Fallimento Seam: incontro ministero del
lavoro
Le Segreterie nazionali di Fim
Fiom Uilm con una delegazione di rappresentanti dei lavoratori hanno incontrato,
presso il Ministero del lavoro il 10 settembre 2008, la curatela fallimentare
della Seam.
CASSA INTEGRAZIONE
La curatela fallimentare,
vincendo resistenze iniziali, ha convenuto sull’opportunità ad accedere a un
accordo Ministeriale utile a ottenere la Cassa integrazione straordinaria per
cessata attività della durata di un anno, come da sollecitazioni del sindacato.
Accordo sottoscritto nella medesima data. L’accordo riguarda i 35 dipendenti
ancora in forza nella Seam. Nell’accordo è stato chiesta dal sindacato la
possibilità di attivare il ’Progetto Pari' di Italia Lavoro, utile a favorire la
ricollocazione dei lavoratori;
Per quanto riguarda la
possibilità di accedere alla mobilità volontaria è in corso la procedura
utile all’accordo.
SITUAZIONE DEL FALLIMENTARE
La curatela nell’occasione
dell’incontro Ministeriale ha risposto alle domande, che erano state
anticipate qualche giorno prima, relative allo stato e alla gestione del
fallimento. In sintesi:
-
I dipendenti ed ex
dipendenti Seam, che vantano crediti da retribuzioni e d'altra natura
dalla società, devono presentare domanda circostanziata di queste
differenze, rivalutate degli interessi maturati, al tribunale di Milano, per
l’insinuazione allo stato passivo, prima del 30 ottobre 2008, cioè 30 giorni
prima dell’udienza, fissata il 1° dicembre 2008. Opportuno un congruo
anticipo su tale data; l’udienza è fissata per il primo ottobre e per legge
insinuazione allo stato passivo deve avvenire almeno 30 giorni prima (pena
il dover fare successivamente una insinuazione cosiddetta tardiva).
-
la curatela ha confermato
che il fallimento ha la possibilità di recuperare risorse e crediti in
particolare dalla vendita di un immobile (sede Seam di Milano), dalla
vendita delle due società controllate dal fallimento Seam – Logos e Cedif –
e da altri crediti che Seam vanta, configurando la possibilità che vi possa
essere la soddisfazione dei crediti o di parte di essi, vantati dai
lavoratori. I tempi saranno comunque abbastanza lunghi. Come sindacato è
stato chiesto che si valuti, appena possibile, un riparto parziale
anticipato dei crediti dei lavoratori.
-
a garanzia della curatela
fallimentare nel Consiglio di Amministrazione delle società Logos e
Cedif il Curatore ha nominato due consiglieri, di propria fiducia, su un
totale di tre, per ogni singola società, determinandone anche il controllo
operativo;
-
le Società sono in vendita e
la curatela ha già ricevuto offerte d’interessamento che saranno
valutate sulla migliore offerta complessiva;
-
le società Logos e Cedif
proseguono nella loro autonomia della gestione, amministrativa e
operativa, le attuali attività;
-
la Curatela ha garantito un
rapido interessamento per favorire la corretta gestione dei rapporti con
dipendenti ed ex dipendenti, anche riguardo alla parte amministrativa,
assegnata a uno studio di consulenza di propria fiducia cui è già stato
affidato l’incarico di completare gli iter burocratici che interessano i
lavoratori (documenti per casse integrazioni, altra documentazione varia
ecc.)
-
dopo l’insinuazione
allo stato passivo e la valutazione degli stessi da parte del giudice
competente, per i lavoratori che non faranno opposizione a tale valutazione,
potrà essere avviata la richiesta all’Inps di
attivazione del
fondo garanzia per ottenere il TFR;
-
per quanto riguarda i
mancati versamenti
al fondo CO.ME.TA,
vanno inseriti come tutti gli altri crediti nell’insinuazione allo stato
passivo.
È utile che i lavoratori o ex
lavoratori che vantano crediti dalla Seam si rivolgano urgentemente alle sedi
sindacali locali di loro fiducia, al fine d’essere assistiti per tutto l’iter
necessario al fine della migliore tutela dei propri crediti e interessi rispetto
al fallimento.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 18 settembre 2008 |