendenti; inoltre i dirigenti dell'azienda  e le autorità locali devono avviare negoziati con le rappresentanze dei lavoratori per ascoltare le loro legittime rivendicazioni".

(4 aprile 2002)

 

Il sindacato olandese sciopera alla Philips

Paesi bassi: due sindacati affiliati alla Fism, Fnv Bondgenoten e Cnv Bedrijvenbond, hanno organizzato scioperi nella maggior parte degli stabilimenti della Philips nei Paesi bassi il 28 marzo.

Il motivo di questa massiccia azione industriale è stato il rifiuto della Philips – una delle più grandi società elettroniche al mondo e la più grande in Europa, con vendite per 32,3 miliardi di euro nel 2001 – di accordarsi con il sindacato su un aumento del 3,5% del salario in un nuovo contratto collettivo della durata di 15 mesi. Questo aumento salariale sarebbe necessario per mantenere il potere d'acquisto dei consumatori, laddove la classe datoriale non ha offerto più del 2,5%.

I due sindacati hanno dichiarato che  mentre i dirigenti della Philips stanno guadagnando un mucchio di soldi dai diritti d'opzione e dai bonus, non concedono salari decenti ai lavoratori. I sindacati hanno distribuito volantini con messaggi riguardanti l'atteggiamento dei dirigenti all'assemblea degli azionisti della Philips che si è tenuta ad Amsterdam il giorno dello sciopero.

(2 aprile 2002)

 

La Freightliner viola la legge sul lavoro

Stati Uniti: il sindacato dell'auto ha dichiarato in una nota stampa che 48 ore prima delle elezioni sindacali del 20 marzo allo stabilimento della Freightliner di Gastonia, nella Carolina del Nord, il gruppo dirigente dell'azienda, che è di proprietà della DaimlerChrysler, non ha mantenuto la propria posizione neutrale rispetto al voto.

Il portavoce del sindacato ha dichiarato che la società, nei due giorni precedenti il voto, "non solo ha violato la legge e il mantenimento della neutralità, ma ha anche tolto ai lavoratori i diritti sindacali". 322 lavoratori hanno votato a favore della Uaw e 346 contro.

Secondo la Uaw, i lavoratori dello stabilimento di Gastonia hanno spiegato come i top manager della Freightliner hanno costetto i lavoratori a  partecipare agli incontri della società, nei quali li hanno minacciati di tagli al salario se avessero votato a favore del sindacato. Inoltre un'altra ondata di intimidazioni c'è stata 24 ore prima del voto, in flagrante violazione dell'Atto nazionale sulle relazioni del lavoro, che proibisce in modo preciso incontri nelle 24 ore precedenti al voto.

La Uaw afferma che il comportamento dell'azienda può avere solo un cattivo impatto sulle relazioni tra il sindacato e la DaimlerChrysler e domanderà che si ritenuta responsabile per il comportamento dei suoi manager.

(22 marzo 2002)


Ig Metall rifiuta l'offerta datoriale sul salario

Scioperi inizieranno la prossima settimana in Germania est

Germania: liquidando l'offerta datoriale nell'ultima fase dei negoziati salariali come inaccettabile e provocatoria, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi Ig Metall ha dichiarato che darà vita a scioperi lunedì 25 marzo nelle regioni della Germania est di Sassonia, Brandeburgo e Berlino.

L'associazione datoriale  per l'industria del metallo, Gesamtmetall, ha offerto un aumento del salario del 2% per quest'anno e di un altro 2% per il 2003. Ig Metall aveva richiesto il 6,5%.

Altri scioperi inizieranno in Germania ovest il 29 marzo.

Se non verrà raggiunto un accordo tra il sindacato e la classe datoriale entro la terza settimana di aprile,  si deciderà su un possibilre sciopero generale a maggio.

(19 marzo 2002)

 

Risultati dei colloqui su uno scatto salariale in Giappone

I sindacati del settore metalmeccanico mantengono i livelli di paga già esistenti

Giappone: a causa della prolungata crisi economica e dell'alto tasso di disoccupazione pari al 5%, gli iscritti al sindacato giapponese dei metalmeccanici Imf-Jc, che conta oltre 2,5 milioni di affiliati, il più importante per la negoziazione in Giappone, hanno messo al primo posto quest'anno nei negoziati la sicurezza del lavoro e il mantenimento dei correnti livelli di paga.

