Schneider Electric. Comunicato sindacale

 

La Fiom Nazionale sta assistendo con stupore alla polemica innescata sull'elezione della rappresentanza sindacale in Schneider Electric settore commerciale.

Da diversi anni la RSU viene eletta, così come quella attuale, in un perimetro ben definito che vede in ogni provincia d'Italia una sede commerciale della società. Anche dove sono presenti gli stabilimenti, la sede commerciale è in una sede diversa.

Solo presso la stabilimento di Stezzano, a seguito di una riorganizzazione, e' entrata nel perimetro dello stabilimento ma in una sede autonoma.

Ma l'autonomia richiamata non è dimostrata solo dalla separazione fisica ma soprattutto dalla contrattazione integrativa esistente specifica, cresciuta negli anni e consistente in diversi istituti contrattuali tra i quali il PdR.

Per questo, nel ritenere assolutamente legittima la procedura avviata dalla Fiom di Bergamo e nel considerare positivamente il rinvio del termine per la presentazione delle liste da parte della Commissione Elettorale, invitiamo la Fim e la Uilm a partecipare attivamente presentando propri candidati.

La rappresentanza sindacale attuale è scaduta e viste le problematiche attuali e le discussioni con l'azienda è importante procedere velocemente alla ricostituzione della RSU per i lavoratori.

Se poi il problema che si pone è quello della riunificazione delle rappresentanze, problema al quale siamo assolutamente sensibili, è evidente che è una discussione da avviare tra le OO.SS. e l'azienda e non è detto che si chiuda in tempi brevi.

Procediamo quindi alle elezioni sia nell'area commerciale che nel resto delle realtà Schneider e poi, qualora con l'azienda si dovesse pervenire ad un accordo complessivo sulla materia, potremo procedere ad una riunificazione della rappresentanza.

Aspettare senza avere nulla di definito non ci convince e non ci pare la soluzione migliore per i lavoratori.

In ultimo vorremmo ricordare a Fim e Uilm che le resistenze dell'azienda sulla costituzione di un Coordinamento Nazionale di tutte le realtà Schneider (che hanno portato ad un accordo non del tutto soddisfacente), erano in parte condivise anche da alcune rappresentanze non della Fiom e che se oggi si è arrivati perlomeno ad un risultato parziale è proprio grazie all'ostinazione con cui siamo voluti andare avanti.

Per questo se si pone un problema di rappresentanza siamo d'accordo, se invece si ritiene di fermarne la costituzione no!

 

Fiom nazionale

Roma, 23 dicembre 2010