Comunicato delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm Necessario un incontro con Tecnosistemi Con la mobilitazione di venerdì scorso, le lavoratrici e i lavoratori di Tecnosistemi hanno confermato di non essere disponibili a lasciarsi andare ai tempi altrui. Il tempo, per il gruppo Tecnosistemi, è assolutamente decisivo. Lo vogliamo ricordare prima di tutto a noi stessi, prima ancora di ricordarlo, di nuovo, al ministero delle Attività Produttive, ai giudici del Tribunale di Milano, ai commissari. Non siamo soddisfatti di come il tempo è stato gestito né in relazione ai problemi dell’operatività quotidiana delle aziende, né in relazione alle condizioni dei lavoratori. In Tecnosistemi ci sono più di mille lavoratrici e lavoratori sospesi in Cigs. Non è possibile che, oltre un mese dopo lo sblocco dei magazzini, siano ancora così tanti! Allo stesso modo, non è possibile che le previsioni in materia di pagamento degli stipendi tendano sempre a slittare, così come non è giusto essere ancora in attesa di una risposta relativamente alla richiesta di un acconto nel mese di dicembre sulle spettanze per tutte/i coloro che sono sospesi. Fra l’altro, in una situazione siffatta, si ha l’impressione che qualcuno voglia cominciare a gestire l’azienda secondo “il budget previsionale con una ipotesi di ristrutturazione predisposto dal management della società” che compare nella relazione dei commissari. Un progetto mai discusso con le Organizzazioni sindacali e il Coordinamento sindacale e, quindi, privo di qualsiasi validazione contrattuale. È per queste ragioni che continuiamo a sollecitare tutti, è per queste ragioni che abbiamo richiesto un incontro con i commissari: un incontro per avere risposte chiare. Fim - Fiom - Uilm nazionali Roma, 5 dicembre 2003 |