Ordine del giorno attivo dei quadri e delegati metalmeccanici della provincia dell’Aquila.

 

Le posizioni del gruppo dirigente della Micron si caratterizzano per la dichiarata intenzione di ridurre i diritti giuridici e contrattuali conquistati con anni di lotte dal movimento sindacale italiano.

La dirigenza della Micron chiede al sindacato di condividere e convalidare un sistema di valutazione della prestazione individuale che faccia perno sul giudizio insindacabile della gerarchia aziendale.

La chiara intenzione dell’azienda è quella di chiedere ai lavoratori, attraverso lo strumento del sistema di valutazione, una prestazione di lavoro superiore a quanto previsto dalla legislazione in materia e dal contratto nazionale di lavoro.

L’azienda giustifica questa sua posizione come se essa derivasse da imposizioni della multinazionale e fosse funzionale alla possibilità di candidarsi ad eventuali investimenti; questa giustificazione dimostra, se reale, una totale sudditanza del gruppo dirigente italiano, è inverosimile, per quanto concerne gli investimenti, in quanto lo stabilimento di Avezzano ha sempre superato gli obiettivi produttivi proposti dalla compagnia.

La logica proposta dal gruppo dirigente, si sposa maggiormente con le intenzioni di un padronato che intende utilizzare le motivazioni della sfida competitiva globale per proporre un arretramento dei diritti dei lavoratori e del sistema contrattuale italiano, riportando lo stesso alla logica della contrattazione individuale, ponendo così ogni lavoratore solo di fronte alla multinazionale.

Le motivazioni esposte ci fanno pensare che la elezione a presidente provinciale della Confindustria del direttore generale della Micron non sia un evento casuale, ma funzionale a rappresentare con le sue idee un padronato retrivo e poco illuminato.

Anche nel panorama italiano si cerca di affermare la meritocrazia come valore, poi, spesso, la si riduce a “randello” dei diritti conquistati.

Come sindacato abbiamo detto no all’impostazione della Micron, iniziando una vertenza mirata a respingere le ideologie Micron ed al sistema di valori che ne deriva, l’intenzione è di liberare i lavoratori Micron da un sistema di pressioni e ricatti che diventano ogni giorno meno sostenibili.

L’attivo di oggi chiede che questa vertenza sia patrimonio ed impegno dell’intero quadro dirigente provinciale, di categoria e confederale, un quadro dirigente da tempo sottoposto ad un duro attacco occupazionale ma indisponibile a cedere sul fronte dei diritti, propositivo e rivendicativo per la soluzione delle crisi industriali aperte nella provincia, continuamente alla ricerca di risposte certe e concrete da parte della politica e delle istituzioni.

Chiediamo che questo ordine del giorno sia esposto in tutti i posti di lavoro della nostra provincia e sia base di un dibattito intercategoriale.

 

Avezzano, 23 gennaio 2007