Comunicato delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm

Tecnosistemi per la prospettiva

Sì all’operatività no agli assistenti di Mutti

 

Con l’invio ieri, da parte dei Commissari giudiziali, di oltre un migliaio di lettere di sospensione in Cigs, alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo, siamo ad una nuova fase della vicenda Tecnosistemi.

Il ricorso alla Cigs era stato motivato alle Oo.Ss. e alle strutture sindacali del gruppo nel corso dell’incontro svolto il 14 u.s. presso Assolombarda. La ragione di tale utilizzo è stato indicato in un quadro previsionale riferito al prossimo trimestre e accompagnato con valutazioni relative agli interventi prioritari per riattivare l’attività operativa ma, anche, alle dissaturazioni determinatesi a seguito della crisi di liquidità.

La delegazione sindacale ha ribadito la propria ferma convinzione sulla priorità e sulla assoluta urgenza della rimessa in moto dell’operatività aziendale come chiave di volta per l’immediato e per le prospettive. E a partire da ciò, oltreché dalla conoscenza della realtà aziendale, che abbiamo detto esplicitamente di avere dei dubbi sull’attendibilità di tali dati previsionali e, conseguentemente, del dimensionamento e della correttezza dell’uso della Cigs; di essere contrari, per ragioni industriali e sociali, alla sostanziale fermata dello stabilimento di Carini; di essere convinti dell’assoluta necessità che il trattamento di Cigs sia anticipato per tutte le lavoratrici e i lavoratori prevedendo, nel limite del possibile, la rotazione.

La delegazione sindacale non ha avuto problemi a dichiarare esplicitamente che la ragione che sta alla base dei dubbi sull’attendibilità dei dati di riferimento è rappresentata dalla inaccettabilità del ruolo che viene attribuito agli “assistenti del liquidatore Sig. Mutti.”. Non ci sono garanzie che questi dirigenti lavorino per la salvezza dell’azienda e dell’occupazione, mentre esiste la certezza che lavorino per il vecchio azionista di riferimento. E’ per questo che non saremo disponibili ad incontrare e a riconoscere tali dirigenti in modo assolutamente coerente con il dispositivo della sentenza della Sezione fallimentare del Tribunale di Milano che, sulla base di “...gravi contrasti insorti tra il collegio sindacale ed il liquidatore della società su questioni di non poco rilievo, ha affidato la gestione della fase di amministrazione giudiziale ai tre commissari con poteri congiunti.

Abbiamo perciò ribadito la nostra intenzione a tramutare in indicazioni operative le dichiarazioni dei Commissari di disponibilità ad un tavolo di confronto permanente, abbiamo proposto di calendarizzare per ogni area e per ogni azienda del gruppo un incontro di verifica del quadro previsionale e della quantità e qualità di ricorso alla Cigs, abbiamo ribadito la richiesta di anticipazione della Cigs.

Non è stato fatto nessun accordo, anche se da parte dei Commissari si è dichiarata una disponibilità di massima a calendarizzare le verifiche d’impresa e d’area e a rivedere il problema dell’anticipazione dopo la fine della fase giudiziale.

La vicenda Tecnosistemi non è agli sgoccioli, è all’inizio e fin da adesso occorre che i lavoratori guardino alla quotidianità consapevoli dei problemi della prospettiva.

Per riavviare l’operatività, per ridurre il ricorso alla Cigs, per ottenere l’anticipazione, ora, nella fase giudiziale, dovremo mobilitarci, di nuovo, tutti.

Nei prossimi giorni una nuova riunione del Coordinamento di gruppo esaminerà le iniziative organizzative da attivare per assicurare a tutte le lavoratrici e lavoratori le necessarie forme di assistenza in relazione alla fase giudiziale che si è aperta, così come definirà le forme e i tempi delle iniziative di mobilitazione da gestire per sostenere le prospettive.

 

Roma, 21 ottobre 2003