Il 6 luglio tutti a Roma
Il 20 giugno si è svolto a Roma il Coordinamento nazionale delle Rsu Nokia-Siemens con le Segreterie nazionali Fim Fiom Uilm. La vertenza è ad un punto cruciale e c’è bisogno del massimo coinvolgimento di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori per impedire che Nokia-Siemens metta in atto il piano di riorganizzazione che prevede tagli occupazionali e dismissioni degli stabilimento di Cassina de’ Pecchi e di Marcianise. Il Governo non può consentire che questa alleanza penalizzi in modo drammatico il nostro paese. Solo in Italia, infatti, è previsto il 15% di esuberi e l’ulteriore taglio occupazionale dovuto alle dismissioni a differenza degli altri paesi europei nei quali opera Nokia-Siemens. Per queste ragioni riteniamo che la vertenza sia emblematica per difendere lo sviluppo e l’occupazione in un settore strategico per il nostro paese come quello delle TLC. Non possiamo restare in attesa degli eventi e bisogna agire subito per impedire che il disegno scellerato di Nokia-Siemens proceda. Il Coordinamento e le Segreterie nazionali Fim Fiom Uilm ritengono che l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, da noi richiesto il 14 giugno, vada immediatamente convocato, per conoscere l’esito del confronto tra il ministro Bersani e i vertici finlandesi e per rivendicare che il Governo mantenga fede all’impegno di far recedere Nokia-Siemens dal disegno di dismissione in Italia. Le iniziative di mobilitazione continuano in tutte le realtà Nokia-Siemens e in questa situazione vertenziale non si ritiene opportuno rinnovare gli accordi in materia di flessibilità e turnazione alla scadenza del 30 giugno.- Per il giorno 6 luglio
viene proclamata una giornata di sciopero di tutto il Gruppo con manifestazione nazionale a Roma. Il Coordinamento e le Segreterie nazionali Fim Fiom Uilm hanno deciso altresì di inviare un appello al Presidente del Senato e al Presidente della Camera, ai Componenti e ai Presidenti delle Commissioni Attività produttive e industria del Senato e della Camera perchè tutto il paese sia coinvolto nel respingere il disegno della multinazionale che taglia produzione e occupazione e che considera l’Italia nulla più che un mercato proficuo per fare profitto. Fim
Fiom Uilm nazionali Roma, 21 giugno 2007 |