Italtel vuole ridursi di 450 unità Martedì 24 marzo durante l’incontro tenutosi in Assolombarda con Fim Fiom Uilm nazionali ed il coordinamento nazionale delle RSU del gruppo Italtel, l’Amministratore Delegato ha dichiarato al termine dell’esposizione del piano strategico 2009-2011, che Italtel deve ridurre il proprio organico di 450 persone, di cui 400 nel biennio 2009-2010. L’A.D. ha dichiarato che Italtel è un’azienda sovradimensionata rispetto al fatturato che è stato realizzato nel 2008 e che pertanto questa dolorosa (!) riduzione del personale risulta necessaria. Per la sopravvivenza dell’azienda occorre aumentare il fatturato ma soprattutto l’efficienza tagliando i costi e in primo luogo l’organico. Nonostante in questi due primi mesi dell’anno ci sia stata una leggera crescita del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2008, si rende necessaria una riduzione di:
E ancora, per dimensionare in modo corretto gli organici nel tempo, ulteriore riduzioni di organico. L’organizzazione del lavoro sarà fortemente orientata al progetto; le risorse saranno allocate di volta in volta su progetti e quindi si prevede una ricollocazione spinta e continua con focalizzazione delle risorse su progetti a maggiore valore aggiunto e riduzione di impegno su attività a basso rendimento razionalizzando l’attività del personale delle strutture “generali/aziendali” e di supporto al Business. A fronte di un fatturato 2008 di 468ML€ rispetto ai 543ML€ del 2007, gli organici devono passare dagli attuali 2319 (a fine 2008) a 1919 a fine 2010, con un diverso bilanciamento delle risorse. La ricerca passerebbe dal 48% al 39%, le vendite dal 17% al 20%, il “service” dal 24% al 31% e le G&A dall’11% al 10%. Tutto questo nel corso dei prossimi due anni. Tutto questo perché nel 2009 anche con la crisi, si dovrà crescere (secondo l’Azienda è la scommessa più grande!) Crescita attraverso l’ingresso in nuovi segmenti di mercato, un portafoglio di servizi rinnovato e una nuova relazione con il cliente. Con l’uscita dei dirigenti non ci sarà una nuova riorganizzazione. Oltre alla prospettata riduzione dell’organico, ci sarà una riconversione/formazione di 200 persone (di cui 100 a Palermo) verso progetti e aree nuove da potenziare. A Palermo verrà avviata una SW Factory (attività che oggi si svolge all’esterno) che vedrà impegnate 100 persone. Sono già partiti e nasceranno nuovi progetti speciali con Cisco per allargare il perimetro commerciale e con Telecom su tecnologie innovative (es. video business). Ci sarà una focalizzazione su attività di consultancy sui clienti. Se non ci saranno risultati complessivi positivi nessuno prenderà il MBO. Questo nuovo piano industriale è stato approvato dal CDA il 5 marzo scorso. Questo piano strategico non ci ha tuttavia convinti della sua efficacia in quanto riteniamo che gli elementi di novità costituiscano più una scommessa sul futuro che un obiettivo effettivamente realizzabile. Come Sindacato pensiamo che sia fortemente necessario salvare questa azienda e rilanciarla. Italtel deve ritornare ad essere protagonista sui mercati con nuovi clienti. Riteniamo importante puntare sull’aumento del fatturato e anche il taglio di alcuni costi (in particolare quello delle consulenze). Siamo contrari alla decisione dell’Azienda di aumentare il fatturato con la riduzione di 450 stipendi (quasi uno su cinque). NON è così che si rilancia un’azienda! Ma siccome questa è una scommessa, la si deve giocare con TUTTO il personale dentro all’azienda. La nostra posizione, per altro già comunicata all’azienda, è chiara: SI DEVONO UTILIZZARE STRUMENTI CHE NON ESPELLANO I LAVORATORI : i Contratti di Solidarietà che consentono la SETTIMANA CORTA (tra l’altro i CdS sono una legge dello Stato e sono già stati applicati in anni passati in Italtel) e la riconversione e riqualificazione delle persone verso nuove attività. Enorme sorpresa (e non positiva) ha suscitato la comunicazione che l’A.D. ha inviato oggi a tutto il personale, prima di incontrare il sindacato al quale ha presentato il piano strategico. Questo atteggiamento inusuale nel rapporto tra Azienda e Sindacato, forse avrebbe voluto avere un effetto: quello di mettere con le spalle al muro il Sindacato, annunciando una riduzione del personale con tanto di saluto alle persone che hanno collaborato in questi anni.... In realtà l’Azienda in questo modo ha ottenuto due risultati: ha fatto preoccupare molte persone e ha provocato una dura reazione/presa di posizione del Sindacato CONTRO questa modalità e CONTRO il piano di esuberi presentato dall’Azienda. Il coordinamento nazionale RSU del gruppo Italtel e le Segreterie Nazionali di FIM-FIOM-UILM, hanno deciso di convocare assemblee in tutte le realtà aziendali e
proclamano un’ora di sciopero per giovedì 26 marzo dalle ore 14.45 alle 15.45 per orario flessibile mensile, l’ultima ora per orario flessibile giornaliero Inoltre nel corso delle assemblee che verranno convocate nelle giornate di mercoledì e giovedì (la comunicazione verrà fatta dalla RSU), verranno definite nuove iniziative di mobilitazione contro il piano di riduzione del personale annunciato dall’Azienda.
Segreterie Nazionali FIM-FIOM-UILM Coordinamento Nazionale RSU gruppo Italtel
Roma, 25 marzo 2009
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