Comunicato sindacale Marconi Communications

 

Si è svolto ieri a Genova, presso l’Unione Industriali., l’incontro di verifica previsto dall’accordo del 7 marzo 2003 in merito alla applicazione della Cassa Integrazione Straordinaria per crisi aziendale.

L’accordo prevede questo incontro per valutare la possibilità, peraltro oggetto di accordo presso il Ministero del Lavoro e presso la Presidenza del Consiglio, di convertire la procedura di Cigs da CRISI AZIENDALE, che dura 1 anno, a RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE che dura 2 anni.

L’incontro serve a verificare – in base ai previsti carichi di lavoro, all’andamento del mercato, alle uscite incentivate volontarie dei lavoratori fin qui registrate – la necessità e la quantità di ulteriore Cigs per i prossimi 2 anni.

L’Azienda ha definito l’attuale fase della Marconi con molta cautela, seppure in un quadro di miglioramento finanziario ed industriale – riferendo di un mercato contrassegnato da una “sempre maggiore concorrenza e da una forte tensione sui prezzi”. Ciò in presenza di gestori telefonici che continuano ad effettuare pochi investimenti in acquisto di nuovi apparati.

L’azienda pertanto intende “proseguire nel programma previsto dall’accordo del 7 marzo 2003 per non compromettere i risultati raggiunti e cogliere gli obiettivi finali di rilancio”.

Le Organizzazioni sindacali Fim Fiom Uilm hanno così espresso le proprie valutazioni:

  1. va mantenuta e rafforzata l’autonomia di Marconi Italia, il suo rapporto con i mercati di competenza, il ruolo centrale svolto finora sullo sviluppo del prodotto ed, attraverso nuovi investimenti, garantirsi la centralità per i prodotti e servizi futuri, rinforzando l’attività dei laboratori e le collaborazioni con i centri universitari di ricerca.
  2. Va mantenuta, rafforzata e protetta la giusta scelta STRATEGICA di avere DENTRO LA SOCIETA’ i collaudi finali, la configurazione del prodotto per il cliente e la logistica in assistenza al cliente. Non solo verso i clienti primari ma anche verso i numerosi clienti di minori dimensioni.
  3. In Marconi adesso occorre parlare ed operare in funzione del RILANCIO AZIENDALE.
  4. Le Organizzazioni sindacali ritengono CHIUSA la fase della cassa integrazione.

Tutti i lavoratori Marconi devono ritornare all’attività lavorativa NORMALE.

In virtù dei notevoli sacrifici cui i lavoratori Marconi si sono sottoposti (Cigs individuali, collettive e fermate di stabilimento) ed in virtù delle uscite volontarie ed incentivate per pensionamento anticipato e per dimissioni, nei 9 mesi dell’applicazione dell’accordo, l’azienda ha potuto scaricare una ingente fetta di costi.

L’accordo prevedeva un  abbattimento di costi EQUIVALENTE a 450 unità lavorative.

La Cigs e le uscite hanno coperto con abbondanza le richieste aziendali.

Anche se non siamo davanti ad una situazione stabile, e dell’azienda e del mercato, CONSIDERIAMO CONCLUSA LA FASE DI CRISI AZIENDALE a tutti gli effetti.

Nell’incontro prossimo, programmato per l’11 febbraio, esamineremo sito per sito ed area per area le previsioni dei carichi di lavoro, le uscite e le singole difficoltà perduranti e previste.

L’azienda è in pratica fuori dalla crisi. Ha solo alcuni limitati problemi che vanno affrontati  con misure adeguate e quindi limitate.

 

Fim Fiom Uilm nazionali

 

Roma, 30 gennaio 2004