A eccezione di una società del settore auto – la Nissan motor co. – non ci sono stati incrementi salariali  in tutto il settore metalmeccanico: la Nissan ha offerto ai suoi lavoratori un incremento salariale mensile di 1.000 yen, pari a 7,60 dollari.

(18 marzo 2002)

 

Protesta nazionale in Bulgaria

Più di 22.000 lavoratori si uniranno in una marcia per un lavoro e un salario dignitosi

Bulgaria: il sindacato dei metalmeccanici Metalicy sta organizzando con altri sindacati una protesta nazionale in Bulgaria per venerdì 22 marzo, per richiedere una migliore tutela dei diritti dei lavoratori per un lavoro e un salario dignitosi.

La marcia annuale avrà come tema centrale quest'anno l'alta e crescente disoccupazione, l'aumento della povertà, della corruzione e del crimine. Sebbene in generale il sindacato appoggi il processo di cambiamento del sistema politico ed economico del paese, ha dichiarato che il modello scelto dal governo bulgaro ha causato eccessivi disagi per i lavoratori.

Secondo il Metalicy, il dialogo sociale è inesistente. Il meccanismo tripartitico non funziona e le parti sociali non vengono consultante quando si devono prendere decisioni importanti, come ora con l'aumento dei prezzi per l'elettricità, il riscaldamento, i trasporti e le comunicazioni. In aggiunta all'alto tasso di disoccupazione, c'è un basso livello del tenore di vita e un calo del mercato interno. Restrizioni del credito significative, numerosi ostacoli burocratici e un maggiore incremento delle tasse sono la causa di molti problemi che affliggono le piccole e medie imprese.

(15 marzo 2002)

 

La Volkswagen dà inizio alle assunzioni in base all'accordo "5.000x5.000"

La casa automobilistica assumerà solo disoccupati

Germania: la Volkswagen  ha iniziato le assunzioni secondo il piano di accordo "5.000x5.000". La società aveva raggiunto un accordo l'estate scorsa con il governo tedesco e con il sindacato dei metalmeccanici Ig Metall per assumere e formare 5.000 disoccupati – di cui 3.500 per lo stabilimento di Wolfsburg e 1.500 per quello di Hannover.

Sebbene inizialmente la Volkswagen avesse proposto di creare 5.000 nuovi posti di lavoro con uno stipendio medio mensile di 5.000 marchi, la Ig Metall aveva chiesto un cambiamento al progetto originale in modo da conciliare la settimana di 35 ore lavorative settimanali  con le paghe regolate dagli accordi regionali per il settore metalmeccanico.

Infatti in Germania le case automobilistiche come la DaimlerChrysler, la Bmw, la Ford e la Opel si regolano secondo un accordo regionale, mentre la Volkswagen segue un accordo aziendale collettivo per tutto il gruppo , a esclusione di Audi e Vw Sassonia.

In Germania ci sono 4 milioni di disoccupati, il 10% della forza lavoro tedesca.

(13 marzo 2002)

 

È stato raggiunto l'accordo a Cerro Matoso

È stato firmato un accordo della durata di due anni con la Bhp Billiton, miniera di nichel

Colombia: dopo un'esperienza davvero difficoltosa per raggiungere un accordo per il nuovo contratto, il sindacato dei metalmeccanici e dei minatori Utrammicol ha dichiarato che l'accordo è stato raggiunto tra il sindacato e il gruppo dirigente della miniera di nichel di Cerro Matoso, nel nord della Colombia. Quando il sindacato e i 600 lavoratori della Bhp Billiton hanno minacciato lo sciopero per richiedere migliori condizioni di lavoro, la società, che è finanziariamente solvibile, ha deciso di cambiare la propria posizione.

Il contratto biennale contiene imprtanti miglioramenti specie per il salario, la salute, l'educazione e la sicurezza.  

(8 marzo 2002)


IMF NewsBriefs No. 06/2002

22 febbraio 2002

 

Solidarietà per i lavoratori della Valeo

Si sono incontrati il 18 febbraio a Parigi i sindacati di Fism, Iue-Cwa (statunitense), Fgmm/Cfdt, Fo Métaux e Ftm/Cgt (francesi) per discutere sulla critica situazione dei lavoratori presso lo stabilimento di Rochester (New York) della società francese Valeo: l'azienda si trova nel mezzo di una serie di operazioni di ristrutturazione che riguardano gli stabilimenti degli Stati Uniti, dell'America latina e dell'Europa.

