A tutti i lavoratori della Meeting Sud

Il punto sulla vertenza: un po' di storia per fare chiarezza
 

l giorno 8 ottobre 2010 si è svolto a Catania un incontro sindacale con la direzione aziendale nella persona del sig. Reitano cui era presente anche il Sig. Micalizzi in rappresentanza della proprietà della società stessa.

L’incontro è stato richiesto e sollecitato dalla Fiom nazionale congiuntamente alle Fiom territoriali a seguito del permanere di una intollerabile situazione di incertezza e irregolarità relativa a

  • la gestione delle attività,

  • non pagamento del personale e la mancata consegna delle buste paga,

  • non rispetto di quanto pattuito in sede di accordi transattivi sottoscritti con i singoli lavoratori rispetto alla rateizzazione dei debiti relativi alle mensilità arretrate

  • nella confusione e arbitrarietà della modalità di sospensione dei lavoratori, non essendo stata approvata la CIGS

ALL’incontro ha partecipato anche la Fim di Caltanissetta- Gela, unica altra associazione sindacale presente in azienda, quindi l’incontro ha avuto carattere unitario ed ha visto la presenza anche di delegati sindacali e di lavoratrici delle sedi di Reggio C., Catania, Siracusa e Gela.

In sede di incontro la Società ha fatto dichiarazioni gravi e preoccupanti in riferimento alla gestione della precedente proprietà, accusandola di averle trasferito la società, alterando dati di bilancio e falsando l’effettiva consistenza del personale alle dipendenze dalla società stessa.

Sempre a detta dell’attuale proprietà tali comportamenti avrebbero impedito all’attuale direzione di avere consapevolezza per tempo dei problemi relativi alla Cassa Integrazione guadagni, mancando di intervenire presso il Ministero del Lavoro dove la pratica è rimasta bloccata per mesi in attesa che l’azienda fornisse i necessari documenti e chiarimenti per ottenerne l’approvazione.

Infatti non ostante che a luglio del 2009 si fosse fatto un accordo sottoscritto da tutte le parti presso il Ministero del Lavoro, l’approvazione della cassa è rimasta bloccata perché la Meeting sud non ha mai mandato al Ministero i documenti necessari, in particolare tutto il piano finanziario richiesto.

Solo nel mese di dicembre 2009, su sollecitazione della Fiom si è svolto un secondo incontro al Ministero del Lavoro, in cui però la Meeting sud si è presentata per dire che non intendeva più sostenere il piano sulla base del quale si era fatto l’accordo di CIGS, perché intendeva o liquidare la società o cederla.

Nel frattempo la Meeting sud, però aveva arbitrariamente sospeso “in cassa” alcuni dipendenti, senza darne notizia e conoscenza né alle OO.SS. territoriali, né alle RSU interne.

Poiché su questo tema stanno circolando in questi giorni notizie strane e inesatte è bene che i lavoratori sappiano:

  • Le aziende che sospendono i lavoratoti prima di avere certezza dell’approvazione del decreto di Cassa si prendono la responsabilità e il rischio di quello che fanno, in quanto, se la richiesta dovesse essere rigettata, i lavoratori sospesi risulterebbero a tutti gli effetti come lavoratori che hanno prestato la propria attività lavorativa e, quindi l’azienda ha l’obbligo di far fronte per intero alle retribuzioni e ai versamenti contributivi per tutto il periodo della sospensione.

  • L’ accordo di cassa integrazione di luglio 2009 presupponeva una riorganizzazione aziendale e degli investimenti che la società non era più assolutamente in grado di fare e quindi quella cassa integrazione, nelle modalità concordate non è più ottenibile.

  • La Fiom nel corso dell’incontro di dicembre 2009 chiese alla società e al Ministero di modificare la causale della cassa integrazione da ristrutturazione a cassa per crisi, richiesta che trovava anche il consenso del Ministero del Lavoro, ma la Meeting sud non fece nessuna atto in tal senso, prendendosi la grave responsabilità di far passare il tempo senza modificare una situazione in cui era evidente che non avrebbe mai avuto il riconoscimento della cassa non essendoci più i presupposti di legge e di diritto.

  • nel mese di marzo 2010 la Meeting sud ha consegnato dipendenti i CUD 2009 in cui si attesta che i dipendenti avevano lavorato 365 gg, percependo il salario pieno e quindi consegnando dei documenti contabili, che oltre che falsi, (infatti gli stipendi non sono stati erogati), attestano esattamente l’inesistenza di una sospensione in CIGS.

