Sirti: difficili prove d'intesa
Il 13 luglio la Sirti ha aperto le procedure formali per la richiesta di Cassa integrazione straordinaria per crisi, e interesserà un numero medio di 600 fino ad un massimo di 1.200 lavoratori e ha chiesto al Ministero del Lavoro una rapida convocazione. La norma impone un massimo di 25 giorni entro i quali le parti sono chiamate a ricercare una soluzione condivisa. In caso di mancato accordo l'azienda può agire unilateralmente. Nell'incontro svoltosi il 13 luglio a Roma tra la Direzione aziendale e il Coordinamento RSU con le Segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm, la società ha presentato e illustrato una prima bozza di testo per gestire la Cassa integrazione. Su tale proposta la delegazione sindacale ha espresso una serie di obiezioni, compreso la necessità di eliminare alcuni punti su temi non legati alla procedura, e si è riservata di proporre una serie di modifiche al testo, in coerenza con quanto già avanzato nei precedenti incontri (vedi comunicati), comprese le garanzie per i contratti di apprendistato in scadenza e scaduti ma non confermati, e la regolazione/controllo subappalto. La direzione ha confermato la necessità di arrivare in tempi rapidi ad una soluzione stante la grave difficoltà che la società sta attraversando, anche sul fronte dell'indebitamento e la necessaria correzione dei conti da fare in linea con quanto previsto dal piano approvato da banche e soci, onde evitare ricadute complessivamente ancora più pesanti. Prossimi impegni:
Nei giorni successivi sono
possibili ulteriori incontri presso il Ministero del Lavoro per ricercare
una soluzione condivisa, in caso del permanere di difficoltà, prima della
scadenza dei tempi della procedura. Fim, Fiom, Uilm nazionali Roma, 14 luglio 2010 |