numero 70 febbraio 2001

 




Ftaa è il punto principale all'ordine del giorno del Summit di Quebec

La Fism unirà la sua voce con una relazione al Summit di Quebec.  

Americhe: Il tema principale del programma del 3° Summit delle Americhe, che si svolgerà a Quebec City, in Canada, dal 20 al 22 aprile 2001, sarà la discussione e la trattativa per creare il Free trade area of the Americas (Ftaa), una zona di libero scambio che si estenderà a nord in Canada e a sud in Cile. I 34 capi di Stato e di governo presenziando al summit intendono infittire i colloqui allo scopo di concludere un accordo entro il 2005. La Fism, che rappresenta 6 milioni di metalmeccanici nelle Americhe, sarà presente a Quebec per focalizzare l'attenzione su quello che si crede siano i reali obiettivi dei colloqui dell'Ftaa, e cioè aumentare i diritti societari e limitare i poteri dei governi. In una relazione preparata per il summit, la Fism ha dichiarato che l'esperienza dimostra come la libera competizione conduca alla rovina; gli accordi di libero scambio aumentano la povertà e portano ineguaglianze all'interno e fra i paesi, e lo dimostra il fatto che i lavoratori in America non hanno beneficiato delle politiche neoliberali.

[18 aprile 2001]

La Fism si incontra per parlare di stress ed esaurimento

I frequenti cambiamenti nel mondo del lavoro al giorno d'oggi hanno come risultato una riduzione del numero di posti di lavoro e richieste di un sempre maggiore impegno dei lavoratori.

Mondo: lo stress e l'esaurimento sono problemi sempre più frequenti per molti lavoratori, in particolare quelli non manuali, e il problema sta generando interesse crescente. Sebbene prima sia stato considerato un fenomeno proprio dei paesi sviluppati, è sempre più evidente che lo stress e l'esaurimento si stanno diffondendo anche nei paesi in via di sviluppo. Oggigiorno i lavoratori sono sempre più pressati, a causa delle frenetiche trasformazioni che si stanno compiendo nei luoghi di lavoro, dovute in gran parte alla globalizzazione economica, alla ristrutturazione, a una produttività snella, alla subfornitura, all'outsourcing, alle nuove innovazioni tecnologiche.

Pensando a questo la Fism, insieme all'affiliata svedese dei lavoratori non manuali Sif, terrà il suo primo seminario, dal titolo "Stress ed esaurimento: un problema crescente per i lavoratori non manuali", il 23 e 24 aprile 2001 a Djurönäset, in Svezia. Coinvolgerà circa 40 partecipanti di 15 paesi, inclusi esperti scientifici del settore. Il tema principale sarà lo stress da lavoro e le sue conseguenze, i costi globali di stress ed esaurimento e le possibilità di una risposta dei sindacati a questo crescente problema. Ci sarà una presentazione sullo sviluppo di stress ed esaurimento negli anni Novanta e uno studio compiuto su un gruppo di lavoratori non manuali che ha usufruito di prolungati congedi di malattia.

Il 25 aprile, subito dopo il seminario, si cercherà di sviluppare un programma di attività.  

[19 aprile  2001]

Numsa accresce la pressione sul governo

Il sindacato dei metalmeccanici del Sudafrica (Numsa) ha deciso di adottare una posizione più rigida nella prossima trattativa per i salari.

Sudafrica: alla fine della Conferenza di Benoni della scorsa settimana sulla contrattazione nazionale, il segretario generale di Numsa, Silumko Nondwangu, ha avvertito la classe datoriale che la lotta sindacale per gli aumenti salariali dei suoi iscritti sarà più dura delle altre volte. Nondwangu ha dichiarato che Numsa focalizzerà le richieste salariali sui settori di engineering e motore; questo perché, in accordo con il sindacato, sono i settori "più vulnerabili" e hanno maggiormente patito la perdita di posti di lavoro.

La Conferenza di Numsa ha riesaminato la strategia sindacale sulla contrattazione, con particolare riguardo a un nuovo piano per la riorganizzazione del lavoro che rafforzi i lavoratori. L'industria metalmeccanica ha perso nel settore lavorativo più tradizionale oltre 500.000 posti di lavoro perduti negli ultimi 20 anni, soprattutto a causa, secondo il sindacato, dell'introduzione "della tecnologia con forti investimenti di capitale, problemi gestionali, importazione illegale e vendita sottocosto delle merci, riduzione delle tariffe e flessibilità del mercato" (tratto da "Business Day").