Secondo l'Iue-Cwa, che rappresenta 3.000 dipendenti dello stabilimento di Rochester, la Valeo ha usufruito dei vantaggi della legge sulla bancarotta nel dicembre 2001, benché la società avesse dei creditori e un debito minimo; il sindacato ha affermato che abusare della legge sulla bancarotta, utiizzandola come "arma offensiva", è un tentativo di slegarsi dagli impegni legali fatti con il contratto firmato nell'agosto 2000.

In seguito all'incontro di Parigi, i 3 sindacati francesi hanno fatto una dichiarazione congiunta alla stampa nella quale hanno intimato alla Valeo di non tentare la rottura del contratto nello stabilimento di Rochester e hanno confermato il loro pieno appoggio al sindacato americano, che lotta per mantenere aperto lo stabilimento e per difendere i posti di lavoro. Chiameranno il gruppo dirigente della Valeo per assicurarsi che vengano rispettati i diritti dei lavoratori, e in particolare quello dichiarato nel contratto collettivo.

(21 febbraio 2002)

 

La Skei e il patto salariale

Slovenia: dopo aver esercitato una considerevole pressione sulla classe datoriale slovena nelle recenti contrattazioni collettive per l'industria del settore elettrico, la Skei, affiliata alla Fism, che rappresenta i lavoratori del ramo, ha accettato un iniziale incremento salariale del 2,7% a partire da gennaio. L'accordo dovrà essere ratificato sia dal sindacato che dalle organizzazioni datoriali.

Durante la trattativa, trovando resistenza alla richiesta di aumento, la Skei aveva organizzato una manifestazione di protesta, uno sciopero di 2 ore il 30 gennaio e aveva progettato uno sciopero generale di 4 giorni per l'intero settore a iniziare dal 19 febbraio.

(22 febbraio 2002)

 

Attaccati gli uffici del sindacato palestinese

Nablus: la Fism ha appreso con sgomento dell'attacco aereo da parte dell'esercito israeliano al quartier generale del sindacato palestinese (Pgftu) del 17 febbraio. Per fortuna non ci sono state vittime, ma gli edifici, che erano stati costruiti con l'aiuto dei sindacati internazionali, hanno riportato gravi danni.

In una lettera di protesta indirizzata ad Ariel Sharon, primo ministro di Israele, Marcello Malentacchi, segretario generale della Fism, ha condannato l'attacco e la distruzione degli edifici: "Il danno causato dalla forza aerea israeliana non aiuterà a ricreare il clima di fiducia reciproca necessario per uno sviluppo della pace nella regione".

La Fism ha chiesto al governo israeliano di indagare sulle circostanze celate dietro a questo attacco e di prendere misure immediate per risarcire i danni al sindacato.

(20 febbraio 2002)

 

Tagli per 16.000 lavoratori dell'acciaio in India

L'Authority dell'acciaio dell'India, la 13ma più grande società del paese, sta progettando di ridurre la sua forza lavoro di 16.000 unità entro la fine di marzo 2003, in un tentativo di abbassare i costi di manodopera. L'azienda impiega attualmente 148.000 lavoratori nei suoi 4 impianti e in altri stabilimenti dell'India.

La società sta pensando di tagliare l'enorme numero di dipendenti attraverso un piano di  pensionamenti volontari: già negli ultimi 3 anni ha ridotto la manodopera di 26.000 unità, e il gruppo dirigente ha dichiarato di puntare a una forza lavoro di 100.000 persone per il 2005.

(18 febbraio 2002)

I meccanici della Iam rifiutano l'offerta

Usa: il 12 febbraio, oltre 13.000 meccanici della United Airlines, rappresentati dal sindacato internazionale dei macchinisti e lavoratori del settore aerospaziale (Iam) hanno deciso con il 68% dei voti di rifiutare il contratto proposto dalla società. L'offerta conteneva i temini proposti dal Peb, il Piano per le emergenze presidenziale.

La Iam ha dichiarato che l'86% dei propri meccanici ha autorizzato uno sciopero, che potrebbe cominciare il 20 febbraio, a meno che una decisione dell'ultima ora cambi l'esito dei negoziati.

Sebbene il Peb avesse raccomandato un incremento salariale di oltre il 37% per i meccanici con più esperienza, la Iam ha dichiarato che "l'offerta del Peb contiene una proposta di partecipazione dei macchinisti a un non meglio specificato progetto finanziario risultante in un riversamento dei benefit e della paga inizialmente proposti".

