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Ristrutturazione in Sirti
In data 5 marzo
2010, a Milano, presso l'Assolombarda, si è tenuto l'incontro con la
direzione aziendale, alla presenza del nuovo Presidente e Amministratore
Delegato Alberto Lina, incontro chiesto dal sindacato in relazione ai
cambiamenti e alle difficoltà in corso nella Sirti.
AMMINISTRATORE
DELEGATO
Dopo la propria
presentazione storica (vedi scheda), l'A.D. ha fatto un primo punto
della situazione, premettendo che il piano industriale, quinquennale da
presentare anche alle banche, sarà pronto non prima di 2 mesi.
Le criticità di
Sirti sono da imputare prevalentemente alla mancanza di investimenti
nelle infrastrutture delle telecomunicazioni nel nostro Paese. I vari
impegni dei governi, sia per la riduzione del Digital Divide, sia per
favorire la nuova rete a banda larga non hanno trovato nessuna
realizzazione. Gli altri progetti come le reti ferroviarie ad alta velocità
sono nella fase di completamento e le nuove tratte non sono ancora
finanziate e in cantiere. Le conseguenze sono una crisi del settore che
colpisce anche la Sirti. Un punto di forza è che in tutti i casi sia le
infrastrutture di TLC che quelle ferroviarie sono sul territorio nazionale e
non sottoposte al rischio delocalizzazione.
A queste
criticità si sommano le riduzioni dei prezzi che Telecom pratica sia
sulle manutenzioni, e sia sulle altre attività, con gare al ribasso, per far
fronte al proprio pesante indebitamento, ragione questa che frena anche gli
investimenti sulla rete di nuova generazione da parte del gestore. Gli
effetti di questa politica sono per Sirti molto pesanti anche in ragione di
un maggior costo di struttura e minor flessibilità rispetto alle altre
imprese a cui si rivolge Telecom. Ulteriore problema per Sirti sono i
ritardi degli investimenti programmati in Libia e il ridimensionamento dei
progetti iniziali, per scelte del governo locale.
In conclusione,
l’AD di Sirti conferma che la società è ricca di competenze ma sofferente
sul piano finanziario. Per provare a risolvere questa incoerenza mette a
disposizione l'esperienza e la competenze in ristrutturazioni e salvataggi
di grandi imprese. L'intenzione è mantenere l'organicità dell'impresa, anche
se va alleggerita nella struttura, e non sono previsti spezzatini o
esternalizzazioni, mentre non è escluso, dopo il risanamento, la ricerca di
nuove alleanze.
AZIONI IN ATTESA
DEL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE
Il piano con
relativi “sacrifici” sarà pronto in aprile. L'obiettivo è recuperare
competitività e margini, oltre alla riduzione dell'indebitamento (oltre 470
milioni di euro), la direzione Sirti ha comunicato che: è stato fatto un
primo intervento degli azionisti con 30 milioni di liquidità (sono tutti
fondi d'investimento, qualche azionista si sta defilando); che c'è
l'intenzione di sospendere le assunzioni fino alla presentazione del piano;
che nel frattempo l'accordo sulla mobilità volontaria proseguirà come da
impegni assunti ed è quindi confermato; che la direzione intende completare
lo smaltimento ferie arretrate dei lavoratori e grazie a questo alleggerire
l'indebitamento della società; che dove necessario la direzione ha comunque
aperto e/o aprirà la cassa integrazione ordinaria, l’utilizzo della quale
sarà analizzato preventivamente con il sindacato locale (Pescara, Genova,
Firenze, Benevento, Palermo, Piemonte e altre realtà potrebbero
aggiungersi).
IL SINDACATO
Come
organizzazioni sindacali abbiamo espresso la preoccupazione per la
situazione generale in cui si trova il settore e la Sirti, imputando anche
alle imprese l'assenza di una azione congiunta industriale verso il Governo,
verso Telecom e gli altri gestori.
È stato
denunciato un ricorso sbagliato ed eccessivo al sub appalto, avendo
fornito così uno strumento in più ai gestori della telefonia per ridurre i
prezzi allargando la platea dei fornitori da far partecipare alle gare. Come
sindacato abbiamo anche chiesto se alti dirigenti recentemente usciti in
accordo con Sirti abbiano costituito Aziende d'appalto per conto di Sirti o
per le quali siano previste cessioni di rami d'azienda (L’azienda ha
risposto di no).
Abbiamo chiesto
il rispetto dell'accordo sottoscritto a dicembre sulla mobilità,
compresa la continuità delle assunzioni per i lavoratori con varie forme di
contratto. Impegno che era stato convenuto nell'accordo stesso.
Per quanto
riguarda il legittimo smaltimento ferie arretrate deve avvenire nel
rispetto del contratto e delle indicazioni dei lavoratori e previo
consultazione con le RSU. Abusi o violazioni saranno denunciati e nel caso
impugnati.
È stato
convenuto con la direzione che le trasferte sull'estero (Libia) dovranno
effettuarsi previa con la disponibilità del lavoratore.
La delegazione
sindacale ha confermato la disponibilità a valutare il piano, quando sarà
presentato e conferma l'indisponibilità ad ogni eventuale licenziamento,
pronti su questo punto a dare ferma battaglia.
Come sindacato
abbiamo annunciato che continueremo ad attivarci verso le istituzioni
sia per i problemi sollevati da Sirti, sia per denunciare i mancati
investimenti sia per le conseguenze occupazionali e strutturali del paese. A
tal fine è stata inviata la richiesta d'incontro al Ministero dello Sviluppo
Economico.
Si aggiunge
l’impegno a sollecitare ulteriormente anche l’intervento del Vice Ministro
alle Telecomunicazioni On.le Paolo Romani, sulle problematiche generali del
settore, come da tempo richiesto dalle segreterie nazionali Fim Fiom Uilm.
È necessario che
le RSU e le strutture, oltre a dare l'informazione ai lavoratori si
attivino, sin da subito, con le istituzioni locali: regioni, provincia e
comuni, per far presente la situazione complessiva, i rischi occupazionale e
la necessità di investimenti, favorendo l'avvio anche di progetti locali. Le
varie iniziative vanno comunicate al sindacato nazionale e agli organi
d'informazione.
BENEVENTO
Particolare
preoccupazione desta la situazione dei lavoratori di Benevento, stante
la decisione di Telecom di dare ad altre imprese minori il contratto di
manutenzione su quell'area. Sono previsti vari incontri con le istituzioni
locali e la prefettura. Come sindacato chiediamo a Telecom di annullare tale
decisione, al fine di dare continuità occupazionale e operativa a Sirti sul
territorio.
Fim, Fiom, Uilm
nazionali
Roma, 9 marzo 2010 |