La contrattazione salariale inizierà alla fine di aprile.  

[18 aprile 2001]

Il governo ignora la legge. Repressione senza fine contro i lavoratori della Daewoo

Il 10 aprile 2001 è arrivata la notizia di un'altra brutale azione di forza da parte della polizia nei confronti dei 500 lavoratori che marciavano pacificamente verso lo stabilimento di Pupyong, con in testa Park, Hun, legale del sindacato Kmwf, che aveva in mano il documento firmato dalla Corte distrettuale di Inchon che autorizzava gli iscritti al sindacato della Daewoo a utilizzare gli uffici dello stabilimento di Pupyong per le loro riunioni. Nel violento scontro ci sono stati 50 feriti.

Subito informati dell'accaduto, l'Associazione degli avvocati coreani e l'Associazione democratica degli avvocati hanno tenuto una conferenza stampa per protestare contro l'azione illegale della polizia, che non ha avuto riguardo per le decisioni del tribunale che aveva autorizzato le riunioni sindacali.

Kmwf e Kctw denunciano la brutalità delle cariche della polizia e invitano a proseguire la lotta per ottenere le dimissioni del governo di Kim Dae-jung. I sindacati chiedono:
-         l'arresto di Lee Mu-jong, capo della polizia che ha ordinato la brutale repressione contro una dimostrazione pacifica;
-         rispetto della decisione della Corte di autorizzare i lavoratori a utilizzare gli uffici della Daewoo per le riunioni sindacali;
-         rilascio dei lavoratori arrestati;
-         risarcimento per i feriti;
-         riassunzione di 1.750 lavoratori della Daewoo;
-         no alla vendita alla General Motors, no alla chiusura dello stabilimento di Pupyong.  

La Fism protesta presso il governo coreano

La Fism chiede che i responsabili dell'assalto della polizia vengano puniti e insiste sulla tutela dei diritti dei lavoratori.  

Ginevra: il 17 aprile sul proprio sito web la Fism ha riferito della brutale carica della polizia coreana, avvenuta qualche giorno prima, nei confronti degli iscritti al sindacato della Daewoo che volevano entrare negli uffici del sindacato; un ordine del tribunale li autorizzava a farlo, ma la polizia, incurante del fatto che fossero stesi a terra, senza difesa, li ha bastonati.

Reagendo a questo ulteriore attacco, Marcello Malentacchi, segretario generale della Fism, ha scritto una lettera di protesta al presidente della Corea del Sud, Kim Dae-jung.

"La settimana scorsa le scrissi per chiedere urgentemente di includere i sindacati coreani in un dialogo, per trovare una soluzione ai problemi della Daewoo. Nonostante ciò la polizia coreana ha attaccato i lavoratori e i rappresentanti sindacali che tentavano di entrare negli uffici della società. Il tribunale coreano aveva concesso loro il permesso di farlo, ma nonostante ciò la polizia ha usato la violenza per impedire loro di esercitare i propri diritti. Questo è un affronto ai diritti internazionali del lavoro, alle leggi del vostro paese e anche alla vostra politica ufficiale. Come risultato finale di questo scontro, , ci sono stati 40 lavoratori feriti e 20 arrestati. Protestiamo con tutte le nostre forze con il governo e la polizia e chiediamo che tutti i responsabili vengano puniti al più presto. Inoltre insistiamo affinché il governo difenda i diritti dei lavoratori a entrare nei propri uffici e a dimostrare per rafforzare le loro richieste. Chiediamo infine il rilascio di tutti i lavoratori arrestati e dei sindacalisti. L'eccessiva presenza della polizia può solo aumentare la tensione, di conseguenza è necessario diminuirne l'impiego e iniziare a dialogare.

Mi permetta di ricordarle che la nostra organizzazione ha 193 affiliati in tutto il mondo che rappresentano 23 milioni di lavoratori, faremo loro presente quanto è accaduto e chiederemo il loro appoggio per i lavoratori della Daewoo."

[18 aprile  2001]


Rischioso il lavoro nei cantieri navali

Il sindacato dei metalmeccanici coreani ha presentato una relazione sulla salute e sulla sicurezza nell'industria cantieristica navale e ha identificato importanti priorità.

