Siemens interrompe il confronto sulle prospettive di Cassina De’ Pecchi

 

L’Incontro odierno con Siemens per migliorare l’efficienza dello stabilimento di Cassina de’ Pecchi per impedire la scelta precedentemente annunciata dall’azienda d’esternalizzare la produzione, non ha prodotto i risultati auspicati.

L’azienda ha aperto la riunione ribadendo come soluzione ottimale il ricorso ad una turnistica, per tutti i reparti, articolata su 6 giorni lavorativi e 24 ore di utilizzo giornaliero degli impianti.

La delegazione sindacale ha inserito la discussione sui turni nel contesto più generale delle politiche industriali, della prospettiva e delle garanzie sul mantenimento del sito di Cassina e della sua dimensione occupazionale. In questo quadro la delegazione sindacale ha proposto una soluzione che eviti il sabato lavorativo e possa prevedere un aumento dell’utilizzo degli impianti ma limitatamente ad alcune aree più critiche.

L’azienda ha ritenuto non sufficiente la disponibilità data dal sindacato e comunque non tale da giustificare il mantenimento della realtà produttiva di Cassina nell’ambito Siemens.

L’azienda ha dichiarato di ritenere fallito il confronto per trovare una soluzione alternativa alla esternalizzazione di Cassina e altresì comunicato l’indisponibilità a proseguire la trattativa sull’insieme dei problemi aperti nella S.p.A (prospettive “Comm”, mobilità, occupazione, esternalizzazioni, trasferte) già programmato per il 23 p.v.

Fim, Fiom e Uilm nel giudicare negativamente l’andamento del confronto, respingono la posizione aziendale tendente a mettere in discussione la prevista verifica sui temi più generali.

A tale riguardo sarà convocato nei prossimi giorni il coordinamento nazionale di Fim, Fiom e Uilm per fare il punto sulla situazione e definire iniziative adeguate.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

 

Roma, 14 marzo 2006