Comunicato  Tecnosistemi

 

Nel corso dell’incontro con i Commissari straordinari del gruppo Tecnosistemi, svolto ieri 14 gennaio c/o Assolombarda, mentre si sono realizzate le condizioni per un accordo parziale, relativamente all’anticipazione del trattamento di Cigs per il periodo intercoso dal 20 ottobre al 20 novembre scorsi, sono state nettamente negative le risposte (e le mancate risposte) relativamente all’organizzazione dell’attività quotidiana nonché alle prospettive della procedura di amministrazione straordinaria decretato dai giudici di Milano il 22 dicembre scorso.

Alla osservazione e alle denunce che i delegati e le OO.SS hanno formalizzato ai Commissari giudiziali nel corso dei mesi e dei giorni scorsi non è stato dato nessun riscontro: la scelta di lasciare la gestione dell’azienda sostanzialmente in mano a quel ristretto numero di dirigenti fortemente corresponsabili del dissesto finanziario industriale è stata ed è una scelta deleteria e sbagliata che ha contribuito e che contribuisce ad accelerare il degrado dell’assetto industriale del Gruppo che i lavoratori hanno faticosamente sostenuto nel corso degli ultimi 8-9 mesi.

Alla richiesta di come i Commissari intendono delineare il programma industriale per il Gruppo Tecnosistemi, la risposta è stata che, programma definito o no, il loro obiettivo è quello di favorire  nel più breve tempo possibile l’entrata in campo di nuovi  soggetti industriali attraverso l’affitto del  Gruppo e/o rami di attività.

Come nella situazione operativa quotidiana i Commissari hanno di fatto scelto di non “gestire” quella parte della sentenza del tribunale che invitava ad estromettere dalla gestione aziendale coloro che ne erano stati responsabili primari, così ora i Commissari pongono l’enfasi sui tempi della procedura senza parlare dei presupposti industriali e occupazionali che vanno fissati.

Tutto ciò è inaccettabile! Vanno delineati con chiarezza gli scenari del progetto industriale che coniughino l’obiettivo della salvaguardia dei know-how principali del Gruppo, con quello della rioccupazione del maggior numero di lavoratrici e lavoratori.

Per Fim Fiom Uilm nazionale e il coordinamento delle strutture sindacali territoriali ciò significa che non si può proseguire nel confronto, se prima non ci sarà la possibilità di una sede di chiarimento e di assunzione di responsabilità del Ministero delle Attività Produttive e del Governo.

Per questo hanno deciso la proclamazione di una giornata di mobilitazione di tutto il Gruppo con effettuazione di 8 ore di sciopero per MERCOLEDI’ 21 GENNAIO e con manifestazione nazionale davanti a palazzo Chigi.

Il governo ed il ministero delle Attività produttive devono dare risposte chiare.

 

                                                                                                Fim Fiom Uilm Nazionali

Coordinamento Tecnosistemi

 

Roma, 15 gennaio 2004