Comunicato sindacale delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm Seam:
né soldi né mezzi Giusto
e condiviso lo sciopero attuato dai lavoratori della Seam in varie
parti d’Italia. I continui ritardi dei pagamenti, oltre ad essere
inaccettabili, non vengono comunicati né ai lavoratori né alle Rsu. A
questa inadempienza contrattuale si aggiunge un atteggiamento arrogante
del responsabile della Direzione Aziendale e, in particolare, del capo
del personale. Male non farebbe un po’ d’umiltà e di rispetto
per chi lavora. Assolutamente
priva di fondamento la pretesa della Direzione Seam di imporre
l’uso dell’auto propria per eseguire gli interventi operativi su
cantieri e commesse. L’eventuale
uso del mezzo proprio è una scelta libera e individuale del
lavoratore. Volontarietà regolata nei suoi minimi economici da accordo
sindacale, semmai migliorabile da accordi individuali. L’Azienda
è invece inadempiente. Si era impegnata a completare in tempi brevi
l’acquisto dei mezzi aziendali necessari, che a tutt’oggi sono
insufficienti. I
lavoratori che legittimamente non intendono usare il proprio mezzo
possono, in assenza di mezzo aziendale, usare per gli interventi i mezzi
pubblici, con i tempi e le modalità necessarie per raggiungere le
località operative, con il solo bagaglio leggero della valigetta
tecnica. Rientra
nel dovere dell’impresa mettere il lavoratore nelle condizioni di
intervenire con i mezzi e le attrezzature adeguate, e non viceversa.
Le
organizzazioni sindacali chiederanno all’Associazione degli
Industriali di favorire un incontro con In
attesa del chiarimento, Fim, Fiom, Uilm nazionali proclamano 8 ore di
sciopero da tenersi entro il 15 aprile e da effettuarsi con le
modalità individuate dalle singole Rsu. Per
quanto riguarda gli abusi contrattuali perpetrati in questo periodo,
verranno aggiunti alle altre verifiche legali già in corso. Fim,
Fiom, Uilm nazionali
Roma,
24 marzo 2005
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