Il livello di salario più elevato per i meccanici delle altre grandi compagnie aeree prevede una paga oraria di circa il 30% superiore a quella della United Airlines, dove i dipendenti non ricevono un aumento salariale dal 1994 e da 19 mesi lavorano secondo le cifre del vecchio contratto.

Ultim'ora. Il 18 febbraio è stato ricercato un tentativo di accordo dai dipendenti: il voto di ratifica avverrà il 5 marzo, così il termine ultimo per lo sciopero è stato spostato al 7 marzo.

14 febbraio 2002


IMF NewsBriefs N. 5/2002

11 febbraio 2002

La Ig Metall avanza una richiesta di aumento salariale del 6,5%

Germania: è cominciata il 7 febbraio la prima sessione di contrattazione da parte della Ig Metall che riguarda 3,6 milioni di metalmeccanici tedeschi. È stato affermato ufficialmente il 28 gennaio che le associazioni regionali spingeranno per un incremento salariale del 6,5% per quest'anno.

Il presidente della Ig Metall, Klaus Zwickel, ha dichiarato che la richiesta del sindacato tenta di compensare il tasso d'inflazione del 2%, il guadagno produttivo pari al 2% così come vari anni di moderato incremento della paga. La richiesta è ragionevole, poiché i profitti delle società sono aumentati decisamente negli anni più recenti.

La trattativa in Germania viene di solito portata avanti dalle regioni, con accordi tra le associazioni datoriali e i sindacati che rappresentano i settori lavorativi, e i gruppi di negoziazione si coordinano in modo che le differenze tra regione e regione siano minime.

La contrattazione collettiva per il settore metalmeccanico e tecnico terminerà alla fine di febbraio, seguita da un mese in cui non sono permessi scioperi se non verrà raggiunto un accordo.

(8 febbraio 2002)

 

Gli italiani contrari alla riforma dello Statuto dei lavoratori

Italia: intervistato dalla Reuters al recente Forum economico mondiale di New York, Antonio D'Amato, presidente di Confindustria, ha dichiarato che il paese ha bisogno di modificare lo Statuto dei lavoratori per rendere più facile alle aziende licenziare. "In Italia, il divorzio è legale dal 1970 anche se c'è il Vaticano, ma non si può divorziare dai propri dipendenti".

La settimana scorsa 600.000 lavoratori, membri dei tre maggiori sindacati hanno scioperato per 4 ore per protestare contro l'intenzione del governo di centrodestra di eliminare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e rendere così più facile licenziare, mentre con la legge corrente i lavoratori che vengono licenziati senza giusta causa possono chiedere di essere riassunti.

(6 febbraio 2002)

 

Ancora tagli di lavoro alla Lear

Usa: a causa del calo di produzione del settore automobilistico, la Lear corporation ha annunciato il 1° febbraio che per tagliare i costi dovrà eliminare 6.500 posti di lavoro, ovvero il 6% della forzalavoro, e chiudere 21 stabilimenti in varie parti del mondo. Di questi stabilimenti, 16 si trovano nell'America del Nord e del Sud, e la maggior parte dei licenziamenti dovrà avvenire entro la fine dell'anno.

La Lear, che ha la sua base nel Michigan ed è specializzata nella produzione di parti per le automobili come i sedili, i pannelli della strumentazione e i componenti elettronici, già nel 2001 aveva tagliato 4.800 posti di lavoro.

(5 febbraio 2002)

 

Thailandia: il crollo di una piattaforma provoca 7 morti e numerosi feriti

Thailandia: il 2 febbraio 7 lavoratrici sono morte e 57 sono rimaste ferite quando una piattaforma  è precipitata investendole, nello stabilimento industriale di Bang Pu nella provincia di Samut Prakan a sud di Bankok. Altri due lavoratori sono dispersi e dati per morti.

Circa 500 lavoratori, la maggior parte donne, erano in servizio alla Delta Electronics quando la piattaforma - spessa 30 cm., larga 4,5 m. e lunga 90 m. - con un carico di 16 pesanti condizionatori d'aria è caduta investendo una linea di produzione alla quale lavoravano in quel momento 120 dipendenti.

