italtel: l’azienda pensa di poter andare avanti da sola?


 


 

Si è tenuto in data 16 marzo 2010, presso il Ministero del Lavoro, il previsto incontro con la Direzione Italtel (rappresentata dall’A.D. De Julio), per completare l’esame della procedura di Cassa Integrazione Speciale per 12 mesi, per 400 lavoratori, con sospensione a zero ore, attivata dall’azienda in data 19 febbraio2010.


 

Nel corso dell’incontro – tra l’altro si trattava dell’ultimo giorno di procedura – la società Italtel ha riconfermato il proprio schema col quale affrontare la situazione di crisi aziendale: immediato e pesante intervento sul piano della riduzione dei costi attraverso l’identificazione di 400 lavoratori da collocare in Cassa Integrazione, sostanzialmente a zero ore, e disponibilità a mantenere in parte i contratti di solidarietà in essere. Fatto questo, a detta dell’Azienda, si sarebbe provveduto a ricapitalizzare la Società e a ristrutturare il debito…….in attesa di tempi migliori con, ovviamente, meno occupati!


 

Le OO.SS. Fim Fiom Uilm e il Coordinamento Italtel hanno riproposto invece l’utilizzo di strumenti “conservativi” della occupazione e delle competenze Italtel, attraverso una adeguata rimodulazione dei contratti di solidarietà già in vigore in azienda, in termini sia di entità di riduzione d’orario, (prevedendo anche regimi diversi) che di platea interessata.


 

Le OO.SS. – dopo aver denunciato di essere ancora in attesa del Piano Industriale che l’Azienda si era impegnata a presentare - hanno poi ribadito la necessità che – unitamente al confronto sugli ammortizzatori sociali – fosse forte l’impegno per affrontare e risolvere positivamente anche gli altri temi essenziali per la sopravivenza e per il rilancio di Italtel: politica di investimenti nel settore TLC da parte del sistema Paese (Governo – Regioni – etc.), rapporti con Telecom, adeguato riassetto societario con possibile ingresso di soggetti pubblici, ristrutturazione del debito e la ricapitalizzazione della Società.


 

A fronte della riproposizione rigida da parte dell’Azienda della propria impostazione, e della dichiarata indisponibilità della stessa ad allungare – come richiesto dalle OO.SS. - i termini della procedura, i rappresentanti del Ministero del Lavoro non hanno potuto fare altro che prendere atto della impossibilità a pervenire a una intesa, dichiarando pertanto il mancato accordo.


 

Fim Fiom Uilm hanno a quel punto formulato un’importante dichiarazione formale, che il Ministero ha accettato di inserire come parte integrante del verbale di mancato accordo (vedi allegato).


 

Fim Fiom Uilm metteranno in campo tutte le iniziative di mobilitazione, e anche legali, per tutelare i lavoratori e le lavoratrici di Italtel e difendere l’accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro, tuttora vigente, sui contratti di solidarietà.


 

L’Azienda infatti, con questa decisione, non solo non applicherebbe la rotazione che la Legge sulla Cassa Straordinaria per crisi prevede, ma, poiché per collocare 400 lavoratori e lavoratrici in cig deve toglierli dal contratto di solidarietà, nei fatti decide di non rispettare l’accordo che vede coinvolto anche il Ministero del Lavoro.


 

Le lavoratrici, i lavoratori, devono pertanto proseguire le importanti iniziative di mobilitazione a sostegno delle nostre buone ragioni, per far cambiare idea a Italtel.


 

Stiamo sollecitando – anche attraverso le Regioni – un intervento del Governo, a partire dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Vice Ministro alle telecomunicazioni, affinché si possano ricreare condizioni tali da far riprendere il negoziato e arrivare a una positiva soluzione della delicata vertenza Italtel.


 

Roma, 19 marzo 2010 FIM FIOM UILM NAZIONALI