Seam: comunicato sindacale

 

Nella giornata di martedì 20 maggio, i lavoratori dipendenti Seam provenienti da diverse regioni hanno “presidiato” la sede della società (Seam – Cedif – Logos) con un’animata contestazione verso l’Azienda responsabile della situazione assieme alla committente Alcatel, che a sua volta aveva esternalizzato verso Seam i propri dipendenti.

L’esasperante situazione vede decine di lavoratori dipendenti senza né copertura economica e contributiva di alcun genere da oltre 6 mesi, né prospettive di attività lavorativa.

La situazione è precipitata nel 2007. Apparentemente dopo uno scontro commerciale con la committente Alcatel e la successiva decisione di Seam di fare una cessione di ramo d’azienda di tutte le attività e di una parte dei lavoratori, scelti arbitrariamente dalla stessa. L’acquisto del ramo è stato fatto dalla società Cedif, sempre di proprietà dei stessi soggetti. Operazione palesemente illegittima ma sostenuta da Alcatel che ha volturato comunque i contratti da Seam a Cedif. Da sottolineare che ora vi è un sentore di potenziale ripetersi della situazione di crisi anche per Cedif.

Dopo diverse ore di animata discussione la direzione Seam ha chiamato le forze dell’ordine per liberare la sede. La protesta è proseguita, sino a tarda serata, presso la caserma dei carabinieri dove con il contributo dell’Arma, si sono presi contatti e informazioni utili ad un esposto.

La protesta, tenuto conto del clima, è rimasta sempre su binari di massima responsabilità da parte dei manifestanti.

Alla protesta hanno partecipato anche i lavoratori usciti con transazioni verso la mobilità volontaria che non hanno più percepito le proprie spettanze (TFR, retribuzioni e varie) e si trovano ora a dover agire in giudizio. Per la Fiom nazionale era presente il responsabile del settore installazioni.

 

FIOM-CGIL  NAZIONALE

 

Roma, 21 maggio 2008