Chiarezza, non reticenze, sul futuro di Nokia Siemens networks in Italia

 

Il 18 febbraio 2008 si è svolto presso il ministero dello Sviluppo economico il previsto incontro con Fim, Fiom, Uilm, nazionali e territoriali e il coordinamento Rsu sul piano industriale di Nokia Siemens Networks.

In tale incontro i rappresentanti dell’azienda avrebbero dovuto illustrare le linee guida sulla base delle quali Nokia Siemens Networks intende agire per mantenere e sviluppare nel nostro paese la sua presenza in termini di Ricerca e sviluppo, Marketing, Service e Prototipazione, come per altro previsto dal protocollo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Invece….. nulla di tutto questo si è verificato!

Hanno illustrato gli scenari di mercato, le linee guida a livello globale, ma sul merito della realtà italiana “nulla”, se non comunicare, e qui con dati alla mano, che deve proseguire il piano di riorganizzazione con gli esuberi previsti!

Non solo i contenuti dell’incontro sono stati fortemente superficiali, ma anche il comportamento dei vertici aziendali italiani è stato inaccettabile: nessuna risposta a precise domande rispetto agli investimenti che la corporate intende fare in Italia in termini di risorse e di sviluppo e atteggiamento liquidatorio, come a voler sminuire la valenza dell’incontro stesso che, ricordiamo, avveniva alla presenza dei rappresentanti del ministero dello Sviluppo economico.

Ovviamente il nostro giudizio fortemente negativo ha portato lo stesso ministero a sollecitare un ulteriore incontro dettagliato su attività, investimenti, ruoli e funzioni, prospettive industriali che dovrà tenersi in sede di Assolombarda e un successivo incontro di verifica presso il ministero dello Sviluppo economico il 17 marzo 2008.

Ci domandiamo: è questo il modello di relazioni sindacali che Nokia Siemens intende adottare nel nostro paese o è il management italiano che ha abdicato al suo ruolo?

È a tutti chiaro che è indispensabile un confronto serio sul piano industriale e, quindi, su cosa Nokia Siemens intende realmente fare in Italia per dare certezza sul futuro industriale e occupazionale: questo è quanto i lavoratori e le lavoratrici chiedono!

Il management italiano di Nokia Siemens, invece, sembra essere interessato solo a eseguire il “must” della casa madre di tagliare del 15% l’occupazione e, addirittura – quasi a voler fare i “primi della classe” - in tempi più rapidi di quelli previsti dalla corporate stessa!

Riteniamo, quindi, inaccettabili le pressioni che vengono continuamente esercitate nei confronti dei lavoratori per “spingerli” ad accettare di fuoriuscire dall’azienda.

Nel pomeriggio dello stesso giorno si è svolto il previsto incontro richiesto dalle segreterie nazionali tra le stesse e il componente del board responsabile delle relazioni esterne delle corporate, nonché dell’Italia. Nell’incontro le segreterie nazionali hanno evidenziato le preoccupazioni conseguenti all’alleanza Nokia Siemens per il nostro paese e la necessità che l’Italia venga considerata strategica nelle scelte dell’azienda. Alla nostra richiesta di avere un’interlocuzione adeguata e autorevole in questa delicata fase, il rappresentante del Board si è dichiarato interessato e disponibile ad avere momenti di confronto con il sindacato italiano. 

                                                                                                          Fim Fiom Uilm nazionali

 

Roma, 19 febbraio 2008