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 Comunicato Tecno Field Services  Nell’incontro
        svoltosi all’Assolombarda di Milano, il 6 marzo u.s., la direzione
        aziendale della Tecno Field Services ha illustrato al Coordinamento
        nazionale le azioni necessarie derivanti dall’applicazione
        dell’accordo sul piano di riorganizzazione per le strutture indirette. Come già preannunciato negli incontri di approfondimento avutisi nelle 4 Aree, l’azienda ha confermato la necessità di risolvere il problema dei 75 eccedenti indiretti nel modo seguente: - 20 lavoratori entrano nel percorso di cigs+mobilità verso la pensione; -
        23 lavoratori diventano diretti. Per i restanti lavoratori l’azienda intende procedere con trasferimenti verso le sedi di Area e utilizzando la cigs a rotazione. Nello
        specifico a livello di Area la direzione aziendale propone il
        trasferimento di 8 lavoratori da Genova e 16 da Torino a Milano: 2 da
        Napoli a Roma, 1 da Catanzaro a Palermo, 2 da Firenze a Padova. Per
        quanto riguarda gli uffici periferici, chiusura immediata di quelli di
        Genova e Firenze, mentre Ancona rimarrebbe aperta fino a luglio. Rispetto
        al piano presentato la direzione aziendale ha anche fatto presente che
        sta rivalutando l’ipotesi di apertura di una nuova sede a Bologna che,
        comunque, rimane collegata ai tempi di Ancona, mentre per Napoli, fermo
        restando i numeri che restano confermati, invece di 2 posti di
        ingegneria + 1 di programmazione, vi saranno 3 unità di ingegneria. L’azienda ha anche affermato che non procederà al trasferimento dei lavoratori delle categorie protette (3 a Taranto e 1 a Catanzaro). Per
        quanto riguarda Italia Lavoro la direzione aziendale ha annunciato di
        aver fornito l’elenco di 154 lavoratori, di cui 127 diretti
        installatori. Le organizzazioni sindacali hanno manifestato all’azienda la loro contrarietà alla messa a punto unilaterale di un elenco e al suo invio a Italia Lavoro, inoltre hanno ribadito la necessità di utilizzare al massimo tutti gli strumenti per evitare disagio ai lavoratori, esprimendo la propria netta contrarietà ai trasferimenti obbligatori, per questo ha invitato la direzione aziendale a ricercare il consenso per l’attuazione degli stessi. Inoltre,
        ha chiesto un piano finalizzato di formazione nel processo di direttizzazione
        degli indiretti, anche aumentandone il numero per ridurre le
        necessità di trasferimenti, che per il sindacato devono rimanere
        volontari. Per questo si è concordato di prevedere una riunione di
        confronto per metà aprile, in concomitanza del turno di cigs in
        scadenza il 27 aprile e per un’analisi sull’avanzamento del piano di
        riorganizzazione. Alla
        luce della discussione avuta la direzione aziendale ha comunicato la
        messa in cigs a partire dal 10 marzo di circa 15 lavoratori indiretti,
        rinviando all’incontro di aprile la conclusione della discussione sul
        piano di riorganizzazione aziendale, non fornendo aperture sulle
        modifiche dello stesso. COORDINAMENTO NAZIONALE TECNO FIELD SERVICESFIM-FIOM-UILM NAZIONALIMilano, 6 marzo 2003 |