Dichiarazione di G. Scaltriti sulla crisi del gruppo Tecnosistemi:

“il governo passi dalle parole ai fatti”

 

“La crisi del gruppo Tecnosistemi continua a costituire un elemento decisivo del panorama del settore delle Tlc del nostro paese.”

“Coloro perciò che non vogliono sentir parlare di declino industriale, coloro che vogliono salvare un pezzo importante di know-how delle telecomunicazioni italiane, coloro che vogliono dal governo un deciso impegno a sostegno degli investimenti nelle infrastrutture, coloro che non vogliono far pagare alle lavoratrici e ai lavoratori gli errori  di imprenditori faccendieri, tutti costoro dovrebbero essere interessati a denunciare quanto sta avvenendo della crisi di Tecnosistemi.”

“Il sindacato è senz’altro tra i più direttamente interessati, per questo voglio denunciare politicamente che:

- stiamo incontrando serie difficoltà burocratiche per la emanazione o per il rinnovo di quegli atti amministrativi che, come i Decreti di riconoscimento della Cigs per il 2003 o i Decreti di rinnovo della Cigs attuale, sono importanti per garantire un minimo di sostegno ad oltre mille lavoratori;

- il governo, che si è assunto degli impegni precisi relativamente all’attivazione degli ammortizzatori sociali  riconoscendo un loro preciso ruolo nella risposta complessiva ai problemi occupazionali del gruppo Tecnosistemi,  non ha ancora fornito risposte alle ripetute richieste di conferma di tali impegni;

- non si capisce quale impegno il governo intende spendere per favorire una conclusione positiva, in primo luogo di punto di vista occupazionale ma anche da quello industriale, dei bandi d’asta pubblica per la vendita delle attività industriali del gruppo in amministrazione straordinaria, bandi che si concluderanno entro pochi giorni.”

“Sono assolutamente consapevole che una prospettiva per l’occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Tecnosistemi richiede la fine di una politica di destrutturazione del settore e un rilancio degli investimenti.”

“E’ difficile però, viste le risposte che non si ricevono, evitare che il malessere e la rabbia che colpiscono i lavoratori del gruppo quando ripensano agli errori e alle responsabilità che hanno portato l’azienda al dissesto, vengano rimosse quando si chiede loro di misurarsi con l’oggi e la prospettiva invece che con il passato.”

“Occorrono quindi risposte rapide e convincenti del governo e degli organi della Procedura di Amministrazione Straordinaria su tutti i piani:

-     quello dei Decreti di Cigs,

-     quello della “cristallizzazione dei requisiti per la maturazione del diritto alla pensione”,

-     quello di un sostegno alle imprese che salvaguardino il patrimonio occupazionale e professionale di Tecnosistemi.”

“Sono queste le ragioni per le quali proporrò a Fim e Uilm nazionali di accompagnare gli incontri, che nei prossimi giorni calendarizzeremo con i Commissari Straordinari e con il tavolo  interministeriale, con il rilancio di iniziative di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Tecnosistemi.”

 

Gianni Scaltriti, coordinatore nazionale Tecnosistemi

 

Roma, 21 ottobre 2004