Comunicato delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm su Tecnosistemi Tecnosistemi:
il governo rispetti gli impegni Con
l’incontro, svolto mercoledì 11 febbraio 2004. in Assolombarda,
abbiamo avuto la conferma che, se il governo non rispetterà gli impegni
politicamente assunti nel corso delle scorse settimane, sarà necessario
mobilitare di nuovo le lavoratrici e i lavoratori di Tecnosistemi perché
ciò avvenga. L’incontro,
infatti, avvenuto con
l’avv. Ponti in rappresentanza dei Commissari straordinari
accompagnato dal “direttore generale” Ghiglione e dal
nuovo “direttore del personale” Malusà, se da un lato
ha permesso di prendere atto del fatto che 28 soggetti economici hanno
presentato dichiarazioni d’interesse all’affitto del gruppo e/o
delle imprese di Tecnosistemi, ha purtroppo confermato la totale assenza
d’impegno del governo riguardo due aspetti decisivi
della situazione della procedura concorsuale e della condizione
dei lavoratori. Il
primo: il ministero delle Attività produttive si è mosso, è
intervenuto presso i clienti di riferimento di Tecnosistemi per
assicurare almeno quei volumi di lavoro indispensabili per impiegare più
lavoratori e, quindi, mantenere una dimensione dell’azienda che sia
qualcosa di più di un contenitore di professionalità cioè di
manodopera? Bisogna chiamare in causa un altro Ministero (ad esempio
quello delle Comunicazioni)? Non ci risulta nulla! Non
ci stancheremo di ripeterlo: l’assenza di una politica industriale
degna di questo nome del governo per le Tlc non favorisce il superamento
della crisi Tecnosistemi, ma anche “l’attesa” delle risposte del
mercato (cioè l’attesa di vedere chi è interessato a Tecnosistemi)
è un atteggiamento politico che non favorisce, anzi aggrava, la
possibilità di soluzioni positive. C’è
qualcuno che ha già scritto un copione? La
domanda potrebbe risultare retorica se non si ha presente anche il
secondo aspetto. Perché la Presidenza del Consiglio e/o il ministero
delle Attività produttive non hanno sollecitato o non sono intervenuti
(così ci hanno detto i Commissari) per ricercare banche nazionali che
possano aiutare le lavoratrici e i lavoratori di Tecnosistemi a reggere
questa situazione? Nessuno sta chiedendo beneficenza, si tratterebbe di
anticipare, a fronte di garanzie certe (perché ai lavoratori si
chiedono garanzie certe mentre a molti imprenditori basta uno scanner)
le mensilità della Cigs. Se i lavoratori sono il valore più importante
di cui oggi dispone Tecnosistemi, aiutare i lavoratori significa
lavorare per una soluzione positiva della crisi in coerenza con le
finalità dell’amministrazione straordinaria. Il
governo non ha neanche risposto ad una sollecitazione dei Commissari che
lui stesso ha indicato! La
prossima settimana il percorso verso il possibile affitto delle attività
del gruppo proseguirà, i Commissari hanno confermato l’intenzione di
informare tempestivamente le organizzazioni sindacali e il Coordinamento
sindacale su tale percorso, così come saranno articolati momenti di
confronto e di trattativa. Per quanto ci compete non abbiamo intenzione
di aspettare passivamente che qualcuno faccia i propri giochini. Aggiorneremo
i Segretari generali di Fim, Fiom e Uilm sugli sviluppi della vicenda,
con loro chiederemo un confronto con le Segreterie nazionali di Cgil,
Cisl e Uil perché tra le grandi crisi industriali che stanno
caratterizzando questo paese venga considerata anche Tecnosistemi con i
suoi 1.600 posti di lavoro. Anche Cgil, Cisl e Uil devono intervenire
sul governo perché, a partire dagli impegni assunti dalla Presidenza
del Consiglio nel corso dell’incontro di due settimane fa, si muova e
rispetti gli impegni. Lavoro,
occupazione e salari per continuare a vivere sono i nostri obiettivi.
Nessuno pensi che i lavoratori di Tecnosistemi si dimentichino degli
impegni assunti.
Fim, Fiom, Uilm nazionali Coordinamento Rsu Tecnosistemi Roma,
17 febbraio 2004 |