Comunicato delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm su Tecnosistemi

 

Tecnosistemi: è necessario un impegno deciso del governo

 

Due sono i fatti importanti emersi nel corso dell’incontro di ieri:

-  il primo è che abbiamo avuto la conferma da parte del Giudice titolare della procedura Tecnosistemi che siamo ormai a conclusione di un tragitto che vedrà o l’affitto delle attività o il fallimento del gruppo;

-  il secondo è che, delle decine di dichiarazioni di volontà e di interesse all’affitto, solo quattro sono state quelle che sono state concretamente depositate. Di queste solo due riguardano le attività e le imprese riconducibili alle attività di telecomunicazioni, con proposte di utilizzo occupazionale che partono da numeri assolutamente irrisori: la “migliore” delle ipotesi parte infatti da 140 occupati.

Allo stato attuale, quindi, il quadro delle offerte in campo conferma purtroppo la correttezza delle valutazioni che le organizzazioni sindacali e il Coordinamento avevano compiuto quando sostenevano la necessità strategica di presidiare e continuare l’operatività quotidiana cioè il rapporto con i clienti e con il mercato: la scelta dei Commissari non fu questa e  senza di ciò, nel giro di poche settimane, Tecnosistemi è diventato un gruppo senza portafoglio ordini. Questa è la realtà di oggi, una realtà falsata, che non corrisponde alla reale portata del valore industriale di Tecnosistemi, che soprattutto non è accettabile per le conseguenze industriali ed occupazionali che si vorrebbero trarre.

Abbiamo perciò espresso ai Commissari la nostra profonda insoddisfazione confermando contemporaneamente i criteri e le priorità che a parere nostro devono essere utilizzate per valutare e selezionare le offerte sia dal punto di vista occupazionale che industriale: vanno coperte tutte le aree di affari e geografiche secondo un progetto industriale che, anche se con gradualità, abbia l’obiettivo di strutturare un’impresa nazionale capace di competere sul piano della qualità, dell’innovazione e non solo sui costi.

Proprio in ragione di ciò, occorre impegnare direttamente il governo: il Ministero delle attività produttive, che ha dirette responsabilità in una procedura di amministrazione straordinaria, e, soprattutto, la Presidenza del Consiglio per il carattere strategico delle telecomunicazioni e per la dimensione occupazionale della vicenda. Vanno messi di fronte alle loro responsabilità tutti coloro che possono e devono rispondere del futuro assetto industriale del settore delle telecomunicazioni e che possono incidere sulle dimensioni occupazionali della soluzione possibile alla crisi Tecnosistemi.

Per questi motivi, Fim, Fiom, Uilm e Coordinamento Tecnosistemi, mentre prosegue il lavoro di scelta dei Commissari con i quali infatti è previsto un nuovo incontro nella giornata di giovedì 25 marzo p.v., hanno deciso di indire una nuova giornata nazionale di

Mobilitazione del Gruppo per lunedì 29 marzo con manifestazione a Roma

Chiederemo la riattivazione del tavolo presso la Presidenza del Consiglio avviato lo scorso 21 gennaio, così come, in vista di tale appuntamento, in tutte le sedi e a tutti i livelli, Fim Fiom Uilm solleciteranno le forze politiche e le Istituzioni locali. Uguale impegno dovrà essere esercitato affinché, in occasione dello sciopero generale di Venerdì 26 marzo venga dato il massimo di risalto alla presenza dei lavoratori Tecnosistemi.

 

Fim-Fiom-Uilm Nazionali

Rsu Gruppo Tecnosistemi

Roma, 23 marzo 2004