Comunicato delle segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm su Sirti

 

Il coordinamento delle Rsu Sirti e Fim, Fiom, Uilm nazionali respingono il piano presentato dall’azienda che non si configura in alcun modo come Piano industriale, ma come brutale riduzione di costi dimezzando l’occupazione e dequalificando il lavoro. Sono fra l’altro totalmente assenti indicazioni sugli investimenti, inesistenti gli strumenti e non c’è alcun riferimento a come si modifica la presenza della Sirti all’estero.

I lavoratori della Sirti pretendono una discussione seria su un progetto di sviluppo qualificato, e si rifiutano perciò di affrontare un confronto sulla gestione degli esuberi, che significherebbe semplicemente avallare la pratica del subappalto come scelta strategica del sistema delle installazioni che taglia diritti e spinge verso l’illegalità e il lavoro nero. E’ altresì inaccettabile la prospettiva di spezzettamento in mini imprese.

Il confronto con l’Azienda deve avere al centro la collocazione della Sirti nella fascia alta del mercato della progettazione e gestione delle reti e dei servizi a rete.

Per sostenere questa impostazione, il Coordinamento e le OO.SS. proclamano 16 ore di sciopero da gestire a livello provinciale, di cui 8 ore il 18 aprile, in concomitanza con l’incontro con l’azienda, e un’assemblea nazionale dei delegati entro il mese di Aprile.

Contemporaneamente va subito attivato un tavolo con i ministeri dell’Industria, del Lavoro e delle Telecomunicazioni. E’ urgentissimo mettere in campo investimenti e strumenti che riconoscano concretamente la funzione pubblica della implementazione e manutenzione delle reti.

Bisogna richiamare i gestori di telecomunicazioni, e in primo luogo la Telecom, alle proprie responsabilità bloccando una politica dissennata che scarica i costi sui lavoratori degli appalti secondo un’idea deleteria di concorrenza al ribasso che produce disoccupazione e mancato sviluppo.

Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm

Coordinamento Rsu Sirti

Roma, 6 aprile 2001