Il ministro dell'Industria dopo aver visitato il luogo ha dichiarato che la piattaforma pendeva dal tetto dello stabilimento tramite aste d'acciaio e non poteva sopportare il carico di 10 tonnellate delle macchine. Nessun pilone era in grado di reggere la struttura, nonostante la sua lunghezza: la piattaforma era agganciata al tetto da un lato e al muro dello stabilimento dall'altro e la società non aveva ottenuto i necessari permessi per installare la piattaforma; ogni singolo condizionatore d'aria pesava circa 600-700 chili.

La Delta Electronics impiega circa 13.000 lavoratori in 5 stabilimenti, che sono attivi a ciclo continuo e producono parti elettroniche per computer e telefoni mobili.

(4 febbraio 2002)

 

La Delphi chiude lo stabilimento in Germania

Germania: la società Delphi Automotive Systems ha chiuso il proprio stabilimento di Bochum, in Germania, seguendo il piano di ristrutturazione di marzo 2001 che prevedeva la chiusura di 9 fabbriche, ridimensionare l'attività di altre 40 e ridurre la forzalavoro di 11.500 unità.

Lo stabilimento di Bochum, che produce accessori per le case automobilistiche europee, occupava 329 dipendenti: il lavoro è stato trasferito in altri stabilimenti in uno sforzo di incrementare le capacità produttive all'interno di operazioni manifatturiere esistenti.

(1° febbraio 2002)


IMF NewsBriefs N. 4/2002

31 gennaio 2002

Incremento della violenza in Brasile

Il popolo brasiliano, specialmente i membri  del sindacato Cut e del Partito dei lavoratori brasiliani, è profondamente scioccato per la notizia del rapimento e dell'assassinio, la scorsa settimana, di Celso Daniel, del Partito dei lavoratori e sindaco di Santo André, una delle maggiori città dello Stato di San Paolo. Daniel era al suo terzo mandato e godeva dell'appoggio della maggior parte dei sindaci del paese. Questo omicidio segue quello di un altro sindaco, Toninho, della città di Campinas, sempre nello Stato di San Paolo, avvenuto a settembre: anche Toninho era membro del Partito dei lavoratori. Altri sindaci dello stesso Partito e sindacalisti del Cut hanno ricevuto numerose telefonate e lettere minatorie quasi ogni giorno.

Il Cnm-Cut ha dichiarato che "si vive in una situazione di terrore nel paese", dove si tenta di eliminare chi sta lottando per difendere i diritti dei più poveri nella società e tra i lavoratori. In Brasile, oggigiorno, più di 40.000 persone vengono uccise ogni anno. 53 milioni di brasiliani sono esclusi dalla società perché vivono in uno stato di assoluta povertà.

Per tutte queste ragioni, il problema della violenza in Brasile non può coinvolgere solo la polizia, ma anche il mondo della politica: i sindacati affermano che il governo non incrementa le politiche di investimento per l'educazione, la cultura e i temi sociali.

Cnm-Cut ha richiesto alla Fism di informare tutti i metalmeccanici a livello internazionale della grave situazione del paese, chiedendo l'invio di lettere di protesta indirizzate al governo brasiliano affinché vengano adottate misure che mettano fine a questo stato di violenza.

(24 gennaio 2002)

 

Aggiornamento sull'offerta pubblica di acquisto (opa) della Daewoo da parte della General Motors

Repubblica coreana: la proposta di acquisizione della Daewoo da parte della casa automobilistica transnazionale General Motors è bloccata. La Gm continua a chiedere la revisione del contratto collettivo attuale per i dipendenti della Daewoo, che il sindacato dei lavoratori della Daewoo non accetta: il contratto richiede il supporto sindacale in caso di vendita delle attività della casa automobilistica o in caso di licenziamenti. In un incontro che avrà luogo questa settimana tra l'azienda e i sindacati, si insisterà sul fatto che non è possibile accettare l'opa senza che sia garantita la sicurezza dei posti di lavoro per tutti i dipendenti della Daewoo e sia mantenuto il contratto collettivo.

Altre richieste del sindacato riguardano 400 lavoratori licenziati che dovrebbero essere riassunti entro la fine dell'anno e sulla necessità di essere più informati circa i piani della Gm per lo sviluppo futuro della Daewoo.

(25 gennaio 2002)


IMF NewsBriefs N. 3/2002

24 gennaio 2002

Solidarietà internazionale per i sindacalisti coreani

Il 22 gennaio, migliaia di metalmeccanici hanno partecipato alla giornata di protesta contro il governo sudcoreano. Le richieste erano:

- rilascio dei sindacalisti coreani;

- rilascio del presidente del Kctu Dan;

- rilascio del presidente del Kmwf Mun.

