Jabil. Comunicato sindacale

 

Lunedi 14 giugno, al Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolto l’incontro tra i rappresentanti della Jabil e le OO.SS nazionali, congiuntamente alle strutture territoriali e alle Rsu, per la presentazione del Progetto Industriale, come peraltro annunciato nell’incontro precedente dell’8 giugno.

L’incontro si è aperto con la dichiarazione del Governo, che si era impegnato, su richiesta delle OO.SS., a verificare la solidità e la credibilità del nuovo assetto societario (fondo Mercatech), di non essere ancora in condizione di esprimerne un giudizio, in quanto non sono ancora completate le verifiche con il sistema bancario italiano e finanziario internazionale.

Lo stesso Ministero ha riconfermato che, non appena saranno completate le verifiche, comunicherà la propria valutazione.

Il management ha riconfermato che si è in presenza di una scelta compiuta: Jabil uscirà definitivamente come Gruppo dall’Europa (Francia-Italia), ritenendola area non più strategica, in quanto i volumi e la dimensione delle attività di manifacturing nel settore delle Tlc non giustifica la presenza. La NewCo (denominata” COMPETENCE”), sarà costituita dopo l’ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’antitrust, che potrebbe arrivare per la metà di luglio.

È stato poi presentato quello che dovrebbe essere il “Piano Industriale” della nuova Società: esso riconferma quanto preannunciato, ovvero da una parte il consolidamento delle produzioni di contract manufacturing di Jabil nel settore EMS, dall’altra lo sviluppo delle attività legate al fotovoltaico da effettuarsi nell’area del sito di Marcianise, con un piano di parziale riconversione dello stabilimento, e conseguente piano di formazione e riqualificazione del personale. Per avviare questa nuova filiera produttiva, il management ha comunicato di aver presentato un Contratto di Programma e di aver coinvolto Invitalia per una analisi di sostenibilità del Progetto, Questa condizione, se dovesse concretizzarsi, comporterebbe, a detta del Management, importanti effetti sull’ attuale situazione occupazionale che è piuttosto critica.

Per quanto attiene allo stabilimento di Cassina continuerà ad essere interessato da attività di contract manufacturing (telecomunicazioni, Finmeccanica).

Altro elemento della “nuova Jabil”,dovrebbe essere la scelta di andare sempre di più verso “prodotti propri”, ricostruendo – ove possibile – la catena del valore, ricercando funzioni aggiuntive (R&d-marketing-ecc.) a quelle del mero manufacturing.

Le Organizzazioni Sindacali, pur senza esprimere giudizi di merito, hanno dichiarato che quanto presentato non poteva essere definito Piano Industriale, in quanto caratterizzato da pochi elementi di certezza e da molte ipotesi: l’approvazione del finanziamento del Contratto di Programma, fondamentale per il pieno realizzarsi del progetto Fotovoltaico, la concreta possibilità di andare verso “prodotti propri” per contrastare la progressiva flessione del manufacturing, ecc.

Le Organizzazioni Sindacali rilevano che le ambiziose e generiche linee guida presentate dall’azienda, sono in evidente contraddizione con l’attuale situazione presente in Jabil che vede un piano di riduzione degli organici (pur se con uscite “volontarie”) nelle sedi del nord e il prosieguo dello stato di Cigs a Marcianise, che coinvolge un terzo della forza lavoro, in scadenza a settembre (ed è l’ultimo anno del quinquennio).

Fim Fiom e Uilm, per valutare il documento presentato, per analizzare la situazione nel suo complesso, esprimere un primo giudizio di merito e per definire eventuali iniziative, hanno convocato tutte le strutture territoriali ed le Rsu mercoledì 23 giugno alle ore 10 nella sede nazionale dei metalmeccanici.

 

 

Fim Fiom Uilm nazionali

Roma, 15 giugno 2010