Repubblica coreana: durante il recente incontro tenutosi a Mok-po dei lavoratori dei cantieri navali, i sindacati dei lavoratori coreani associati alla Fism hanno presentato una relazione in cui affermano che il lavoro nell'industria navale è secondo per pericolosità solo a quello dell'edilizia, nella Corea del Sud.

Nel 1999 sono rimasti feriti 957 lavoratori del settore e 26 sono morti: nello stesso anno, le cifre complessive che riguardano gli incidenti nel settore dell'industria nella Corea del Sud ammontano a 55.405, con 2.291 morti.

Dalla crisi finanziaria del 1997, il sindacato afferma che le condizioni per la salute e sicurezza nel settore navale si sono aggravate, con un aumento del numero di incidenti negli ultimi due anni. Alcuni lavoratori feriti sono stati licenziati, mentre quelli che hanno accusato dolori fisici o da stress non sono stati riconosciuti come "feriti sul lavoro" e, come conseguenza, non usufruiscono del sussidio di malattia. Ai sindacati non è stato permesso di essere coinvolti nelle questioni riguardanti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Gli imprenditori coreani ignorano gli obblighi di legge al riguardo e, per il sindacato, la priorità più importante è il diritto delle organizzazioni sindacali nazionali a essere coinvolti su questo tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e il governo dovrebbe rafforzare la legislatura su questa materia, con pene più elevate per gli imprenditori che non fanno fronte a questi obblighi di legge.

[9 aprile 2001]

Caso Daewoo: la Fism scrive ancora a Kim

Con il destino della Daewoo ancora in bilico, il segretario generale della Fism ha richiesto urgentemente al presidente della Corea del Sud di includere i sindacati nei colloqui.

Repubblica coreana: a nome di 23 milioni di metalmeccanici nel modo, tra i quali milioni nel settore auto, il segretario generale della Fism, Marcello Malentacchi, ha scritto ancora una volta al presidente della Corea del Sud Kim Dae-jung riguardo le sorti ancora incerte della Daewoo Motor e dei suoi lavoratori. La situazione è aggravata dal fatto che i sindacati sono stati esclusi dai colloqui sul destino della società.

"La nostra opinione - ha scritto Malentacchi - è sempre stata che la consultazione e il dialogo tra le parti siano il modo migliore per trovare le soluzioni." Con il coinvolgimento dei sindacati si potrebbe probabilmente arrivare a una soluzione ragionevole.

Come principio basilare del movimento sindacale, Malentacchi ha detto che "qualunque soluzione si possa trovare, le parti coinvolte, governo, imprese private o entrambi devono negoziare ogni cambiamento nei livelli impiegatizi, negli stipendi e nelle condizioni di lavoro con i sindacati".

 [10 aprile 2001]

La paga base cresce in Brasile

L'aumento del 19% non è ancora abbastanza per soddisfare il fabbisogno dei lavoratori.

Brasile: la paga base mensile in Brasile è passata a 84,50 dollari, con un incremento del 19% rispetto ai precedenti 71 dollari. Sebbene il presidente del paese, Fernando Henrique Cardoso, abbia riconosciuto che questo non è abbastanza per soddisfare "le necessità di base dei lavoratori", cifre non ufficiali dimostrano che quasi la metà degli 80 milioni di impiegati brasiliani vivono con la paga base o meno. Il reale guadagno rappresentato da questo aumento è stimato in un 12,5% del potere di acquisto dei lavoratori.

Per coprire i costi di questo aumento, il congresso del Brasile ha approvato 3 disegni di legge inerenti la lotta all'evasione fiscale: da questo ci si aspetta di ricavare 4,3 miliardi di dollari.

La nuova paga base ha effetto dal 1 aprile 2001.

 [9 aprile 2001]


Gran Bretagna: voto favorevole alla fusione

Gli iscritti dei sindacati inglesi Aeeu e Msf hanno approvato in massa la fusione delle due organizzazioni sindacali.

Gran Bretagna: il risultato è stato annunciato il 2 aprile 2001. Gli iscritti alla Amalgamated Engineering and Electrical Union e alla Manufacturing, Science & Finance Union - ambedue affiliate  alla Fism inglese - hanno votato in massa a favore della fusione delle due organizzazioni. Mediante votazione a scrutinio segreto, l'84,3% dei tesserati Aeeu e il 79,8% di quelli Msf hanno approvato la proposta.

Una delle maggiori priorità in questo primo anno del nuovo "supersindacato", che rappresenterà più di un milione di iscritti in tutti i settori dell'economia britannica, sarà l'assunzione mirata nell'industria manifatturiera, finanziaria e in altri settori chiave.

