numero 71 aprile 2001


Celebrare il Primo maggio

Nel seguente messaggio sul Primo maggio, il segretario generale della Fism, Marcello Malentacchi, invita a celebrare le lavoratrici e i lavoratori di tutto il mondo.

Mondo: il Primo maggio non è solo un giorno di vacanza dal lavoro. È nato per celebrare la solidarietà internazionale tra lavoratori; ognuno di noi deve uscire per le strade e unirsi alle manifestazioni organizzate dai sindacati di tutto il mondo e dalle associazioni dei lavoratori.

Negli ultimi anni è stato espresso l'augurio di dedicare un giorno speciale alla lotta dei metalmeccanici nel mondo; in verità non penso che sia necessario cambiare o aggiungere una nuova data alla celebrazione della nostra lotta.

Forse pensate che io sia un po' conservatore, ma in questo caso particolare voglio restare fedele alle nostre tradizioni. Il Primo maggio fu scelto più di cento anni fa, quando a Chicago i lavoratori scioperarono e dimostrarono per ottenere una giornata lavorativa di 8 ore e migliori condizioni di lavoro. Quel giorno la polizia li attaccò e 11 di loro morirono: erano disarmati e inoffensivi, come tutti i lavoratori che lottano per guadagnarsi da vivere. Dopo la tragedia, il movimento dei lavoratori dichiarò il Primo maggio come il giorno per rispettare le lavoratrici e i lavoratori di tutto il mondo.

Giusto un paio di giorni prima del Primo maggio, i sindacati hanno celebrato la Giornata internazionale di commemorazione per i lavoratori morti e feriti. Quest'anno, per la prima volta, l'Organizzazione internazionale del lavoro si unirà nel commemorare le vittime dei luoghi di lavoro. Ogni anno, 1,3 milioni di lavoratori muoiono (3.300 al giorno) a causa di incidenti o di malattie dovute a cattive condizioni di lavoro; 12.000 sono bambini; ci sono 160 milioni di nuovi feriti e malati per cause professionali ogni anno. Solo l'amianto fa circa 100.000 vittime.

Tutto questo non è accettabile per i sindacati e per la società nel suo insieme: questo è quello per cui si sono battuti a Chicago e questo è quello per cui continuiamo a batterci oggi se vogliamo garantire ai nostri figli un futuro migliore e più sano.

 [26 aprile 2001]

 

Più tagli di lavoro in Europa

Solo nell'ultima settimana Motorola, Ericsson e Moulinex sono tra le multinazionali che hanno annunciato le maggiori ristrutturazioni e riduzioni di personale.

Europa: annunciati maggiori tagli di posti di lavoro nell'ultima settimana in Europa, che colpiscono migliaia di lavoratori, da società come Motorola, Ericsson e Moulinex.

Ericsson, il gigante delle telecomunicazioni svedese, ha annunciato il 20 aprile di voler tagliare 12.000 posti di lavoro: di questi, 5-6.000 in Svezia, soprattutto nel settore ricerca e sviluppo. Mari-Ann Krantz, presidente del sindacato dei lavoratori non manuali Sif, affiliato svedese alla Fism,  ha dichiarato che il bene più importante della società sono stati l'alta esperienza e la competenza tecnica della forza lavoro e l'attenzione per i rischi. Si augura che i dirigenti della Ericsson siano consapevoli della possibilità di un dialogo con la Sif per trovare soluzioni a salvaguardia del lavoro, perché non è solo in gioco il futuro della società, ma anche del personale.

Moulinex-Brandt, il gruppo francese, il 26 aprile ha dato l'annuncio di voler procedere con un ampio piano di ristrutturazione, con 4.000 posti di lavoro tagliati, di cui 1.500 in Francia. La società, che produce piccoli elettrodomestici, chiuderà tre stabilimenti in Francia, come pure in Irlanda, in Brasile e in Polonia con 1.700 licenziamenti. Fgmm-Cfdt, affiliata alla Fism, l'anno scorso dichiarò, quando l'italiana Elfi, insieme alla Brandt, rilevò la Moulinex, che questo passaggio non era accompagnato dalla benché minima garanzia per il futuro e la sicurezza del posto di lavoro: il sindacato proseguirà nello sforzo per garantire quanti più lavoratori possibile.

La multinazionale americana Motorola ha esposto il suo progetto di tagliare 7.000 posti di lavoro e chiudere il suo più grande stabilimento della Gran Bretagna, in Scozia, con 3.100 licenziamenti. Altri due stabilimenti in Gran Bretagna verranno chiusi, con una perdita di altri 500 posti di lavoro. I sindacati, i lavoratori e i politici hanno fortemente condannato la società, che ha ricevuto circa 17 milioni di sterline di finanziamento negli ultimi 6 anni. 

[27 aprile 2001]

 

Solidarietà ai lavoratori Cebu Mitsumi

130 delegati di 18 paesi dell'area Asia-Pacifico hanno approvato la risoluzione in sostegno dei lavoratori a cui è stato appena negato il diritto fondamentale di organizzarsi in un sindacato.

Filippine: nella Conferenza della Federazione metalmeccanica internazionale tenutasi a Su bang Jaya, in Malesia, il 20 e il 21 aprile 2001, 130 delegati hanno approvato una risoluzione per chiedere alla Cebu Mitsumi Philippines inc. di rivedere la sua decisione di sospendere il procedimento per la costituzione di un sindacato, di reintegrare il presidente del sindacato locale che era stato sospeso dal lavoro e acconsentire immediatamente alle elezioni. Sono 8 anni che l'Ufficio dipartimentale del lavoro e dell'impiego ha stabilito le elezioni per i lavoratori della società, ma il gruppo dirigente e il sindaco della città, un antisindacalista, hanno fatto in modo di impedire l'effettuazione delle elezioni, sopprimendo così il diritto fondamentale dei lavoratori di fondare un sindacato e negoziare per la contrattazione collettiva.

[23 aprile 2001]