L’interrogazione sulla situazione di Tecnosistemi presentata dall’On. Giovanni Bellini (Ds – Collegio 2 Firenze) alla XI Commissione lavoro della Camera dei deputati + il resoconto della risposta data dal rappresentante del Governo lo scorso 3 Marzo e la replica di Bellini in commissione.
XI Commissione Camera
dei deputati (lavoro pubblico e privato) INTERROGAZIONE
Premesso che: -
Il gruppo Tecnosistemi, nato dalla privatizzazione di
Italtem di Telecom e operante nel campo delle telecomunicazioni, è in
amministrazione straordinaria dal 30 Settembre 2003; -
Lo stato fallimentare e le disposizioni di legge prevedono
che l’amministrazione straordinaria perduri fino al
Maggio 2005, quindi entro il prossimo Settembre è prevista la
cassa integrazione straordinaria per i lavoratori coinvolti e, massimo
dopo un anno e mezzo, lo stato di mobilità; -
Sono state chiuse decine di sedi del gruppo Tecnosistemi
in tutta Italia, i lavoratori in Cigs sono 1040, ai quali si aggiungono
79 distaccati (Siemens); -
In Toscana, i lavoratori del gruppo coinvolti sono 47; -
Si tratta di un settore strategico per lo sviluppo del
Paese, dove sono interessate forti
professionalità che oggi rischiano, a causa del fallimento del gruppo
Trecnosistemi e della cassa integrazione, un superamento delle loro
competenze; -
Secondo quanto previsto da un accordo complessivo,
sottoscritto nella primavera 2004 da sindacato, azienda e Presidenza del
Consiglio, alla presenza dei Ministeri del Lavoro e delle Attività
Produttive, almeno 400 lavoratori dovevano essere riassunti dal gruppo
“Sirti progetto Reti”, anch’esso operante nel settore delle
telecomunicazioni; -
Ad oggi, l’accordo sopra citato risulta disatteso dato
che sono stati assunti da Sirti solamente 208 lavoratori rispetto ai 400
previsti, di cui una sola unità in Toscana; -
Inoltre, come denunciato in questi mesi dai sindacati, si
deve ancora definire un credibile futuro industriale che possa dare una
prospettiva e un futuro certo a tutti i lavoratori del gruppo, evitando
quindi soluzioni parziali e assistenziali; Per sapere: -
Quanto e come sia possibile prolungare i tempi per gli
ammortizzatori sociali previsti dalla legge; -
Considerando le professionalità coinvolte, se si ritenga
prioritario coinvolgere l’agenzia “Italia
Lavoro” per il riassorbimento di tutti i lavoratori che non
raggiungano i requisiti per il pensionamento dopo il previsto periodo di
mobilità; On.
Giovanni On.
Roberto Guerzoni (Ds) On.
Renzo Innocenti (Ds) Resoconto –
risposta del governo all’Interrogazione di Giovanni Bellini sulla
Tecnosistemi e replica di Bellini XI
Commissione - Resoconto di giovedì 3 marzo 2005 UFFICIO
DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI Giovedì
3 marzo 2005. 5-03991 Bellini: Crisi della
Tecnosistemi. Il sottosegretario Alberto BRAMBILLA risponde all'interrogazione
in titolo nei termini riportati. Dalle
informazioni assunte dal Ministero delle Attività produttive che ha
seguito, direttamente, la vicenda posta oggi all’attenzione del
Governo risulta che, in data 22 Dicembre 2004, è stata autorizzata la
vendita del ramo d’azienda costituente il cosiddetto “perimetro
telecomunicazioni” della Tecnosistemi alla società SIRTI Progetto
Reti. Sulla
base del piano industriale, saranno assunti entro
il 31 dicembre 2005 circa 4000 addetti; secondo quanto riferito dai
commissari risultano assunti alla data del 20 Gennaio 2005 n. 182
addetti e si è appreso che la SIRTI sta procedendo alla assunzione a
tempo indeterminato (per circa il 40%) e a tempo determinato dei circa
120 lavoratori già in regime di distacco. Rimangono
in carico alla procedura, in cassa integrazione straordinaria, circa
1030 addetti, dei quali 230 raggiungeranno i requisiti per il
pensionamento nel termine di scadenza del periodo di mobilità. Vorrei
comunque ricordare che, in base alla normativa vigente, dopo la vendita
dell’azienda è possibile la concessione della cassa integrazione
guadagni straordinaria, ai sensi dell’art. 3 della legge 223 del 1990
per un periodo di dodici mesi, prorogabili di ulteriori sei mesi, in
relazione agli impegni di assorbimento occupazionale delle imprese
cessionarie. Giovanni
BELLINI (DS-U) replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta
del Governo, nella quale non vengono forniti sufficienti ragguagli in
merito al mancato rispetto degli impegni assunti dal Governo al fine di
evitare la disgregazione di un gruppo industriale con più di mille
dipendenti con elevata professionalità. Sottolineata l'esigenza di
convocare le parti sociali per un'attenta verifica dello stato di
attuazione di tali impegni, richiama l'esigenza di utilizzare gli
ammortizzatori sociali in modo da consentire il pensionamento anche dei
lavoratori che non abbiano raggiunto i requisiti previsti dalla riforma
previdenziale n.243 del 2004. Rileva altresì l'esigenza di un piano
straordinario per il riassorbimento dei lavoratori che non raggiungano i
requisiti per il pensionamento, mediante gli strumenti disponibili, tra
cui il coinvolgimento dell'agenzia Italia Lavoro. |