ACCORDO Il 2 settembre 2002, in Roma tra le Società della BU ITM e FIM CISL- FIOM CGIL- UILM UIL nazionali e territoriali e le RSU delle aziende interessate Premesso: - che
l'Information Technology è stata confermata asset strategico del Gruppo
Telecom Italia così come descritto nel piano industriale 2002 - 2004; - che lo stesso piano industriale ha indicato un nuovo assetto organizzativo del comparto attraverso l'individuazione di due specifiche aree di responsabilità aziendali: ITG rivolta al mercato interno al Gruppo, e ITM a quello esterno. In particolare le strategie di ITM - il cui perimetro delle attività attualmente comprende quelle delle Società di cui all’allegato 1 – si svilupperanno valorizzando le possibili sinergie determinate dall’offerta complessiva di prodotti e servizi del Gruppo Telecom Italia; - coerentemente con il nuovo assetto organizzativo ITM svilupperà un diverso modello operativo più rispondente alle logiche di evoluzione del mercato ICT basato sulla individuazione di centri di eccellenza funzionale per fornire soluzioni tecnologiche / applicative in una logica trasversale alle diverse aree operative aziendali; - che il mercato dell'Information Technology sta evolvendo verso un nuovo assetto caratterizzato da una diversa struttura della domanda per soddisfare la quale occorre far evolvere l'offerta veicolando sul mercato soluzioni innovative costruite anche avvalendosi di tecnologie emergenti e soluzioni basate su piattaforme di mercato evolute; - che si sono svolti diversi incontri tra le OOSS, le RSU e i responsabili della B.U. ITM nei quali sono state illustrate le linee guida del piano industriale relativo al nuovo posizionamento e alla organizzazione delle attività appartenenti alla suddetta B.U.. - l’azienda
ha illustrato in ripetuti incontri i contenuti del piano qui di seguito
riassunti. PIANO
INDUSTRIALE
E.Government
Centrale
La Pubblica
Amministrazione Centrale è caratterizzata da una accelerazione del
processo di cambiamento. Gli obiettivi dei singoli ministeri ed enti si
sono delineati in questo ultimo anno e confermano gli investimenti
strutturali nell' Information Technology. Il mercato della P.A. Centrale
si conferma molto
attrattivo. Vi sono, però, da fronteggiare significative minacce. In particolare
numerosi nuovi competitori non presenti nel settore si stanno
affacciando sul mercato. La crescita della competizione, nel breve ha
come immediato effetto la diminuzione dei margini, che impone un rapido
recupero di efficienza complessiva. La ricerca di
una risposta sempre più rapida alle esigenze dei cittadini
- come è avvenuto nei settori dell'industria e delle banche -
spinge verso soluzioni sempre più di mercato che richiedono capacità
di integrazioni di sistemi, oltre che capacità di progettazione e
sviluppo di soluzioni 'custom'. Infine la
domanda si sta orientando nell'individuare grandi partner capaci di
gestire l'intera gamma dei servizi dell'ICT, e di presentarsi come
integratori delle soluzioni offerte. L'obiettivo
dell'area E-Government Centrale è quello di mantenere il ruolo di
leader di mercato attraverso il potenziamento dei tre assi portanti:
Per la
realizzazione di tale obiettivo il piano industriale individua azioni
volte al completo presidio del mercato, alla forte integrazione con
l'offerta del gruppo per confermarsi quale operatore globale dell'ICT,
alla riqualificazione professionale delle risorse impiegate,
all'individuazione di interventi destinati a migliorare i processi
interni per acquisire livelli di efficienza maggiore. E.Government
Locale
Il mercato delle Pubbliche Amministrazioni Locali è in forte evoluzione ed è caratterizzato da fenomeni ed accelerazioni di processi di riorganizzazione della struttura di funzionamento della PP.AA.. In
particolare si evidenziano processi di forte spinta da parte delle
Regioni, nell'ambito di un progetto di devoluzione, a riappropriarsi di
considerevoli quote di spesa pubblica prima collocate nella P.A.
