Problemi di nervi? No, problemi seri

 

Anche alla Direzione Aziendale di SIRTI PROGETTO RETI saltano i nervi? E’ un quesito legittimo alla luce della “Informativa a tutti i dipendenti di Sirti Progetti Reti” apparsa la scorsa settimana.

Che sia o no una questione di nervi, rimane il fatto che da una lettura non superficiale di tale documento emergono alcuni giudizi: non esistono margini di trattativa su istituti contrattuali che S.P.R. ha preteso (e ottenuto) di eliminare dalle condizioni contrattuali dei lavoratori provenienti dal Gruppo TCS in AS e che oggi, volente o nolente, deve riaffrontare; i conti di S.P.R. sono andati male (2004) quindi gli impegni occupazionali assunti nelle diverse sedi sono sostanzialmente annullati, bisogna contenere i costi, ciò che sta succedendo è una prevaricazione ideologica per questo rivolge appello a Voi lavoratori.

Certo S.P.R. non si è appellata al senso di responsabilità di qualcuno quando ha deciso, in modo unilaterale, di assegnare dei superminimi individuali, oppure, sempre in modo unilaterale, ha deciso di introdurre istituti come l’indennità di funzione, chiedendo prestazioni senza ricorrere, a partire dal maggio 2004, a istituti contrattuali più adeguati.

E’ chiaro che non esiste nessuna prevaricazione ideologica se si esclude la volontà di S.P.R. di fare il Regolamento Aziendale/Accordo che vuole Lei: il tono dell’informativa ne è una prova!

Su una cosa però S.P.R. ha ragione: per raggiungere un accordo relativamente all’armonizzazione dei trattamenti in essere, devono cambiare diverse cose:

- Va adeguato l’organico a tempo indeterminato almeno fino a coprire il livello medio del 2004. Va normata bilateralmente la casistica per le assunzioni a tempo determinato.

- Va aumentato il valore alla base del calcolo del PdR confermando il suo carattere sperimentale e prevedendone la sua verifica alla fine del 2005.

- Va migliorato il capitolo della normativa delle trasferte sia in valore che nel meccanismo a partire dalla situazione delle aree metropolitane di Roma e Milano.

- Va migliorata la normativa proposta sulla Reperibilità che non potrà essere diversa da quella che si converrà in Sirti SpA. In particolare occorre prevedere una modalità di consenso del lavoratore, eliminare la consecutività di più settimane, una quantità diversa e una diversa modalità di verifica (trimestrale) delle ore forfettariamente coperte dalla indennità di funzione.

- Va totalmente eliminato qualsiasi riferimento alle attività di manutenzione nell’attuazione dell’Accordo nazionale in materia di diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali (L. 146/90).

- Occorre prevedere esplicitamente le condizioni in caso di passaggi in altre aziende del Gruppo Sirti.

Infine: un’ANSA del 24/3 scorso ha informato i mercati finanziari degli impegni che i principali soci di Sirti SpA stanno assumendo per diventare primi azionisti di IMPREGILO, ma anche del fatto che il CdA ha presentato il progetto di fusione per incorporazione in Sirti di S.P.R.. Con grande tempestività, il 1° aprile scorso, abbiamo ricevuto la comunicazione ufficiale di apertura della procedura ai sensi dell’art. 47/428.

Ecco perché nervi o non nervi, per le OO.SS. la cosa è seria: è chiaro che, per il rilievo della novità, investiremo la Presidenza del Consiglio e il Ministero delle Attività Produttive ma anche che, in assenza di riscontri positivi rispetto al quadro generale dell’occupazione e alle richieste sopraccitate, occorrerà prevedere iniziative di mobilitazione dei lavoratori a partire dal blocco delle flessibilità e della reperibilità.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

 

Roma, 5 aprile 2005