Comunicato sindacale del Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm, Siemens Icn
Il Coordinamento nazionale Siemens si è riunito in data odierna per valutare l’andamento aziendale e le iniziative sindacali. Il Coordinamento esprime un giudizio negativo sulle politiche aziendali incapaci di affrontare la collocazione di Siemens in questa fase di crisi del settore e del mercato delle telecomunicazioni (Tlc). Infatti, non basta solo una politica di riorganizzazione ma occorre impostare linee, progetti industriali in grado di collocare Siemens in termini positivi di fronte a una ripresa del mercato. Siemens invece ha concentrato tutta la sua azione in termini di riassetti societari e di puro adeguamento dei costi, con una logica subalterna agli assetti finanziari e all’andamento del titolo in borsa. Da
qui l’esternalizzazione delle attività manifatturiere, e abbandono di
vecchi prodotti senza una visibilità piena su come intende collocarsi
Siemens nel mercato delle Tlc. La
decisione della Siemens di abbandonare la produzione e la ricerca dei cross
connettori, la volontà di abbandonare la produzione e la ricerca a L'Aquila
e di alcuni reparti a Milano e Bologna esprimono chiaramente questa scelta
che rischia di cancellare oltre 500 posti di lavoro. Questo
avviene dopo un periodo in cui l’azienda era impegnata a realizzare un
piano industriale di rilancio del sito aquilano. Il Coordinamento esprime una profonda contrarietà e preoccupazione per la strada intrapresa da Siemens. La
chiusura degli stabilimenti non può essere uno strumento di politica
industriale, occorrono politiche di rilancio, diversificazione di prodotti
sia nella ricerca che nella produzione per salvaguardare l’occupazione,
tenendo conto della molteplicità della presenza e degli interessi di
Siemens in Italia. Le
Segreterie nazionali hanno già richiesto un incontro al presidente del
Consiglio, il Coordinamento metterà in campo tutte le iniziative di lotta
e di coinvolgimento delle istituzioni e dei lavoratori per contrastare le
scelte della Siemens che scarica sui lavoratori il peso della crisi e
determina l’impoverimento economico e sociale di interi territori. Tale
scelta di Siemens determina una discontinuità pericolosa per tutto il
gruppo Siemens in Italia nel modo di affrontare i problemi. Fim Fiom Uilm nazionali Il Coordinamento nazionale
Siemens Icn Roma, 18 luglio 2002
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