Fallimento Seam: incontro con il curatore
fallimentare
Lunedì 20 ottobre, si è tenuto a
Milano l’incontro con il curatore fallimentare Seam. All’incontro hanno
partecipato le organizzazioni nazionali di Fim Fiom Uilm, una delegazione di
lavoratori (ed ex) Seam e Cedif presenti responsabili dell’ufficio
concorsuale/vertenze di Milano.
Il curatore fallimentare ha
illustrato la situazione complessiva del fallimento e delle società controllate
dallo stesso.
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La società Cedif risulta
avere una situazione patrimoniale in costante e progressiva perdita; è
stata resa pubblica la volontà di cessione dell’impresa e sono giunte alla
Curatela due interessamenti di cui uno è in corso di verifica per l’affitto
di un ramo d’azienda con successiva probabile cessione. Nei prossimi giorni
saranno avviate le procedure di consultazione sindacale previste dalla
legge. La società che ha avanzato l’offerta è la Imet spa, con sede centrale
a Perugia e sedi operative in varie altre città d’Italia, attiva nel settore
delle manutenzioni e istallazioni di apparati telefonici. Il ramo da cedere
potrebbe interessare circa una quarantina di dipendenti, degli oltre 100
occupati in Cedif (su indicazione di Alcatel che fornisce i contratti i
lavoratori dovrebbero essere gli ex dipendenti Alcatel esternalizzati per
ultimi). Giovedì 16 la società è stata posta in liquidazione ed è intenzione
della Curatela, concluso l’affitto del ramo d’azienda, avviare la restante
parte della società al fallimento (verso fine anno). Per quanto riguarda le
retribuzioni la Curatela ha confermato che verranno regolarmente pagate fino
a scadenza dei contratti con Alcatel (31.12.08) e ha suggerito ai lavoratori
di non anticipare spese per l’attività operativa (trasferte, benzina ecc.),
in quanto tali spese se non regolate, non possono essere insinuate nel
futuro stato passivo del fallimento Cedif come crediti privilegiati, con il
conseguente rischio di perdere tali spettanze. Quindi ne consegue che i
lavoratori per operare devono farlo esclusivamente previo anticipo da
chiedere alla società. Per quanto riguarda il Tfr la curatela ha paventato
la probabilità che non vi siano risorse per pagarlo. Il Tfr potrà essere
richiesto al fondo garanzia Inps durante la procedura fallimentare.
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Il tribunale ha autorizzato
la vendita della logos, in quanto i contrati con Elsag sono stati
garantiti per alcuni anni. Il controllo azionario della Logos è stato
acquisito da una società denominata Hoelcom. La curatela manterrà per alcuni
mesi nel Consiglio di Amministrazione di Logos propri rappresentanti, al
fine di verificare che gli impegni assunti nel contratto di acquisto dalla
nuova proprietà siano rispettati (versamento del capitale sociale di Logos,
ulteriore liquidità necessaria per le attività ecc.). Non è previsto un
cambio di denominazione della società e per i lavoratori nulla cambia.
L’atto azionario riguarda il controllo della società e non l’operatività.
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Per i dipendenti Seam la
Curatela ha confermato che è stata fatta la perizia per la
vendita dell’immobile che presumono abbia un valore di mercato interessante,
dal quale trarre le risorse per soddisfare i creditori privilegiati, entrate
che si aggiungono alla vendita di Logos e ad altri crediti in recupero. Per
quanto riguarda una valutazione sulle insinuazioni allo stato passivo, al
fine di ricercare una soluzione utile ad evitare contenziosi, la curatela si
è detta disponibile ad un confronto tecnico preliminare che si terrà,
presumibilmente, venerdì 24 con i responsabili degli uffici
concorsuale/vertenze di Milan che seguono il caso. In quella sede, tra gli
altri, su richiesta sindacale, saranno affrontati i problemi quali le 14a
non pagate, i superminimi impropriamente assorbiti (ex Alcatel), le mancate
erogazioni degli incentivi su cassa straordinaria e incentivi alla mobilità,
come da accordo 2006 e le varie altre differenze economiche.
Per i lavoratori Seam del Lazio,
in carico al fallimento, che non hanno ancora vista riconosciuta la cassa in
deroga regionale, è stato fatto presente al curatore che, l’eventuale mancata
erogazione porterà a chiedere la insinuazione nello stato passivo delle 6
mensilità mancanti del 2008. È stata auspicata una soluzione che riconosca la
cassa in deroga regionale a questi lavoratori.
Il Curatore ha preso l’impegno
in caso di novità di rilievo di riconvocare una riunione per i necessari
aggiornamenti.
È stato altresì sottoscritto il
verbale d’accordo per accedere alla mobilità volontaria per i lavoratori
Seam in carico al fallimento ed attualmente in cassa integrazione straordinaria
per cessata attività.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 21 ottobre 2008 |