Inizialmente il nuovo sindacato si chiamerà Aeeu-Msf e sarà guidato congiuntamente da sir Ken Jackson, attuale segretario generale della Aeeu, e da Roger Lyons, segretario generale della Msf.

In una dichiarazione alla stampa sulla fusione, Ken Jackson ha detto che "questo sindacato avrà i mezzi per poter organizzare dei progetti in ogni settore dell'economia inglese", mentre Roger Lyons ha affermato che gli iscritti avranno enormi benefici da questa fusione e "il nuovo sindacato sarà una forza tenuta in considerazione sia sul piano industriale che politico, in Gran Bretagna e nel resto d'Europa".

[4 aprile 2001]

Gonzales continua lo sciopero della fame

L'affiliata paraguayana della Fism riporta che lo stato di salute del suo presidente si è indebolito notevolmente.

Paraguay: è passato un mese da quando Hugo Gonzales Chirico, presidente della Fism paraguayana, la Fetrampar, ha iniziato lo sciopero della fame per protestare contro gli abusi dei diritti dei lavoratori della società dell'acciaio Acepar.

Gonzales ha iniziato la sua protesta quando la società non solo aveva sospeso la contrattazione collettiva mandando a casa più di 20 lavoratori senza motivo, ma si era anche rimangiata gli accordi e gli impegni presi.

Lo stato di salute di Gonzales è preoccupante, ma anche se il conflitto con la Acepar non si è ancora risolto, il presidente rimane ottimista sulla sua risoluzione.

[3 aprile 2001]

In Australia aumentano gli iscritti  al sindacato

Per la prima volta in 10 anni le iscrizioni al sindacato registrano un incremento nel 2000.

Australia: i dati di una ricerca dell'Australian bureau of statistics (Abs) pubblicati il 30 marzo scorso, indicano che gli iscritti al sindacato in Australia sono aumentati per la prima volta in 10 anni. Le iscrizioni sono cresciute di 23.600 unità nel 2000, a fronte di un calo nel 1999 di 208.000.

Mentre i dati indicano una riduzione delle iscrizioni ai sindacati del 25% dovuta alla crescita globale dei posti di lavoro, c'è un incremento delle iscrizioni nelle industrie in grande sviluppo, nei settori della sanità e del turismo.

Un'altra ricerca dell'Abs, pubblicata il 29 marzo, indica che più di un terzo di tutti gli australiani con un lavoro fisso sono iscritti al sindacato e che il 27% di tutti i dipendenti dicono di appartenere a un sindacato.

Commentando questi dati il Consiglio australiano dei sindacati ha dichiarato che l'incremento riflette sia l'aumento di interesse dei sindacati nell'organizzazione a livello della base, sia una preoccupazione crescente che l'approccio antisindacale dell'attuale governo conservatore e di certi imprenditori stiano danneggiando la struttura della società australiana.

[3 aprile 2001]  

I lavoratori della Sintel si accampano nel centro di Madrid

Per sottolineare la loro richiesta di tutela del lavoro e per gli arretrati, i lavoratori della Sintel si sono accampati nel quartiere finanziario della capitale spagnola.  

Spagna: i lavoratori della Sintel e i sindacati - Fm/Cc.Oo. e Mca-Ugt - hanno intrapreso una dura lotta per salvaguardare stipendi e posti di lavoro. La società, specializzata nelle installazioni telefoniche, non ha pagato gli stipendi per 8 mesi e ha minacciato i suoi dipendenti con licenziamenti di massa.

Due anni fa, quando la società telefonica nazionale spagnola, la Telephonica, è stata privatizzata, si è proceduto alla cessione di un numero di società, come ad esempio la società di servizi Sintel. Quando la Sintel fu venduta ai cubani emigrati negli Stati Uniti, la Telephonica non riuscì a far garantire i posti di lavoro e gli stipendi, ma secondo la Fem "gli attuali problemi della Sintel non sono né economici né industriali, ma legati a motivi politici e finanziari poco chiari".

Per richiamare l'attenzione sui loro problemi, i 1.800 lavoratori della Sintel hanno costruito un accampamento sulla via principale di Madrid e in 1.500 hanno vissuto in tenda durante gli ultimi due mesi; inoltre circa 450 donne tra dipendenti e mogli di dipendenti hanno occupato la cattedrale di Madrid.

