Comunicato del coordinamento regionale Fim Fiom delle aziende Alpitel, Mazzoni, Sirti, Sirti Progetto Reti, Sielte e Tecnosistemi Il
coordinamento regionale Fim Fiom delle aziende Alpitel, Mazzoni, Sirti,
Sirti Progetto Reti, Sielte e Tecnosistemi riunitosi il giorno 6 settembre
c.a. per valutare la situazione presente nell’insieme delle aziende del
settore degli appalti telefonici presenti nella regione Piemonte, valuta
negativamente e con forte preoccupazione lo stato di crisi del settore. Siamo
di fronte a rischi veri sul futuro di centinaia di lavoratori occupati
nelle aziende elencate. Tre le cause principali: a)
la corsa al massimo ribasso e la secca riduzione degli ordini da
parte dei principali clienti a partire da Telecom; b)
la mancanza di una politica industriale del settore che perdura
ormai da molti anni c)
i riflessi di quanto sopra indicato stanno determinando un ricorso
massiccio alla cassa integrazione straordinaria, un ricorso a subappalto
più o meno legale, una maggiore flessibilità dei lavoratori attraverso
modelli organizzativi definiti unilateralmente. Anche
gli utenti pagano il miracolo della privatizzazione attraverso
l’abbassamento della qualità del servizio, l’allungamento dei tempi
dell’intervento riparatore, mentre nel frattempo la rete diventa ogni
giorno più fragile, visto che gli investimenti si riducono e la logica
del massimo ribasso impera. Il
governo deve recuperare il tempo perduto attraverso un impegno per
l’innovazione tecnologica che preveda investimenti, ricerca e sviluppo
nel settore. La
comunicazione dovrebbe essere considerata un bene pubblico, un’azienda
pubblica che gestisca la rete di telecomunicazioni non è da considerare
una bestemmia, ma è coerente con obiettivi di rilancio e della qualità
dello sviluppo. Di
fronte a questo stato di cose il coordinamento regionale Fim e Fiom deglii
appalti telefonici e Fim e
Fiom Piemonte intendono con la giornata di lotta del 30 settembre che vedrà
protagonisti i lavoratori di Sirti, Sirti progetto reti, Sielte, Alplitel
e Tecnosistemi manifestare contro la politica di Telecom, contro
l’assoluta incapacità del governo di dare risposte al settore e
chiamando lo stesso agli impegni e agli accordi sulle rioccupazioni delle
crisi a partire da Tecnosistemi. Contro
le aziende del settore che ne approfittano della situazione utilizzando la
cigs impropriamente de-professionalizzando e mortificando le lavoratrici e
i lavoratori più deboli. Coordinatori
regionali Fim Fiom delle aziende del settore Fim,
Fiom regione
Piemonte
Settembre 2004 |