Contro le esternalizzazioni, per cambiare le scelte di Siemens spa, per rilanciare le strategie industriali finalizzate al mantenimento e allo sviluppo della Siemens in Italia. La mobilitazione continua

 

Il Coordinamento nazionale Fim Fiom Uilm riunitosi a Milano il 12 aprile 2006 ha affrontato la situazione Siemens a fronte dei troppi problemi non risolti e a fronte di iniziative aziendali che prefigurano un ridimensionamento della presenza di Siemens nel nostro paese.

I temi all’ordine del giorno sono stati:

-         la procedura di esternalizzazione delle attività Build e Engineering del Service Carrier

-         la ventilata ulteriore esternalizzazione del Service Interprase

-         la questione riaperta dall’azienda sulla esternalizzazione della produzione di Cassina e sulle possibili ricadute sull’intera presenza di COM in Italia

-         il rinvio della definizione dei trattamenti di trasferta, nonostante l’accordo aziendale del giugno 2005.

Il Coordinamento nazionale Siemens e le segreterie nazionali Fim Fiom Uilm ribadiscono gli orientamenti sindacali già assunti e cioè:

-         contrarietà a esternalizzazioni nell’area del Service che è un settore strategico di politica industriale e insediamento territoriale. Contrarietà già espressa nell’incontro di procedura per l’esternalizzazione del Build e Engineering svoltosi il 12 aprile a Milano. In tale incontro abbiamo richiesto all’azienda di recedere dalla  decisione assunta ottenendo una risposta negativa in merito. Nell’ulteriore incontro che si terrà il 21 aprile ribadiremo le ragioni della nostra contrarietà a tale operazione e la nostra volontà di garantire il futuro lavorativo dei lavoratori e delle lavoratrici dell’area.

Il Coordinamento, ritenendo fondamentale per i lavoratori e le lavoratrici e per lo sviluppo di Siemens Italia un’intesa generale sulle strategie industriali, ha deciso di attivare un percorso che punti a costruire un tavolo istituzionale nel quale si definiscano le condizioni per rilanciare le strategie industriali finalizzate al mantenimento e allo sviluppo di tutta la catena del valore (ricerca, produzione, vendita e service).

Non siamo disponibili ad assecondare le scelte di Siemens, perché non siamo disponibili a consentire un suo ridimensionamento nel nostro paese.

Per queste ragioni il Coordinamento nazionale e le segreterie nazionali ritengono estremamente importante mantenere lo stato di agitazione di tutta Siemens spa.

Su tutte le questioni aperte e in particolare per ribadire la contrarietà all’esternalizzazione del Service con la convinzione che questa scelta dell’azienda sia sbagliata e negativa non solo per le prospettive dei lavoratori dell’area ma anche perché potrebbe preludere a scelte di Siemens miranti a esternalizzare altre attività finora  ritenute, come il service, dalla stessa azienda strategiche, Fim Fiom Uilm e il Coordinamento nazionale indicono

 

2 ore di sciopero giovedì 20 aprile

per tutti i lavoratori e le lavoratrici di Siemens Spa

le modalità di svolgimento dello sciopero verranno definite a livello dei singoli siti

 Fim, Fiom, Uilm nazionali

 

Roma, 13 aprile 2006