Comunicato Sirti n. 36

Sirti e i 40 denari: arretrati che diventano anticipi

 

Va bene tutto, ma che dei soldi che sarebbero dovuti dal 1° luglio 2007, data di scadenza del contratto nazionale, diventino anticipo su futuri aumenti e non compensazione di mancati aumenti è una scorettezza lessicale e una furbata ideologica. Questi 40 denari, che ovviamente è meglio avere che non avere, più correttamente sono un minor accumulo di debito dell’impresa verso il lavoratore, come la stessa sirti, in modo arzigogolato riconosce prevedendone il successivo assorbimento.

 

A PROPOSITO DI REGOLE

Le regole prevedono che ogni due anni i contratti nazionali aggiornino gli aumenti salariali di tutti i lavoratori italiani. Alla scadenza del contratto, il mancato rinnovo fa scattare una sorta di credito dei lavoratori nei confronti delle imprese, e solo in parte minimale (e qui siamo d’accordo con sirti) tale credito è compensato dalla così detta vacanza contrattuale. Un’ulteriore e più significativa compensazione sul “credito” maturato dal lavoratore per i mesi di ritardato rinnovo è coperto in genere con delle una tantum (320 euro nell’ultimo contratto).

Tanto per rimettere un po’ di ordine semantico e filologico nelle affermazioni che si leggono.

Tutto il resto del comunicato SIRTI è informazione e gioco di parte sulle responsabilità nei ritardi.

Sempre per correttezza e completezza di informazione nell’incontro del 9 ottobre la direzione propose alla delegazione sindacale di convenire sui 40 euro da pagare da ottobre, ma ad una condizione: che il sindacato si impegnasse a non scioperare sulle due vertenze aperte (contratto nazionale e integrativo). Proposta buttata lì da Sirti a fine incontro, consapevole della risposta ironica e negativa della delegazione.

È ben più elevato l’impegno economico e normativo che chiediamo alle imprese metalmeccaniche e a Sirti sia come contratto nazionale, che è un diritto, sia come contratto integrativo aziendale. Non è nostra intenzione lasciar perdere per i fatidici “40 denari...”

Per il contratto integrativo SIRTI sottolineiamo che abbiamo consegnato le richieste scritte per l’aumento a giugno 2007, abbiamo atteso 3 mesi senza conflitto, nel rispetto del periodo di raffreddamento, ora Sirti deve dare un segnale vero di disponibilità a chiudere.

Sirti metta i soldi sul tavolo della trattativa e dimostri questa sua buona volontà.

L’occasione è il prossimo appuntamento con il Coordinamento RSU dell’8 novembre a Milano. Vedremo!

 

Fiom nazionale

Roma, 29 ottobre 2007