Si sono organizzate manifestazioni ogni giorno, con oltre 25.000 partecipazioni.

La Fem ha dichiarato che la situazione che i lavoratori della Sintel hanno provato "è inammissibile dentro l'attuale contesto dell'Unione europea con i suoi diritti democratici e sociali".

[2 aprile 2001]

Il sostegno della Uaw ai lavoratori della Daewoo

Il sindacato statunitense del settore auto (Uaw) ha dichiarato che i lavoratori devono ricevere un trattamento imparziale dai datori di lavoro e dal governo.

Usa/Repubblica coreana: a nome di 1.300.000 iscritti al sindacato United auto workers (Uaw), il suo presidente Stephen Yokich e il vicepresidente e direttore della Uaw della General Motor, Richard Shoemaker, hanno scritto una lettera in sostegno della Federazione coreana dei metalmeccanici che lottano per difendere il posto di lavoro alla Daewoo.

I funzionari della Uaw hanno dichiarato che l'attacco della polizia al lavoratori dello stabilimento di Pupyong è stato "una vergognosa dimostrazione della politica antisindacale del governo coreano" e hanno richiesto il rilascio di tutte le persone arrestate durante la brutale repressione e nelle manifestazioni che sono seguite.

"Il fatto che l'ex presidente della Daewoo sia fuggito è indicativo di dove risieda la responsabilità della bancarotta" e il governo coreano dovrebbe fare di tutto per arrestarlo e colmare i disavanzi dovuti alla cattiva amministrazione della società.

"La Uaw - hanno dichiarato Yokich e Shoemaker - crede che un'equa soluzione ai problemi della Daewoo non potrà essere trovata eliminando i posti di lavoro per facilitare l'acquisizione da parte della General Motor, un passo che noi crediamo sia imprudente. Una soluzione che garantisca il lavoro e permetta all'economia coreana di crescere con il benessere economico dei lavoratori sarebbe giusta per tutti: la Uaw insieme al sindacato coreano chiedono che i lavoratori ricevano un trattamento imparziale da parte degli imprenditori e del governo."

 [29 marzo 2001]


In Malesia continua la vertenza Matsushita

La Fism ha richiesto al gruppo dirigente della Matsushita di riprendere i negoziati.

Malesia: la trattativa tra la Electrical industry workers' union (Eiwu) e la Matsushita air-conditioning group of companies (Macg) non si è ancora risolta.

Come pubblicato il 2 marzo scorso, la trattativa per concludere il 9° Contratto collettivo fra il sindacato e la società si è fermata quando la società è arrivata a un punto morto nei negoziati e con una velocità senza precedenti il ministro delle Risorse umane ha riportato la disputa al tribunale industriale per l'arbitraggio.

Durante la trattativa, il sindacato si è opposto soprattutto al tentativo della società di cambiare radicalmente le condizioni d'impiego di oltre 6.000 lavoratori. Non solo l'azienda ha cercato di cambiare il sistema di turnazione, ma ha minacciato di levare la trattenuta sindacale, cosa senza precedenti in più di 20 anni di relazioni tra la Eiwu e la Macg.

La Fism ritiene che "la soluzione migliore per risolvere questa disputa sia la negoziazione" e che la società deve riprendere i negoziati col sindacato, senza altre condizioni, nella speranza di raggiungere un accordo amichevole.

Anche l'affiliata della Fism, la Imf-Jc, solleverà ancora l'argomento con il gruppo dirigenziale della Matsushita in Giappone tramite il sindacato aziendale.

[29 marzo 2001]  

Gli attivisti del sindacato coreano progettano una visita al quartier generale della General Motors

Un gruppo di protesta proverà a scoraggiare la multinazionale statunitense a rilevare la Daewoo.

Repubblica coreana/Usa: un gruppo di attivisti del sindacato coreano sta organizzando una visita al quartier generale della General Motors negli Stati Uniti tra la fine di marzo e i primi di aprile per protestare ancora contro l'offerta del gigante dell'auto di rilevare la Daewoo sudcoreana.

Il gruppo - composto da 7 sindacalisti della Hyundai, Daewoo e Kia Motors, l'affiliata della Fism Korean metal workers' federation e i lavoratori licenziati della Daewoo - ha dichiarato di voler cercare di scoraggiare la società dall'offerta di acquisizione: i sindacati coreani temono che l'operazione porterà a licenziamenti di massa.

