Comunicato delle segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm/Coordinamento Rsu Tecnosistemi

 

CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI DI TECNO FIELD SERVICE

(già TECNOSISTEMI)

 

E’ continuato ieri il confronto con la direzione aziendale di T.F.S.

L’azienda, sulla scorta delle richieste formalizzate nel precedente incontro dal coordinamento sindacale e da Fim-Fiom-Uilm, ha illustrato le iniziative che intende attuare per quanto concerne lo sviluppo e la diversificazione del mercato e della propria offerta, proiettando il Progetto di riorganizzazione in un arco temporale triennale dal 2003 al 2005. In tale ambito ha indicato gli obiettivi di fatturato e le ricadute occupazionali, arrivando sostanzialmente ad affermare che in tale arco di tempo dovrebbe risolversi il problema dei diretti e riconfermando, qualitativamente e quantitativamente, il disegno organizzativo illustratoci per quanto riguarda il personale indiretto.

Da parte sua la delegazione sindacale ha ribadito il proprio giudizio di sostanziale fallimento del piano industriale 2000-2002 riferito al mercato italiano, denunciando l’eccessiva attenzione alle dinamiche finanziarie a scapito di quelle industriali, fra l’altro, a fronte di una proprietà che brilla per la sua totale assenza dalle sedi e dalle occasioni delle relazioni industriali e sindacali. In tale ambito le Oo.Ss. hanno sottolineato:

-     la necessità che parte importante e decisiva del Progetto sia la precisa identificazione di strategie ed azioni per l’innovazione e lo sviluppo dei prodotti/servizi di TFS anche attraverso il rapporto e le sinergie di TFS con le aziende e le B.U. del gruppo Tecnosistemi;

-     la necessità che all’interno del Progetto siano previsti in modo esplicito sedi, tempi e modi per lo sviluppo delle relazioni sindacali sui temi dell’organizzazione del lavoro e delle criticità organizzative. Ciò a partire da un confronto sulla riorganizzazione delle diverse sedi, sulla riduzione delle attività appaltate nonché sulle iniziative per la riqualificazione e l’aggiornamento professionale;

-     la necessità che si riveda e si riduca la portata degli interventi sugli organici degli indiretti;

-     la riconferma degli accordi in essere sul versante delle condizioni di incentivazione e accompagnamento all’esodo volontario di lavoratori e lavoratrici.

L’azienda ha dichiarato disponibilità ad

-     aggiornare e strutturare, a fronte di specifiche richieste di Fim-Fiom-Uilm, le relazioni sindacali di gruppo;

-     confrontarsi con il Coordinamento e le Oo.Ss. su un Piano operativo di gestione graduale degli obiettivi del Progetto di riorganizzazione che escluda il ricorso alla Cigs a zero ore;

-     una gestione della mobilità all’interno del gruppo;

-     alla messa a punto, attraverso la convenzione con Italia Lavoro e riattivando un gruppo di lavoro bilaterale, delle iniziative per la riqualificazione e aggiornamento professionale (a partire dalla conferma del fabbisogno di persone che operino su Ponti Radio e Radianti);

-     a costituire un gruppo di lavoro bilaterale sui problemi dell’organizzazione del lavoro.

Contemporaneamente, l’azienda ha escluso la possibilità di rivedere la quantità e la qualità dell’intervento sulle strutture decentrate e sugli enti centrali.

La delegazione sindacale, nel prendere atto delle risposte che l’azienda ha fornito sia sulla questione delle politiche per lo sviluppo di TFS che sull’impianto complessivo del progetto, anche in relazione agli strumenti indicati per far fronte ai problemi dell’occupazione, ha considerato necessaria una rapida convocazione delle parti al tavolo di gruppo e assolutamente insufficienti le risposte dell’azienda riguardo alla riduzione degli interventi sugli indiretti, in particolare in alcune aree.

Poiché il ministero del Lavoro ha convocato le parti per mercoledì 22 gennaio p.v., si è reciprocamente convenuto di aggiornare l’incontro a martedì 21 gennaio alle ore 16.00 presso l’Unione industriali di Roma.

Il Coordinamento sindacale e Fim-Fiom-Uilm nazionali, coerentemente con il giudizio espresso, ritengono necessario proseguire nella direzione della massima informazione e discussione tra le lavoratrici e i lavoratori ma anche nella direzione della mobilitazione a sostegno delle proposte avanzate al tavolo del confronto.

Per questo motivo, proclamano un ulteriore pacchetto di

4 ore di sciopero di cui, almeno 2, da effettuarsi in tutte le aziende del gruppo

nella giornata di

VENERDI’ 17 gennaio p.v.

 Coordinamento nazionale Tecnosistemi

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 15 gennaio 2003