Comunicato Tecnosistemi In data 15 novembre si è tenuta a Roma una
riunione del Coordinamento Fiom con i rappresentanti dei lavoratori delle
società del gruppo Tecnosistemi. Dalla riunione è emersa la gravità della
situazione che si sta determinando con l’avvicinarsi della scadenza
della CIGS, per cessata attività (21 marzo 2007), e che coinvolge circa
950 lavoratori, tuttora in forza alla procedura fallimentare. In particolare è stata sottolineata la
grave inadempienza degli impegni assunti dal Governo e sottoscritti alla
Presidenza del Consiglio, dal Gli interventi previsti nei protocolli d’intesa,
finalizzati a rafforzare l’acquisizione di commesse per i soggetti
privati impegnati a rioccupare parte dei lavoratori, non hanno avuto
seguito e hanno determinato un sostanziale venir meno degli obiettivi,
compromettendo le residue possibilità occupazionali. La riunione del Coordinamento ha deciso di
chiedere urgentemente un incontro alla Presidenza del Consiglio, per
promuovere un nuovo progetto utile a dare prospettive ai lavoratori del
gruppo Tecnosistemi e risposte occupazionali in linea con gli impegni già
assunti, aggiornandoli alla nuova situazione. Altresì è necessario valutare con il
Governo il bilancio della gestione commissariale prima e fallimentare ora
dei Commissari, anche alla luce dei risultati non conseguiti e delle tante
critiche emerse sull’azione. Inaccettabile è la situazione
determinatasi con la vendita del sito Eudosia di Carini. L’acquirente
non ha adempiuto a nessuno degli obblighi contrattuali, sull’avvio dell’attività.
I 21 lavoratori assunti sulla carta non sono né mai stati pagati né sono
tutelati dagli ammortizzatori sociali. È grave che ad oggi, dopo un anno,
non si sia provveduto ad annullare tale atto di cessione. Al fine di riporre al centro dell’agenda
politica e sociale l’attuale condizione dei lavoratori Tecnosistemi e
per rafforzare le richieste che saranno avanzate alla Presidenza del
Consiglio, il Coordinamento ha deciso di attuare nelle diverse realtà del
territorio nazionale delle significative iniziative di protesta e di
pressione da tenersi nei prossimi mesi, coinvolgendo le autorità e le
istituzioni locali e regionali, anche al fine di preparare successive
azioni di carattere nazionale. Fiom nazionale Roma, 21 novembre 2006 |