Dall’incontro con Siemens spa sulla divisione Com qualche segnale di apertura, da concretizzare e sviluppare.
L’incontro
richiesto da Fim, Fiom, Uilm nazionali e dal Coordinamento delle Rsu sulle
strategie industriali di Siemens della divisione Com, si è svolto il 25
gennaio presso l’Assolombarda. L’Azienda,
presente all’incontro ai massimi livelli, ha dichiarato l’infondatezza
delle voci, diffuse in Germania, che attribuivano a Siemens la volontà di
uscire dalle telecomunicazioni. Il
management ha affermato la volontà di mantenere in Italia l’intera
catena del valore (ricerca, produzione, vendita, assistenza) e le funzioni
di eccellenza della divisione a livello mondiale (ponti radio, mobile,
wi.max). Per sostenere questa scelta ha specificato quanto annunciato
nell’incontro del 14 novembre con lo speaker country: concentrare le
attività produttive a Marcianise, esternalizzare il reparto produzione di
Cassina, convogliare la ricerca e sviluppo in questo sito, sviluppare il
Service cedendo comunque a terzi le attività di build e a minor valore
aggiunto. Fim,
Fiom, Uilm e il Coordinamento hanno contestato la validità di questa
impostazione che indebolirebbe nella produzione e nel Service la presenza
e le capacità di Siemens, creerebbe una rottura del ciclo tra ricerca,
prototivazione e produzione, non offrirebbe nei fatti garanzie sul futuro
occupazionale dei lavoratori esternalizzati. La delegazione sindacale ha
ribadito la ferma contrarietà a processi di esternalizzazione e proposto
all’Azienda di affrontare il confronto sulle condizioni per ricercare,
dentro Siemens, il recupero di efficienza e redditività. Dopo
una pausa, per permettere all’Azienda di valutare la proposta sindacale,
fra le parti è stato concordato: - per Cassina di congelare decisioni e atti nella direzione dell’esternalizzazione della produzione e avviare il confronto chiesto dalla delegazione sindacale (incontri fissati per il 14 e 15 febbraio), -
per il Service di predisporre un confronto preventivo, prima
dell’avvio di qualsiasi procedura, non escludendo soluzioni diverse e lo
spostamento di personale da attività a basso a quelle a più alto valore
aggiunto. La
dura lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Cassina, la solidarietà
di altri siti coinvolti nel disegno aziendale, la ferma volontà e unità
di tutto il Coordinamento hanno conseguito un primo, seppur parziale,
risultato: adesso sul tavolo del confronto non ci sono solo le ipotesi
delle esternalizzazioni. L’unità,
la forza, l’intelligenza dei lavoratori dovranno ora misurarsi con
l’Azienda, per aprire una fase nuova che porti al rafforzamento della
presenza di industriali di Siemens in Italia. La
delegazione sindacale ha, infine, richiesto di fissare un incontro sulle
strategie industriali di Siemens per tutte le aziende del Gruppo operanti
in Italia. Incontro che Siemens si è impegnata a fissare. Fim,
Fiom, Uilm nazionali Il
Coordinamento nazionale Rsu Roma,
26 gennaio 2006 |