Comunicato Fim, Fiom e Uilm su Rete Gamma Con
la sentenza di fallimento della Rete Gamma, 550 lavoratori non hanno più
il posto di lavoro, malgrado la pazienza dimostrata dai lavoratori nel
sopportare una situazione insostenibile oramai da diversi mesi, i
ritardi costanti nel pagamento delle retribuzioni, dell’Inps, dei
fornitori, gli errori nella gestione sono oggi tutti prezzi pagati
pesantemente dai dipendenti. Inizia con il fallimento dell’azienda una
fase dagli sviluppi imprevedibili le organizzazioni sindacali hanno
chiesto immediatamente un incontro con il curatore fallimentare, unico
interlocutore in questa fase, per capire come intende muoversi. Il
sindacato chiederà di proseguire le attività lavorative, di mantenere
gli impegni di cassa integrazione straordinaria presenti nell’azienda
e più in generale nel settore, chiederemo inoltre di continuare a
trattare la vendita del ramo impiantistico dell’azienda con le società
interessate. Per
il sindacato occorre aprire una vera e propria asta con chi ha
intenzioni serie, e il parametro di riferimento non deve essere il
valore economico ma i posti di lavoro, chi propone il più alto numero
di assunzione ha per noi le caratteristiche per acquisire l’azienda.
Mercoledì 25 giugno il curatore incontrerà il sindacato che illustrerà
queste posizioni. Questa
situazione ha un responsabile che continua a operare senza
confrontarsi con nessuno: la Telecom, l’unico soggetto che doveva
controllare perché questa situazione non si generasse e che anche su
nostro intervento conosceva la situazione, non è intervenuta nei tempi
e nei modi che le norme gli consentivano, che continua a decentrare il
lavoro di Rete Gamma ad altre aziende impoverendo di fatto l’ex
azienda rendendola non appetibile da nessuno. Contro queste posizioni sono proclamate 4 ore di sciopero per giovedì 26 giugno con presidi e manifestazioni in tutti i centri per chiedere alle Prefetture, agli Enti locali e ai politici che Telecom contribuisca a dare delle soluzioni positive ai lavoratori e non ne accresca le difficoltà. coordinamento
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