Siemens: aperture sulle strategie industriali “com” ma chiusura sul service Si
è tenuta nei giorni 6 e 7 marzo la ripresa del confronto tra Siemens Spa,
le Segreterie nazionali e territoriali Fim, Fiom, Uilm e il Coordinamento
sindacale avente come oggetto le strategie industriali nel settore Com, il
superamento della decisione di esternalizzazione delle attività
produttive di Cassina de’ Pecchi e la scelta aziendale di procedere alla
cessione di alcune funzioni di service sia delle reti fisse (Enterprise)
che di quelle mobili (Build). Per
quanto riguarda il primo punto l’Azienda ha confermato che Fra
le parti è stato confermato l’impegno ad un incontro risolutivo della
questione trasferte che è aperta da alcuni mesi. Sulla
volontà dell’Azienda di procedere all’esternalizzazione di attività
di service, dove sarebbero coinvolti 41 lavoratori nell’area Enterprise
e 82 diretti (+ 90 indiretti) nell’area Build, -
le motivazioni
portate dall’Azienda a sostegno della propria scelta sono
contraddittorie, poiché vengono usati argomenti diametralmente opposti
per le due aree coinvolte; -
le argomentazioni
di natura industriale sono inconsistenti mentre sembrano prevalere logiche
sostanzialmente di tipo finanziario; -
queste
esternalizzazioni, se effettuate, porterebbero ad un indebolimento di
tutto il Service che a parole Siemens sostiene di voler sviluppare, ma con
queste scelte nei fatti destruttura; -
la nostra
contrarietà a queste scelte deve portare l’azienda a ricercare strade
alternative alla cessione di attività, razionalizzando la gestione,
tagliando costi esterni e riqualificando, se necessario, il personale. Fim, Fiom, Uilm invitano i lavoratori dell’area service ad estendere il blocco delle prestazioni straordinarie e delle altre forme di flessibilità e ad aderire allo sciopero di 8 ore, che sarà proclamato dalle Rsu nella settimana dal 13 al 17 marzo, come prima risposta di lotta per far cambiare le decisioni di Siemens. Il
Coordinamento nazionale Siemens Fim,
Fiom, Uilm nazionali Roma,
8 marzo 2006 |