Nel corso del primo semestre del 2010, a fronte di un atteggiamento irresponsabile e sfuggente al confronto da parte della nuova proprietà, la Fiom ha sostenuto tutti i lavoratori che hanno ritenuto di avvalersi del supporto dei legali del sindacato per rivendicare gli stipendi non pagati.

Contemporaneamente abbiamo promosso azioni di lotta e dimostrative per conquistare un tavolo nazionale di discussione della vertenza, preoccupati in primo luogo della continuità lavorativa dei dipendenti Meeting sud, anche a seguito di ripetute azioni di surroga poste in atto dal Consorzio ASTREA, su richiesta del Ministero della Giustizia.

In più riprese la FIOM ha denunciato al Ministero della Giustizia e ad Astrea la grave situazione di inadempienza della Meeting sud nei confronti dei dipendenti, non ricevendo alcuna risposta dal Ministero della Giustizia, che ha inteso non interessarsi della questione e neanche rispondere alle lettere che la Fiom e il Sindacato CGIL FP avevano indirizzato alla Direzione competente.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha infine convocato nel mese di Maggio e giugno 2010 il tavolo, a seguito di pressante richieste da parte della Fiom CGIL, tuttavia in quella sede il Consorzio ASTREA, intervenuto solo nel secondo incontro, si è dichiarato non responsabile dei destini lavorativi dei dipendenti Meeting sud, asserendo che è possibile per il Consorzio, che è l’aggiudicatario dell’Appalto di servizio del Ministero della Giustizia, modificare la distribuzione delle attività a suo insindacabile giudizio, fra le società consorziate, così come surrogare i soggetti imprenditoriali inadempienti, SENZA IN ACUN MODO TENERE IN CONSIDERAZIONE I LAVORATORI I CUI NOMINATIVI SONO SI E’ AGGIUDICATA L’APPALTO STESSO.

IL CONSORZIO ASTREA SI RITIENE COMPLETAMENTE SCIOLTO DA ALCUNA RESPONSABILITA’ NEL DARE CONTINUITA’ LAVORATIVA AI DIPENDENTI DELLE SOCIETA’ CONSORZIATE, NEL MOMENTO IN CUI INTERVIENE A REDISTRIBUIRE LE ATTIVITA’ INERENTI I SERVIZI DI APPALTO, AGGIUDICATISI NEI DIFFERENTI LOTTI, COSI’ COME NELLE AZIONI DI SURROGA.

LA FIOM RITIENE INFONDATA ED IRRESPONSABILE TALE POSIZIONE ED HA CHIESTO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DI FARSI GARANTE DI UN TAVOLO IN CUI IL SOGGETTO CHE SI AGGIUDICA L’APPALTO DEI SERVIZI DI FONOREGISTRAZIONE TRASCRIZIONE E DOCUMENTAZIONE DEGLI ATTI GIUDIZIARI, GARANTISSE LA CONTINUITA’ E LA STABILITA’ LAVORATIVA DEI LAVORATORI IMPIEGATI PER TALE ATTIVITA’, RISPETTANDO GLI ELENCHI INVIATI AL MINISTERO ED INDIPENDENTEMENTE DALLA DISTRIBUZIONE DLLE ATTIVITA’ TRA LE DIVESRE SOCIETA’ CONSORZIATE.

Negli incontri presso il Ministero dello sviluppo economico la Meeting sud ha condiviso la posizione assunta dal Consorzio Astrea, mostrandosi non disponibile al tavolo proposto dal sindacato, ma solo interessata a resuscitare la defunta Cassa Integrazione, per cercare in qualche modo di arginare i suoi problemi finanziari.

Il Ministero dello sviluppo economico ha invitato le parti ad incontrarsi in sede sindacale intanto per cercare di risolvere le questioni pendenti e cercare di realizzare accordi sul pagamento del pregresso ai lavoratori e la regolarizzazione di tutte le procedure e delle relazioni sindacali.

Nei mesi successivi si sono realizzati accordi in tutte le sedi per la rateizzazione di quanto dovuto ai lavoratori, concordando scadenze di pagamento a cui l’azienda ha inizialmente fatto fronte con regolarità, per poi fermarsi nuovamente a settembre.

Altri lavoratori hanno invece fatto richiesta direttamente ad Astrea, o avviato azioni nei confronti del Ministero di Giustizia.