Centrale. Emerge
inoltre la tendenza alla aggregazione della domanda da parte degli Enti
locali anche attraverso la possibilità di riuso di soluzioni già
individuate. In
tale contesto l'obiettivo dell'area E- Government Locale è quello di
aumentare la propria quota di mercato attraverso:
FINANZA Il
mercato in questione è sempre più caratterizzato dall’aumento della
pressione competitiva, anche per effetto dell’internazionalizzazione
del settore, fattori fortemente accelerativi del processo di
concentrazione bancaria già in atto. L’aumentata
competizione all’interno del settore ha determinato da un lato
un’evoluzione dell’offerta
con lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi per la clientela retail e
corporate e di nuovi canali distributivi, dall’altro una forte spinta
all’ottimizzazione e riorganizzazione dei processi. Sul
lato della domanda di prodotti / servizi ICT, i trend sopra descritti
determinano:
In
tale contesto competitivo, l’area Finanza si pone l’obiettivo di
accrescere la propria quota di mercato e di rafforzare il posizionamento
secondo le linee di azione di seguito indicate:
IMPRESA E’
il mercato, insieme al banking, di maggiori dimensioni, con
settori emergenti quali le utilities, la distribuzione ed i trasporti.
La competizione agguerrita e polverizzata è l’elemento
caratterizzante di tale mercato. In
tale contesto, gli obiettivi dell’area Impresa sono i seguenti:
- L’acquisizione di attività presso i principali operatori nell’area trasporti e logistica - Lo sviluppo di attività su specifici segmenti verticali (trasporto pubblico locale, porti e aeroporti, sicurezza) - Il consolidamento della propria presenza sul Cliente Ferrovie dello Stato attraverso una focalizzazione su attività di Client Management verso le singole Società del Gruppo F.S. e l’acquisizione di aree di attività F.S. attualmente non presidiate
- Area SAP: sviluppo di una struttura SAP in logica trasversale ai mercati e attenzione verso lo sviluppo di ulteriori competenze sia su processi aziendali che su i moduli tipici SAP - Ampliamento dell’offerta verso il Mercato sia tramite partnership / alleanze strategiche che sfruttando soluzioni e competenze già presenti all’interno del Gruppo (es. Aspasiel nell’area metallurgica) Tutto ciò premesso si
conviene quanto segue: LINEE OPERATIVE Le parti convengono sulla necessità di garantire il raggiungimento degli obiettivi del Piano attraverso opportuni interventi di mobilità professionale e riqualificazione, insieme ad un corretto dimensionamento delle risorse impiegate. In
relazione alle attuali previsioni di mercato e nel presupposto della
completa realizzazione delle azioni di seguito indicate non si prevedono
eccedenze strutturali nel periodo 2002 – 2004. Mobilità
professionale, riqualificazione
e reimpiego
Le parti ritengono strategici gli investimenti in piani formativi orientati allo sviluppo delle competenze e conoscenze in linea con le richieste di innovazione provenienti dal mercato. Come evidenziato relativamente alle varie aree di business, l’analisi della copertura della macro offerta applicativa da parte della B.U. ITM mette in luce uno sbilanciamento delle competenze su tematiche applicative verticali (specifiche della tipologia di cliente) e su aree tecnologiche proprietarie in corso di obsolescenza. Pertanto, in linea con quanto esposto, l’ azienda si pone l’obiettivo di far evolvere il patrimonio di risorse umane verso un mix di professionalità e competenze più rispondenti alle esigenze di mercato, che privilegia la realizzazione di soluzioni progettate in ambienti e strumenti diventati standard. Si prevede pertanto di riorientare un numero significativo di risorse interne, con un piano di riqualificazione professionale, tendente all’acquisizione delle competenze coerenti con le richieste che provengono dal mercato, e con processi di mobilità professionale tra le aziende del Gruppo. L'attuazione