"La Gm sta tirando la trattativa per le lunghe, avanzando richieste impossibili", ha dichiarato Cho Kim-joong, funzionario della Kmwf. "Inoltre lo stato di salute della Gm non deve essere così florido se è vero che la casa automobilistica sta chiudendo le sue fabbriche in Europa."

I rappresentanti del sindacato coreano vogliono scoprire se la Gm sta chiedendo la chiusura dello stabilimento di Pupyong, come raccomandato dall'Arthur Andersen: detta chiusura significherebbe un taglio di migliaia di posti di lavoro.

La Daewoo, ufficialmente la casa costruttrice automobilistica n°2 in Corea, ma la 3° in questo momento, sta sopravvivendo con un'amministrazione controllata da quando ha dichiarato bancarotta nel novembre 2000, con un debito stimato di almeno 10 miliardi di dollari.

 [23 marzo 2001]


Sciopero della fame in Paraguay

Il presidente del sindacato è arrivato al 15° giorno di sciopero della fame per protestare contro la società Acepar che abusa dei diritti dei lavoratori.  

Paraguay: in seguito alla sospensione da parte della società Acepar della contrattazione collettiva, oltre a provvedimenti più gravi presi nei confronti della forza lavoro, il presidente della Fetrampar, affiliata paraguayana della Fism, Hugo Gonzales Chirico ha cominciato uno sciopero della fame che è arrivato al 15° giorno.

L'azienda non solo ha dismesso e sospeso senza alcuna giustificazione più di 20 lavoratori, ma non ha nemmeno rispettato i contratti e le intese stabilite con la contrattazione collettiva.

Per protestare contro questa grave situazione, il rappresentante dell'America latina della Fism Roberto Pereira ha scritto sia al presidente della Acepar che al presidente della Cerro Lorito, una società che ha il pacchetto di maggioranza della Acepar, affermando che i provvedimenti presi, che toccano il salario, la sicurezza e le condizioni di lavoro, "sono un attentato ai diritti fondamentali dei lavoratori, riconosciuti dalla legislazione del loro paese e dall'organizzazione internazionale del lavoro". Per questa ragione ha chiesto di ristabilire un dialogo e riaprire i negoziati, come unica strada possibile per trovare una soluzione a questo conflitto.

[21 marzo 2001]

La ristrutturazione dell'Abb

La Fism sta organizzando un incontro tra l' Imf world e l'European works council (Cae) per l'Abb.

Mondo: il 28 e 29 marzo 2001 le rappresentanze sindacali di tutto il mondo si riuniranno a Mannheim, in Germania, per la prima riunione associata tra l'Imf world e il Cae dell'Abb.

Il gruppo dirigente presenterà il progetto di ristrutturazione imminente per il gruppo Abb e ne discuterà con i rappresentanti dei lavoratori dell'azienda.

È stato preparato per la conferenza il documento intitolato "Analisi della riorganizzazione del gruppo Abb": contiene informazioni sullo sviluppo economico della società, il suo sviluppo organizzativo e l'orientamento strategico per il 21° secolo, la riorganizzazione del gruppo, oltre a una valutazione dell'impatto della nuova riorganizzazione sulla compagnia e la sua forza lavoro. La pubblicazione si può scaricare in inglese, tedesco e spagnolo dal sito della Fism www.imfmetal.org.

L'Abb, con sede a Zurigo, in Svizzera, è una delle società più grandi del mondo nel settore dell'industria, dell'energia e dell'automazione.

[20 marzo 2001]

Fiat: altri licenziamenti in Polonia

Altri 440 lavoratori sono rimasti a casa per i licenziamenti Fiat.

Polonia: in aggiunta ai licenziamenti di 750 lavoratori nello stabilimento Fiat di Bielsko Biala, in Polonia, annunciato in febbraio, altri 440 lavoratori sono stati lasciati a casa nei tre stabilimenti polacchi ai quali la Fiat delega una parte della sua produzione: 68 lavoratori della Sistema, Bielsko, Tychy; 310 lavoratori della Delfo Polska; 62 lavoratori della Tnt.

Queste 3 società non sono controllate dalla Fiat e i lavoratori furono trasferiti dalla Fiat in queste aziende subfornitrici, che lavorano esclusivamente per la casa automobilistica italiana.

Il 6 febbraio, quando la Fiat annunciò il licenziamento di 750 lavoratori di Bielsko, non si consultò  né ci furono trattative con il sindacato.

[16 marzo 2001]