Quando l’8 ottobre abbiamo incontrato la società, la Meeting Sud aveva cambiato opinione su molte questioni a partire da quella fondamentale della responsabilità di Astrea rispetto all’attribuzione delle attività ad altre società o anche delle azioni di surroga avvenute senza utilizzare il personale in carico a Meeting sud che operava sui Tribunali surrogati.

Oggi la Meeting sud si dice certa del diritto dei lavoratori inseriti nella lista iniziale, allegata alla proposta si servizio, ad essere utilizzati per i servizi appaltati, anche nelle eventuali altre società subentranti per diversa distribuzione tra le società consorziate o per effetto della surroga.

Oggi la Meeting sud denuncia irregolarità del consorzio Astrea nei suoi confronti rispetto alla corresponsione dei compensi relativi alle attività prestate e si dice intenzionata a fare causa la Consorzio che trattiene indebitamente somme che le sarebbero dovute, rendendole impossibile la regolarità dei pagamenti del personale.

Oggi Meeting sud dice che se Astrea le riconsegnasse tutti i tribunali che a diverso titolo le sono stati tolti, occuperebbe tutto il personale ed anche un 15% in più.

Oggi Meeting sud, dopo essersi disinteressata per mesi della cassa Integrazione, lasciando i lavoratori senza reddito, senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, dopo aver lasciato scadere anche la cassa in deroga concessa dalla Regione Sicilia, per cui oggi non ci sono più fondi sufficienti, oggi la Meeting sud chiede al sindacato di sottoscrivere “un accordo postumo” riguardante la cassa integrazione dello scorso anno e già scaduta.

Infatti la cassa integrazione per crisi ha durata massima di 12 mesi, quindi anche se fosse accordata ora, andrebbe a coprire il periodo giugno2009/giugno 2010 e quindi sarebbe del tutto inutilizzabile per far fronte alle problematiche attuali, anzi pregiudicherebbe la possibilità di avere una nuova cassa per crisi per il 2010/2011.

Fino ad oggi ( quando già sono passati più di 15 mesi dall’accordo) la Meeting sud non ha fatto nessun passo presso Il Ministro del Lavoro per correggere, modificare, richiedere la CIGS, ora è preoccupata di vedersela riconoscere non perché si preoccupa dei lavoratori che sono rimasti senza reddito per 15 mesi, per esclusiva responsabilità della società, ma per evitare il fallimento, che sarebbe inevitabile se lei dovesse far fronte agli stipendi dei lavoratori per l’intero periodo.

La Fiom è contraria a sottoscrivere un accordo “postumo” che avrebbe l’effetto di legittimare ogni sospensione arbitrariamente effettuata dalla società nel corso del periodo giugno 2009/ giugno 2010, in cui non è stato possibile verificare alcunché visto che la Meeting aveva interrotto i rapporti sindacali, visto che nel 2009 sono stati commesse gravi irregolarità gestionali e finanziarie a detta della stessa proprietà subentrante, visto chela stessa Meeting ha certificato attraverso i CUD 2009 che i suoi dipendenti sono stati in servizio 365 gg.

La Fiom è invece disponibile a discutere di una nuova Cigs che affronti i problemi di oggi, in un quadro in cui tutti i soggetti interessati, intervengono a offrire soluzioni concrete e responsabili ad una situazione in cui i lavoratori hanno fatto i capri espiatori delle irresponsabilità dalla società, del Consorzio e del Ministero della Giustizia.

PER QUESTO LA FIOM, INSIEME ALLA FIM, HA RICHIESTO UN INCONTRO URGENTE AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO PER LA DEFINIZIONE DI UN SISTEMA DI REGOLE CHE DIA CERTEZZE DI CONTINUITA’ LAVORATIVA AI LAVORATORI IMPEGNATI NEI SERVIZI DI TRASCRIZIONE, FONOREGISTRAZIONE E DOCUMENTAZIONE DEGLI ATTI PROCESSUALI, E CHE DIA CERTEZZE DEI FLUSSI FINANZIARI A COPERTURA DEL LAVORO CHE ESSI SVOLGONO.

SOLO DOPO AVER DEFINITO QUESTO QUADRO DI CERTEZZE AVRA’ UN SENSO PARLARE DI AMMORTIZZATORI SOCIALI, se necessari E CONDIVIDERNE LE FINALITA’

 

Fiom nazionale

Roma, 14 ottobre 2010