Comunicato Segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm e del Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm del gruppo I.T. Telecom.

 

Il giorno 16 gennaio 2001 si è svolto un incontro tra l’amministratore delegato di I.T. Telecom, Cgil, Cisl, Uil, Oo.Ss. di telefonici e metalmeccanici ed il Coordinamento nazionale del Gruppo.

L’incontro doveva servire a riassumere le linee di intervento industriale dei diversi comparti della I.T. Telecom e prospettare un piano definitivo di Politica industriale.

Vi è stata, invece, una riconferma di tutti i limiti già evidenziati nei precedenti incontri che possono essere riassunti nei seguenti punti:

  -      I programmi di I.T. Telecom si muovono quasi esclusivamente sul mercato nazionale senza nessun respiro strategico internazionale. Sulle alleanze internazionali ma soprattutto sulla ricerca di mercati esteri siamo alle buone intenzioni senza nessun elemento di concretezza.

 -      Mancano certezze sulla realizzazione di sinergie dei vari comparti all’interno del Gruppo. I vari comparti vengono considerati come compartimenti stagni, si muovono senza nessun accordo con le altre unità di business del gruppo.

 -      Nei singoli comparti e sulle iniziative industriali non sono specificati gli investimenti relativi, vi è solo una indicazione generica sulla quantità degli investimenti (200 – 300 miliardi annui).

 -      Sulla formazione professionale, elemento determinante in una azienda informatica, le iniziative che la I.T. Telecom intende assumere sono sia quantitativamente che qualitativamente insufficienti rispetto alla necessità per garantire una presenza competitiva di I.T. Telecom sul mercato.

 -      Nonostante siano trascorsi diversi mesi dall’inizio del confronto sui piani industriali, siamo ancora in presenza di linee di intervento (buone intenzioni) e non di un piano industriale vero e proprio.

Mancano i programmi operativi, gli investimenti, previsioni ed obiettivi di presenza sui mercati.

Sostanzialmente si chiede alle Oo.Ss. di esprimere un parere su una serie di intenti, che l’azienda vuole realizzare, senza il supporto di impegni precisi su come realizzarli.

Si chiede, cioè, un potere sulla fiducia.

Le Oo.Ss., alla luce di quanto esposto, hanno espresso un parere fortemente negativo, evidenziando tutta una serie di carenze dell’iniziativa di I.T. Telecom, ma, soprattutto, si è chiesto all’azienda di proseguire il confronto su un piano industriale completo in tutti i suoi aspetti e non, come avvenuto sino ad ora, solo su delle linee guida.

            Il Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm del Gruppo, alla luce di tutto ciò, conferma lo stato di agitazione e invita le Confederazioni e i Telefonici a promuovere una iniziativa di risposta in tutto il Gruppo Telecom.

In coerenza con l’appello T.I.I.T.ANIC. il Coordinamento decide, altresì, di realizzare una assemblea aperta, per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul ruolo dell’informatica in Italia. 

Le Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm 

Il Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm del Gruppo I.T. Telecom 

Roma, 19 gennaio 2001