del piano industriale non prevede variazioni rispetto all'attuale
ricorso alla mobilità territoriale. L’intervento di riqualificazione professionale tende a perseguire un duplice obiettivo: ottimizzare l’utilizzo del personale, privilegiandone l’allocazione sulle attività a più alto valore aggiunto, e riequilibrare il rapporto tra attività svolte da risorse aziendali ed attività esternalizzate, appropriandosi del know how e di quelle competenze ritenute critiche che oggi vengono acquisite dall’esterno, con conseguenti ritorni anche sul piano dei costi. Il piano prevede l’aggregazione di competenze intorno a settori/società volano del cambiamento, ove siano cioè già presenti competenze specifiche, in particolare per le attività di sviluppo e integrazione ERM, per le competenze relative a soluzioni EAI, di document management, workflow e publishing e al CRM. Una particolare attenzione viene posta allo specifico reinserimento in attività progettuali delle persone formate sulle nuove tecnologie: il piano di riqualificazione è infatti sinergico all’analisi dell’effettivo fabbisogno a tendere di risorse sui progetti, per cui si prevede l’inserimento immediato su progetti nei quali le competenze sviluppate saranno effettivamente necessarie e utilizzate, in modo da rendere immediatamente operativa la professionalità dei singoli. Le aree di intervento formativo nel corso del periodo verranno costantemente monitorate e finalizzate in funzione delle priorità commerciali. Orientativamente gli attuali programmi prevedono: · ERM – circa 60 figure professionali di sistemisti, customizzatori e sviluppatori, tendenzialmente SAP e Oracle · CRM – circa 40 esperti (consultant, configurator, sistemista) tendenzialmente su piattaforma Siebel · Office & Collaboration – circa 60 risorse sulla consulenza applicativa per piattaforme tipo Microsoft, ATG, Divine e Broadvision · EAI – circa 80 risorse tendenzialmente su IBM, Oracle, BEA · E-Solution – circa 40 risorse tendenzialmente su Ariba, Oracle, SAP · Business Intelligence – circa 50 risorse su B.O., Oracle, SAS e SAP · Solution Architects – circa 50 risorse su piattaforme SUN, IBM, HP e Oracle · .NET Architects – circa 50 risorse su piattaforme Microsoft · Open Architects – circa 40 risorse esperte di Microsoft, Unix, Java e Opensource A queste risorse si affiancheranno alcune decine di progettisti/sviluppatori su altre piattaforme di mercato specifiche. Il piano prevede un serrato alternarsi di cicli formativi e inserimento in progetti a partire dall’autunno 2002, con una conclusione prevista entro la fine del 2004. Per il piano sopra descritto sono previste circa 10.000 giornate di formazione / training on the job. L’articolazione del piano potrà essere diversamente ripartita in relazione all’evoluzione del perimetro di B.U. ed al relativo ingresso di nuove e diverse competenze. Con l’obiettivo di migliorare il rapporto tra diretti e indiretti, anche le aree di staff saranno interessate da specifici interventi formativi. Con riferimento alle azioni di riqualificazione professionale sopra descritte, ITM predisporrà il progetto di una struttura dedicata che, anche sulla base delle analisi e delle esperienze lavorative consolidate, potrà indicare possibili ricollocazioni occupazionali all’interno, ovvero, con il consenso dei lavoratori interessati, all’esterno del Gruppo. Infine verranno costituite commissioni paritetiche, azienda, OOSSL e Rsu, a livello centrale e per singole aree di business/società con il compito di esaminare le linee guida dei progetti formativi di cui sopra ed eventualmente individuare ulteriori azioni formative, ovvero affiancamenti operativi, per aggiornare e sviluppare le competenze professionali delle risorse interessate, anche con l’eventuale supporto di esperti in materia. Esodi incentivati,
