Marconi/Ericsson: formalizzata alle rappresentanze dei lavoratori la procedura di acquisizione di Marconi da parte di Ericsson Si
è tenuto nella giornata di venerdì
16 dicembre, a Genova, l’incontro - come previsto dalla legge in
rappresentanza delle due società erano presenti gli Ingg. Avenia e
Bertolina, Amministratori Delegati rispettivamente di Ericsson e Marconi. Da
parte delle Direzioni aziendali si è innanzi tutto sostenuto la validità
dell’operazione di acquisizione, in quanto porterà – in un’ottica
di complementarietà - valore
aggiunto in termini di tecnologie e di volumi al gruppo Ericsson,
consentendo allo stesso di aumentare la propria capacità complessiva
sul mercato mondiale. Per
il gruppo Ericsson, l’acquisizione di Marconi, rientra nella propria
strategia di rafforzamento ed ampliamento di competenze volte a
consolidare la posizione di leader nel mercato di riferimento e
coglierne le opportunità presenti. A
Marconi – che diventerà una specifica business unità del gruppo -
sarà garantita totale autonomia dal punto di vista tecnologico e
gestionale, tant’è che sono confermati i gruppi dirigenti attuali;
sinergie saranno, invece, realizzate per quanto riguarda i mercati,
sommando le rispettive capacità di penetrazione sugli stessi. In
tale contesto le Aziende hanno sostenuto che non si ravvisano
conseguenze giuridiche, economiche e sociali negative per i lavoratori
interessati dall’operazione di acquisizione. Le
Organizzazioni sindacali ed il coordinamento nazionale Marconi, nel
prendere atto di tale quadro apparentemente rassicurante, hanno
richiesto precise garanzie: -
i siti dell’attuale Marconi (Marconi SpA; Marconi sud SpA) devono
essere confermati dal punto di vista tecnologico, della missione
industriale, dell’occupazione. -
a fronte della “filosofia“ Ericsson di decentrare sostanzialmente
tutta l’attività produttiva e manifatturiera, delocalizzando le
stesse anche nel lontano oriente, e alla diversa impostazione di Marconi
che mantiene, invece, importanti e competitivi avamposti produttivi al
proprio interno (vedi il sito di Marcianise e della “ collegata”
Jabil ), deve essere confermata la validità di tale impostazione; -
la disponibilità reciproca di portare al tavolo della presidenza del
consiglio dei ministri la questione Marconi in rapporto
all’acquisizione da parte di ericsson, in coerenza con gli accordi
sottoscritti che prevedono, infatti, un costante monitoraggio da parte
del governo sui grandi eventi che avrebbero interessato Marconi; -
il mantenimento dei rapporti con l’indotto di Marconi (Jabil e CSC). Le
aziende hanno ribadito che Marconi avrebbe conservato le proprie
specificità industriali, precisando antresì che la capacità
produttiva di Marcianise rappresenta un’opportunità anche nel nuovo
scenario societario, e che anzi potrebbe beneficiare di ricadute
derivanti dalla stessa Ericsson. Le stesse si sono rese disponibili a
effettuare i passaggi
istituzionali (Governo) previsti. Al
termine dell’incontro le parti hanno sottoscritto un verbale di
esperita procedura relativamente all’operazione di cessione che
sostanzialmente assume le valutazioni e le garanzie richieste dalle
Organizzazioni sindacali. L’operazione
– che è ancora in attesa dell’autorizzazione da parte dell’anti
trust – dovrebbe essere formalizzata dai rispettivi cda in data 26
gennaio 2006, con retroattività dal 1° gennaio 2006. Fim,
Fiom, Uilm nazionali coordinamento
nazionale Marconi Roma,
20 dicembre 2005 |