Il motivo della protesta - che tra gli altri paesi ha coinvolto India, Pakistan, Australia e Russia - è stato il recente arresto del presidente della Federazione coreana dei metalmeccanici Mun Sung-hyun. Anche Dan Byung-ho, presidente della Confederazione coreana dei sindacati, è in prigione per le sue attività sindacali e altri sindacalisti sono stati arrestati per lo stesso motivo.

Per il 22 gennaio la Fism ha organizzato una giornata di solidarietà per il rilascio di tutti i sindacalisti dalle prigioni coreane: delegazioni sindacali hanno consegnato lettere di protesta alle ambasciate e ai consolati sudcoreani in molti paesi del mondo, in Russia, Ucraina, Turchia, Bulgaria, Sudafrica, , Kenya, India, Pakistan, Indonesia, Norvegia, Svezia, Austria, Svizzera, Italia, Germania, Inghilterra, Giappone, Usa e Australia, tra gli altri.

Ecco di seguito la cronaca di alcune iniziative:

India: si è svolta una manifestazione colorata e vivace, con bandiere rosse e cartelli che condannavano la politica antisindacale del governo sudcoreano; oltre alla manifestazione, una delegazione sindacale si è incontrata con il console coreano Park Jong-ki, consegnando una petizione indirizzata al presidente Kim Dae-jung.

Italia: a Roma, una delegazione di Fim, Fiom e Uilm si è incontrata con l'ambasciatore coreano Kim Suk-hyun; la delegazione ha espresso il suo più profondo sconcerto per la politica di repressione dei sindacalisti nella Corea del Sud e ha consegnato una formale lettera di protesta indirizzata a Kim Dae-jung.

Pakistan: Muhammad Suhail, segretario generale della Federazione dei metalmeccanici pakistani (Pmf), ha dichiarato che una delegazione ieri di è recata al consolato coreano per consegnare una lettera di protesta, ma il console si è rifiutato di accettare la lettera, che sarà quindi spedita per posta all'ambasciata della Corea del Sud di Islamabad.

Indonesia: in Indonesia si è svolta una manifestazione davanti all'ambasciata sudcoreana di Jakarta: circa 1.000 sindacalisti hanno preso parte alla manifestazione e 4 rappresentanti del sindacato si sono incontrati con l'ambasciatore.

Sudafrica: Numsa ha chiamato questa giornata "un successo": più di 500 persone hanno manifestato all'ambasciata della Corea del Sud di Pretoria: una delegazione dei sindacati ha consegnato una lettera a Robinson Erika, dell'ambasciata coreana, affinché vengano liberati tutti i sindacalisti in carcere.

La protesta fa parte di una campagna internazionale di solidarietà verso i lavoratori sudcoreani che stanno lottando contro la tirrania del governo del loro paese, che vuole annientare il sindacato riducendo i diritti dei lavoratori e utilizzando una legislazione antisindacale. Questa giornata di protesta dimostra la determinazione dei metalmeccanici di opporsi all'arresto dei capi dei sindacati sudcoreani, che lottano contro l'aggressione del governo e la soppressione di ogni democratico diritto dei lavoratori. La brutale repressione delle attività sindacali e la carcerazione dei leader sindacali sono inaccettabili: bisogna rompere le catene, quindi, e il lavoro deve essere difeso.

La politica di Kim Dae-jung va clamorosamente contro le convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo): questa politica ha avuto conseguenze devastanti per le già esauste masse dei lavoratori sudcoreani, che da due anni hanno provocato enormi perdite di posti di lavoro.

La crisi dell'occupazione ha intensificato la povertà e la diseguaglianza, e le prime vittime sono i lavoratori più poveri: è fallito il tentativo di creare impiego, il governo sudcoreano ne è il responsabile, perciò le proteste dei metalmeccanici a livello internazionale promuovono la giustizia economica.

Inoltre, è stato chiesto al governo sudafricano di fare pressione alla Corea del Sud affinché vengano rispettati  i diritti del sindacato: la campagna contro Kim Dae-jung è un tentativo di avvicinare il governo alla classe dei lavoratori, abbandonando il suo ruolo autoritario. Numsa appoggia la campagna per eliminare quegli aspetti della Costituzione della Corea che impediscono la libertà di parola, il diritto allo sciopero e la libertà di associazione.

(23 gennaio 2002)