Nokia. Comunicato sindacale unitario

 

Venerdì 2 dicembre al Mise si e' svolto l'Incontro  tra il Management di Nokia Siemens Network rappresentato dall’Ad dott.ssa Maria Elena Cappello il Responsabile del Personale Orsenigo e il Responsabile delle relazioni industriali Cianella, con FIM FIOM UILM e le varie Rsu in rappresentanza delle varie sedi in Italia.

L'incontro ministeriale è avvenuto a valle degli incontri avvenuti a livello territoriale tra  l'azienda  e le OO.SS in riferimento alla cessione del Microwave.

Il Management si è limitato ad illustrare il Piano di riorganizzazione attraverso la presentazione di  slides, già inviate ai dipendenti  sul piano di riorganizzazione della Società a livello global (e questo evidenzia il buon livello di rapporto tra Nsni e Sindacato ), senza che sia stato fornito nessun tipo di riferimento alle ricadute sia negative e tanto meno ad eventuali forme di sviluppo e rilancio per quanto riguarda l'Italia. 

L'azienda si è limitata ad illustrare le slides già inviate ai dipendenti sul piano di riorganizzazione della Società a livello global, senza nessun tipo di riferimento alle ricadute ed eventuali forme di sviluppo e rilancio per quanto riguarda l'Italia. L'unico dato certo è il mero calcolo matematico che, per fare fronte alle perdite di mercato di Nokia Siemens Networks, da come risultato 17.000 esuberi nel mondo.

Per fare fronte alla trasformazione aziendale è stato annunciato un ridisegno della struttura di governo dell'azienda che, nei prossimi due anni, vedrà concentrare i livelli decisionali per le tre aree regionali – Americhe – Europa/Africa – Asia, con linee di direzione più incisive, scardinando il modello “matriciale” ad oggi esistente. A questo proposito riteniamo che sia giunta l'ora che il management italiano si mostri all'altezza e sappia valorizzare quanto di buono siamo in grado di fare in Italia. Su questo li misureremo.

Il piano di rifocalizzazione dell'azienda prevede il concentramento delle attività nell'area dei servizi, Mobile Broadband, riconfermando l'uscita definitiva di NSN dal Microwave. Ma a sorpresa compare nell'organigramma il settore optical transport che era stato, al pari del microwave transport, valutato "non strategico".

Il piano prevede il consolidamento dei siti che per l'Italia significa la definitiva scelta di Cassina Plaza come punto centrale nel paese.

Nelle prossime settimane saranno attivi dei team di sviluppo per rientrare da subito nella nuova strategia di gruppo. Nell'insieme il piano deve già prevedere un abbattimento dei costi per il 2013 di un miliardo di euro a cui, nelle disponibilità di NSN, si deve aggiungere un miliardo di ricapitalizzazione da parte di Nokia e Siemens.

Alle domande precise delle OO.SS. su quali prospettive, come è pronta l'azienda in Italia per fare fronte al nuovo modello, quali le ricadute occupazionali, l'azienda si è limitata a formulare risposte vaghe e attendiste.

Come Sindacato riteniamo grave che la Direzione italiana non sappia definire le strategie e gli scenari possibili tanto più in una sede istituzionale, considerando le ricadute negative che con molta probabilità dovranno essere affrontate anche in Italia, alla luce anche delle questioni aperte e delicate come la gestione della cessione del Microwave.

Nei prossimi giorni sarà necessario, prima della chiusura della procedura, concretizzare con NSNI la gestione delle garanzie sull'operazione, ovvero quanto NSNI è in grado di tutelare i propri dipendenti, evitando che questa operazione sia l'ennesima operazione a perdere, ma solo per gli stessi soggetti: le lavoratrici ed i lavoratori.

 

FIM FIOM UILM Nazionali

 

Roma, 5 dicembre 2011