mobilità ex lege n.223/91
In coerenza con le prassi in atto, le Aziende della B.U. ITM proseguiranno nell’azione di incentivazione all’esodo, anche favorendo l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali da parte di quei dipendenti che si dichiarassero interessati. Nella complessa fase di start-up di queste iniziative ITM assicurerà una specifica consulenza tecnico/legale. Inoltre le parti concordano sull’avvio immediato, nelle singole Aziende, di procedure di mobilità ai sensi della legge n. 223/91, per la quali si impegnano al tempestivo esperimento in ottemperanza alle norme di legge entro il numero massimo di cui alla allegata lettera del 2 settembre 2002. In particolare, esse convengono sin d’ora che il periodo di cui all’art. 8 comma 4 della legge 236/93 per la collocazione in mobilità si intende definito dalla data di conclusione della procedura al 31 dicembre 2003. Le parti convengono sulla opportunità di individuare, in alternativa ai criteri previsti dall’art. 5 della citata legge 223/91, quale criterio privilegiato per la individuazione del personale da collocare in mobilità, la maturazione nel corso del periodo di fruizione del trattamento di mobilità del requisito per l’accesso al trattamento pensionistico; la collocazione in mobilità, sempre nell’ambito del numero massimo previsto dalla chiusura della singola procedura, potrà essere anche prevista per coloro che, al pari dei precedenti, dichiarino di non opporsi alla stessa. Tale dichiarazione potrà avvenire, su richiesta dell’interessato, alla presenza di un rappresentante sindacale. Inserimenti
mirati Coerentemente con gli obiettivi di efficientamento previsti dal Piano, l’Azienda porrà particolare attenzione alla evoluzione del mix quali-quantitativo delle risorse impiegate. In relazione all’andamento della mobilità ex lege 223/91 e degli esodi incentivati, l’Azienda individuerà inserimenti mirati in specifiche aree di attività.Tra queste, prioritariamente, quelle commerciali, nelle quali sono già state effettuate assunzioni di personale qualificato. Verifiche
Le parti convengono sulla necessità di individuare periodici momenti di verifica dello stato di avanzamento e di realizzazione di quanto definito dalla presente intesa, con particolare attenzione all’evoluzione del perimetro delle attività e dei relativi modelli organizzativi. Gli incontri avverranno con cadenza periodica (di norma ogni quadrimestre). Inoltre, su richiesta di una delle Parti, potranno avvenire specifici incontri sia a livello centrale sia a livello locale ogni qualvolta si verifichino situazioni che richiedano immediati e specifici approfondimenti. Il primo di questi incontri si svolgerà entro e non oltre il 31 dicembre 2002. Le parti convengono inoltre di avviare entro il mese di settembre un confronto sul tema del sistema professionale. VERBALE DI RIUNIONE Le parti in data 1° agosto 2002 hanno concluso positivamente il confronto nel merito del Piano Industriale della B.U. ITM 2002 –2004 e di conseguenza hanno deciso di incontrarsi in data 2 settembre 2002 per la firma dell’ipotesi di accordo relativa ai contenuti già condivisi. B.U.
ITM
FIM-CISL
Allegato 1 Elenco Società della BU
ITM
ASPASIEL
S.r.l. BANKSIEL
S.p.A. CARISIEL
S.p.A. CENTROSIEL
S.p.A. DOMUS
ACADEMY S.p.A. (*) EIS
S.p.A. EUSTEMA
S.p.A. (*) FINSIEL
S.p.A. INSIEL
S.p.A. INTERSIEL
S.p.A. KRENESIEL
S.p.A. NETIKOS
S.p.A. (*) PERFORMER
S.r.l. (*) SOFTWARE
FACTORY S.p.A. (*) TELEAP
S.p.A. (*) TSF
S.p.A. VENIS
S.p.A. WEBEGG
S.p.A. (*) WEBRED
S.p.A. (*)passaggio
in ITM in corso di perfezionamento
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