Xerox. Comunicato sindacale

 

Si è tenuto il 29 marzo u.s. l'incontro tra Il coordinamento nazionale, le OO.SS. FIM e FIOM e la XEROX, previsto in relazione alla procedura di licenziamento collettivo avviata dall'azienda lo scorso 23 marzo.

Nell'incontro l'azienda ha ribadito le ragioni della procedura di licenziamento collettivo, oltre che per ragioni di “razionalizzazione” dei costi, anche in riferimento ad una trasformazione più generale della stessa Xerox che, nel tempo, diventerà sempre più una società di servizi.

Il coordinamento e le OO.SS. hanno invece contestato all'azienda tale posizione, ricordando che la razionalizzazione dei costi è stata già attuata e tutta sui lavoratori. Il Premio di risultato non erogato, le ferie ed i permessi fatti indebitamente “acquistare” ai lavoratori, i premi solo al management e ai dirigenti, le uscite del personale nel 2007 e nel 2008 (con mobilità lunga e corta), hanno nei fatti “scaricato” solo su alcuni il peso della riduzione dei costi.

Mentre sul piano più strategico e relativo a quello che diventerà la Xerox in un prossimo futuro, abbiamo denunciato il rischio che l'azienda diventi un mero “gestore” di attività che verrebbero poi girate a sub-fornitori.

Per quanto sopra abbiamo chiuso l'incontro dichiarando che nessuna intesa sui licenziamenti era possibile e che, nell'ambito della discussione generale, e' per noi necessario e indispensabile discutere il piano industriale della Xerox, la piattaforma integrativa e le stabilizzazioni dei lavoratori. In ultimo, abbiamo anche dichiarato che qualora si fosse andati nella direzione da noi auspicata di una discussione complessiva, in ogni caso sulla procedura di licenziamento collettivo era necessario che la Xerox dichiarasse che per un periodo di tempo definito non avrebbe proceduto ad ulteriori iniziative di riduzione di personale.

L'azienda ha risposto di voler riflettere sulle nostre richieste riservandosi di rispondere nel prossimo incontro che si terrà il 23 aprile p.v.

Per questi motivi e preso atto della indisponibilità di aprire da subito una discussione necessaria sul futuro di tutti i lavoratori della società, nel proclamare lo stato di agitazione del personale, nei prossimi giorni si terranno assemblee in tutte le sedi per definire le iniziative da intraprendere.

 

FIM-CISL e FIOM-CGIL
 

Roma, 31 marzo 2010