Comunicato Sirti n. 40

Sirti: gli scioperi vanno e fanno male! lavoratori in attesa dell’incontro

 

Tra dirigenti e struttura aziendale aumenta il nervosismo, reazioni scomposte con pressioni e campagne disinformative.

 

Mentre continuano ad arrivare buone notizie sul fronte economico finanziario per la Sirti, con costante crescita di utili e fatturato, e da inizio dicembre ha stipulato un contratto in Libia (valore 140 milioni di euro) e in partenariato con altre imprese parteciperà all’avveniristica costruzione della nuova sede della regione Lombardia (valore 400 milioni di euro), I LAVORATORI SIRTI sono costretti agli scioperi per vedere aggiornati i propri trattamenti ECONOMICI E NORMATIVI integrativi, fermi da oltre dieci anni.  

Nella situazione di assoluta positività dell’impresa troviamo l’indisponibilità di Sirti un fatto vergognoso. Tanto più che risanamento e rilancio in della società sono avvenuti, in particolare, grazie alla professionalità e ai sacrifici degli operai e degli impiegati Sirti.

L’avvio delle lotte decise dal Coordinamento che sta via, via prendendo forza, nelle diverse regioni, sta mettendo in fibrillazione e difficoltà la struttura gerarca della SIRTI. 

La società sta cercando di indurre i lavoratori a non scioperare, utilizzando vari metodi, non tutti legittimi: pressioni, telefonate sulle adesioni, “ricatti”; espedienti accompagnati da una massiccia campagna disinformativa tendente a mettere in cattiva luce sindacati, delegati e le crescenti adesioni agli scioperi in corso. Atti però che non producono i risultati sperati.

Da sapere che i lavoratori non sono tenuti a dare nessun preavviso alla struttura gerarchica aziendale della propria intenzione di aderire agli scioperi, se non eventualmente dopo averli fati. È utile attenersi a ciò anche al fine di non agevolare con tale informazione l’organizzazione produttiva aziendale, giacché lo sciopero ha proprio lo scopo di creare tali difficoltà al fine di sviluppare tutta la sua efficacia.

In alcune realtà la Sirti cerca di utilizzare dei lavoratori di ditte in sub appalto in sostituzione dei lavoratori in sciopero, atto illegale, in violazione dell’art.28 legge 300/70 e che si configura come procedura penale nella mancata ottemperanza delle sentenze.

Pertanto è assolutamente vietato sostituire i dipendenti in sciopero con lavoratori di ditte terze o interinali ecc Spetta alle strutture sindacali territoriali e non al singolo lavoratore, nel caso accada tale circostanza, denunciare e ricorrere tempestivamente agli organi competenti per far cessare tale grave violazione. I lavoratori devono tempestivamente informare dei fatti i delegati, i quali lì comunicheranno a loro volta all’organizzazione sindacale.

È  nostra intenzione trovare una giusta intesa sul contratto integrativo Sirti, nel rispetto della piattaforma e delle regole del contratto nazionale, siamo tuttora in attesa della convocazione del prossimo incontro, da parte di Sirti, per arrivare a una possibile rapida intesa.

Nel confermare tutte le agitazioni incorso, come da ultimo comunicato, in assenza di convocazione valuteremo con il Coordinamento l’intensificazione delle iniziative di lotta.

 

fiom nazionale

 

Roma, 07 dicembre 2007