Nota sull’ammissione allo stato passivo delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Tecnosistemi

 

Se vogliamo che i tempi per rivolgerci all’INPS (anticipazione TFR e anticipazione mensilità arretrate) non siano troppo lontani, c’è la necessità che lo stato passivo delle diverse procedure che fanno capo al gruppo TECNOSISTEMI venga chiuso in tempi ragionevoli.

Fino ad oggi abbiamo effettuato verifiche e approfondimenti finalizzati ad evitare la sostanziale perdita di diritti maturati. Ora, sulla scorta delle verifiche compiute con i Legali nazionali, con gli Uffici Procedure concorsuali e/o gli Uffici Vertenze interessati, siamo nelle condizioni di ritenere conclusa tale fase.

Riteniamo quindi necessario procedere e formalizzare le istanze dei lavoratori alle scadenze indicate dal tribunale di Milano – Sezione Fallimentare – che sono:

1) Tecnosistemi S.p.a.: prossima udienza 18/04/2005.

2) T.F.S. S.p.a.: 16/02/2005 (anche se sicuramente verrà ulteriormente rinviata)

4) I.C.T. Systems S.p.a.: 18/04/2005.

5) T.S.S. S.p.a.: 18/04/2005.

6) Eudosia S.p.a.: 16/02/2005.

Sulle singole questioni oggetto di approfondimento, l’orientamento finale è il seguente:

a)      Riflessi sul TFR delle ore di viaggio: da conteggiare ove rilevate tali incidenze

b)      Riflessi sul TFR delle ore di orario straordinari: vedi sopra.

c)      Bonus a titolo di incentivazione all’esodo previsto negli accordi aziendali: vedi sopra.

d)      Incidenza della 13°MA sul T.F.R. (periodo 1990/1997, per i lavoratori provenienti da Italtel): questa questione, sollevata dai compagni dell’ufficio vertenze della FIOM di Torino, merita un approfondimento. In base ai controlli fatti, sembra infatti che in tale periodo non sia stata conteggiata la 13°MA nel calcolo del TFR. L’invito pertanto è di effettuare un controllo, per lo meno a campione, per trovare conferma o meno di tale eventualità.

E’ chiaro che  toccherà poi ai singoli lavoratori decidere, sulla scorta di una loro autonoma valutazione del rapporto tra tempo necessario e valore del credito, sull’eventuale ricorso da inoltrare a fronte della valutazione del Giudice fallimentare.

E’ chiaro in ogni caso che sui punti in questione sicuramente la posizione della procedura sarà di assoluta chiusura, e quindi occorre sin da ora prospettare ai lavoratori l’eventualità delle cause in opposizione allo stato passivo, che potrebbero comportare tempi di attesa del soddisfacimento del proprio credito di almeno un anno e mezzo oltre la chiusura della verifica dei crediti.

Ricordiamo che le domande di ammissione al passivo vanno domiciliate presso l’Ufficio Procedure Concorsuali della CGIL di Milano, Via Fontana 18, 20122 Milano, e vanno ivi indirizzate all’attenzione del compagno Petroli Fabrizio.

Cordiali saluti

 

p. la Fiom nazionale

Gianni Scaltriti