Incontro al Ministero del 6 novembre 2009

 

L’incontro conquistato dalle lavoratrici e dai lavoratori di Nokia Siemens attraverso il blocco delle attività e del territorio intorno all’azienda è avvenuto venerdì 6 novembre a Milano.

All’incontro hanno partecipato il vice ministro alle telecomunicazioni, due componenti del Board di NSN: Kivinen e Rouanne, l’amministratore delegato di NSN Italia, l’assessore regionale alle attività produttive. Abbiamo chiesto e ottenuto che all’incontro partecipasse una delegazione di dipendenti.

Il vice ministro ha riconfermato, anche se in quantità inferiore, l’intenzione di mettere a disposizione del progetto “Banda Larga” delle risorse economiche e a fronte di questo ha invitato NSN a mantenere i siti italiani.

Kivinen ha, con grande sintesi, illustrato la situazione economica di NSN. Una situazione simile a molte altre aziende di telecomunicazioni collocate in un settore che dopo anni di ristagno inizierà a perdere il 5% nel prossimo futuro. Difficoltà che sembrano non toccare le aziende cinesi che aumentano quote di mercato a discapito di NSN stessa.

NSN che ha chiuso il 2008 con un bilancio positivo, chiuderà il 2009 in perdita e con una riduzione del fatturato da 11 a 9 miliardi.

In attesa di risultati positivi nel 2010 Nokia e Siemens hanno rifinanziato NSN e deciso una riorganizzazione con un risparmio di 500 milioni.

Da Rouanne ci aspettavamo, per le sue competenze e responsabilità, un dettaglio tecnico molto più particolareggiato e preciso. Sommariamente ci ha detto che il GSM avrà un declino molto rapido con un riduzione dei prezzi intorno al 30%; e che il futuro sarà basato su LTE e 4G, su 3G la concorrenza cinese è molto agguerrita. Senza approfondire le affermazioni, nonostante le nostre domande, ci ha detto che non porterà nuove tecnologie a Milano perché è più “semplice” farlo altrove; semplice per l’ambiente tecnologico che li circonda e per le richieste del territorio. Ha più volte ribadito che non si possono permettere di spezzettare gli investimenti in più siti di ricerca.

Sulle sedi l’A.D. di NSN Italia ha dichiarato che le 3 sedi milanesi diverranno una sola e non sarà nessuna delle attuali; tant’è che abbiamo scoperto che la sede di Cassina è già in vendita.

Da parte nostra si è ribadita la contrarietà al mancato rispetto del protocollo firmato col Governo solo l’anno scorso e che prevedeva l’impegno di NSN a incrementare e sviluppare le attività presenti in Italia, compresa la ricerca. Si è chiesto al Governo di utilizzare tutto quanto è possibile, compresi i finanziamenti sulla Banda Larga, per condizionare NSN al mantenimento degli impegni.

In conseguenza della decisione di reincontrarci a metà dicembre è stato chiesto a NSN di sospendere le decisioni sulle dismissioni e sulla riduzione dell’attività di ricerca in Italia, comprese le cessioni di cui si sente parlare.

Preoccupazioni sorgono per quanto sentito sulla vendita delle sedi.

L’incontro si è concluso con tre impegni da parte di NSN:

  1. viene sospesa ogni decisione definitiva sulla ricerca in Italia. Verrà formato un gruppo locale che lavori sulle possibili alternative in modo che la decisione non venga presa solo a Monaco o Helsinki. Nell’assemblea di lunedì abbiamo chiesto che al gruppo di lavoro partecipino anche tecnici di Cinisello.

  1. Il piano di incentivi all’esodo verrà attuato con molta più attenzione e senza pressioni perché vi si aderisca.

  1. non verrà prorogato l’utilizzo della cassa integrazione dopo il suo termine a dicembre.

Rouanne ha preso l’impegno di rispondere successivamente alle domande sul trasferimento delle attività di ricerca del microwave.

L’incontro non ha determinato la soluzione della nostra vicenda ma ha rappresentato un iniziale e molto parziale novità.

Per noi è indubbio che al risultato hanno contribuito in modo determinante le sorprendenti azioni collettive messe in atto dalle lavoratrici e dai lavoratori, il clima di passione che siamo riusciti a costruire e la grande attenzione e visibilità che siamo stati capaci di creare attorno al nostro futuro.

Non dovrà però ridursi la nostra attenzione e determinazione.

 

Fiom nazionale e Rsu NSN

 

Roma, 10 novembre 2009